Classe 1979, Danny Pudi è attivo nel campo della recitazione, della comicità e del doppiaggio dal 2005, con non poche esperienze in casa Disney: nel 2014 è apparso in un cameo nel secondo film di Captain America, tramite la sua amicizia con i fratelli Russo, e dal 2017 è la voce di Qui, uno dei nipoti di Paperino, sul piccolo schermo. Da qualche giorno è anche possibile vederlo su Disney+ nel film Flora & Ulisse, dove interpreta Miller, figura antagonistica che ne subisce di tutti i colori per mano di alcuni animali. L'attore, che abbiamo incontrato virtualmente per l'occasione, si è ispirato ad alcune caratteristiche archetipiche dei villain al cinema ("Avevo anche i baffi, ma la regista me li ha fatti tagliare"), ma anche a un episodio della sua vita: "Ho avuto un incontro ravvicinato con uno scoiattolo quando ero più giovane, quindi non era necessario simulare più di tanto in alcune scene."
Percorso eroico
Come dicevamo, Danny Pudi ha già recitato in Captain America: The Winter Soldier, e non disdegnerebbe un ritorno in quel mondo: "Se la Marvel mi vuole, io sono pronto. Hai modo di farlo sapere ai fratelli Russo?", dice scherzando. In termini più generali, l'attore è un fan del genere, e lo rivedremo presto in un contesto per certi versi simile: "Sono nel cast di una serie Apple, Mythic Quest: Raven's Banquet, e a breve uscirà la seconda stagione [dopo l'intervista è stato annunciato che debutterà il 7 maggio, n.d.r.]. È stata un'esperienza surreale girare i nuovi episodi durante la pandemia, con tutto quello che è successo nel mondo, ma è anche bello poter lavorare date le circostanze." L'esperienza di Flora & Ulisse gli ha consentito di fare qualcosa di inedito? "Sì, direi di sì, non sono un attore molto fisico, quindi è stato interessante lavorare sulla componente action, soprattutto in chiave comica perché Miller si crede un personaggio da film d'azione ma non è sempre all'altezza delle situazioni. Ed è stato molto divertente girare quel tipo di scena con Ben Schwartz."
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Schwartz è la voce di Quo al fianco di Pudi in televisione, e nel cast del film ci sono anche Bobby Moynihan (Qua) e Kate Micucci (Gaia). Com'è stato ritrovarli in un contesto live-action, dato che nell'animazione spesso si lavora da soli? "Giusta osservazione, con Kate ho lavorato anche in precedenza, ma è vero che con tutti loro ho passato più tempo in sede promozionale, alle convention e cose così, che sul piano recitativo. Interagire fisicamente sul set è stato divertente." L'esperienza in ambito animato aiuta con un progetto come questo, dove bisogna interagire con un personaggio che non può essere fisicamente sul set in quanto realizzato con la CGI? "Assolutamente sì, quando sei in sala di doppiaggio il più delle volte sei da solo e devi immaginare tutto, anche l'interlocutore, ed è un'esperienza simile a quella di avere a che fare con un attore digitale. A seconda delle scene c'erano dei punti di riferimento sul set, ma l'immaginazione è fondamentale, non c'è dubbio."
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Un addio paperoso
Il 15 marzo andrà in onda negli Stati Uniti il finale di Ducktales, che chiude i battenti dopo tre stagioni (le prime due sono disponibili su Disney+ e sono state oggetto di una piccola controversia lo scorso anno, poiché alcuni episodi erano in disordine nonostante la serie sia nota anche per le sue trame orizzontali). Cosa possiamo aspettarci? "Lacrime, divertimento, avventura. Tutto quello che siamo soliti associare allo show. Sarà una storia di paperi, ma che bei paperi! È la giusta conclusione." Ma sarà definitiva? La serie originale durò tre stagioni, esattamente come il reboot, ma ebbe anche un'incarnazione cinematografica (three seasons and a movie, come direbbero i fan di Community, altra serie interpretata da Pudi). Ci sono state discussioni in merito? "Un film? Non ne abbiamo parlato, ma lo farei subito, senza esitazione. Adoro quel mondo, e quel gruppo di persone."