Dopo una settimana di sosta per il Giorno del Ringraziamento, FlashForward torna con l'ultimo appuntamento prima della pausa natalizia, un episodio che, a differenza degli ultimi andati in onda, sorprende per la densità di informazioni contenute ed il ritmo serrato. A561984, questo l'enigmatico titolo della decima puntata, scritta dallo sviluppatore David S. Goyer con Scott M. Gimple e diretta da Michael Nankin, cambia marcia rispetto alle ultime uscite della serie, che si erano concentrate maggiormente su un singolo personaggio, e mette insieme le due storyline principali, fornendo agli spettatori notizie su entrambe.
La sensazione è una spinta sull'acceleratore forse non prevista inizialmente ed anticipata per dare una brusca sterzata all'andamento della serie, criticato da alcuni per il ritmo non troppo sostenuto, e per accrescere la curiosità in vista di una lunga pausa che permetterà agli autori anche di ripensare la struttura dei successivi episodi in base alla risposta del pubblico.
La parte dell'episodio che funziona maggiormente è quella introdotta dal precedente Credi e che vede gli agenti Noh e Benford diretti ad Hong Kong. Scopo del viaggio, non autorizzato dai vertici FBI ed ostacolato anche da un agente CIA in aeroporto, mettersi sulle tracce della donna che ha telefonato a Demetri comunicandole dettagli del suo futuro omicidio, in modo da avere informazioni sufficienti per prevenirlo.
Intanto una inaspettata rivelazione fa capire a Zoey che il suo flashforward non riguarda il suo matrimonio con Demetri, ma il funerale dell'uomo alla presenza della famiglia di lui. Una rivelazione confermata proprio dalla madre del suo compagno, cosciente fin da subito di aver assistito alle esequie del figlio.
Appare invece forzata l'altra metà dell'episodio, quella che ci mostra, un po' di punto in bianco, Simcoe ed un riluttante Simon comunicare al mondo di essere i potenziali responsabili di quanto accaduto. Certo, l'intenzione di Simcoe era stata introdotta da un paio di episodi, ma da quella dichiarazione d'intenti ai fatti che vediamo messi in pratica, ci sembra che manchino dei passaggi ed è per questo che abbiamo la sensazione che si tratti di una porzione di storia in qualche modo anticipata rispetto alle intenzioni iniziali. Lo stesso atteggiamento di Simon, che ha dall'inizio osteggiato questa decisione, ci appare qui fin troppo remissimo nell'accettare passivamente il discorso pubblico del collega per poi recarsi all'FBI per mettersi a disposizione del Bureau per dare una mano ad indagare sui veri responsabili del fenomeno, da ricercarsi nella figura già vagamente nota di D. Gibbons.
Anche la storia tra Simcoe ed Olivia sembra aver fatto un brusco passo avanti rispetto alle ultime intenzioni dimostrate da lei al riguardo ed ora tra i due sembra esserci un'intimità maggiore, soprattutto dopo aver scoperto che i due si sarebbero potuti incentrare ad Harward se lei avesse deciso di andarci: scelte che portano a realtà alternative in un'ottica alla Fringe. Olivia aiuta Lloyd ad ottenere il trasferimento del piccolo Dylan in una struttura attrezzata a curarlo al meglio, ma proprio lo spostamento del bambino fornisce l'occasione ai nemici del padre per agire, approfittando dell'ingenuità del dottore che ha rifiutato la protezione dell'FBI a dispetto delle numerose minacce ricevute in seguito al suo outing. E' sul rapimento del dottor Simcoe che l'episodio chiude, lasciandoci con l'immagine del piccolo Dylan tra le braccia di Olivia che presumibilmente si occuperà di lui, dandoci appuntamento al prossimo 4 Marzo, al termine delle Olimpiadi Invernali.
Inevitabilmente anche la programmazione italiana su Fox va in pausa dopo la trasmissione di A561984, prevista per il 7 dicembre, data la quasi contemporaneità della programmazione, quindi anche per il pubblico italiano l'appuntamento è per la prossima primavera con la seconda parte della prima stagione di FlashForward per scoprire quali visioni si riveleranno vere e quali destini si compiranno secondo quanto anticipato, nel bene o nel male.