Eravamo a Lucca Comics un paio di anni fa quando l'incasso del giorno di anteprima di Five Nights at Freddy's ci aveva sorpresi. Non in senso assoluto, perché conoscevamo già la popolarità e la diffusione dei giochi a cui il film si ispirava, ma per quanto era riuscito a scalfire la soglia dell'attenzione di un pubblico sempre più distratto in questi tempi post-pandemici. Inevitabile mettere subito in cantiere un secondo capitolo che mirasse ad ampliare il campo d'azione del primo film e ne potesse ripetere il successo, ma non è mai semplice rimettere mano a fenomeni di questo tipo con la certezza di riuscire a ottenere lo stesso impatto.
I numeri dei primi giorni di programmazione in sala, però, ci dicono che la regista Emma Tammi è riuscita nell'impresa e Five Nights at Freddy's 2 vola già verso i due milioni di incasso, confermando la capacità di coinvolgere il proprio pubblico di riferimento. Buono anche il periodo scelto da Universal per distribuirlo, non vicino al periodo di Halloween come due anni fa, ma abbastanza distante dal Natale per far sì che non fosse travolto da quel paio di big che aspettiamo per le festività di quest'anno.
Ripetersi è sempre un problema, tra fedeltà e novità
La prima cosa che abbiamo chiesto alla regista Emma Tammi, però, riguarda l'approccio al film: come ci si avvicina a un sequel come Five Nights at Freddy's 2, che ha sulle spalle l'onere di ripetere quanto di buono fatto col primo capitolo? Come si bilanciano le novità con la coerenza con quanto già visto dagli spettatori? "Volevamo restare fedeli al tono che avevamo impostato col primo film e il mondo che avevamo costruito. Ma con l'esigenza di espanderlo in modo che sembrasse qualcosa di nuovo, di più grande e migliore. Ma anche qualcosa di inaspettato. Ci sono così tanti elementi che i fan sapevano che avremmo inserito nel sequel, visto che abbiamo attinto al secondo gioco, ma allo stesso tempo volevamo proporre loro abbastanza sorprese da renderlo non solo familiare ma anche una nuova esperienza" per premiare lo sforzo di essersi recati al cinema per guardarlo.
Espandere la storia di Five Nights at Freddy's
Il sequel amplia quanto visto nel primo film, riprendendo il personaggio di Mike dopo quanto abbiamo già visto accadere. Se da una parte il rapporto tra il protagonista interpretato da Josh Hutcherson e la sorellina Abby va esplorato ulteriormente, nuovi personaggi si aggiungono alla storia. Come cambiano le dinamiche tra loro? "Riprendiamo doveva avevamo lasciato la storia con Mike, Vanessa ed Abby, anche se un po' di tempo è passato da allora, circa un anno e mezzo. Il pericolo torna a colpire, come ben sappiamo, ma in aggiunta a questo abbiamo aggiunto nuovi personaggi e ottimi interpreti, così come nuovi animatronic." Tanta più carne al fuoco che rappresenta "un'espansione e splendida evoluzione di quel mondo."
Sentendo Emma Tammi parlare di animatronic, cogliamo l'occasione per complimentarci per il lavoro fatto con questo aspetto del primo film e per chiedere cosa cambia nel sequel da questo punto di vista. "È la magia degli animatronic del team di Jim Henson" ci ha confermato, "che hanno contribuito anche al sequel ed erano entusiasti di tornare a lavorare a quel mondo con noi. È stato l'ingrediente segreto. Ce ne sono molti di più rispetto al primo film e molti di essi si comportano in modo molto diverso dal primo capitolo, quindi abbiamo dovuto cambiare completamente approccio e avevamo molte più persone al lavoro, perché si è trattato di un lavoro molto più ampio e ricco. Siamo partiti da quello che avevamo imparato facendo il primo film e abbiamo ampliato il raggio d'azione." Ma ha un robot preferito tra quelli del franchise? "Mangle è probabilmente quello con cui è più divertente lavorare, ma anche la sfida maggiore di questo sequel."
Five Nights at Freddy's e le storie crossmediali
Uno degli aspetti più caratteristici e moderni di Five Nights at Freddy's è l'esistere in media diversi, di avere una storia che si sviluppa con mezzi e regole differenti. È una forza oggi, con il pubblico così difficile da raggiungere? "È assolutamente un vantaggio, se te lo puoi permettere. Non tutti i franchise ne hanno la possibilità, ma Five Nights at Freddy's ha così tante sfumatura nella sua mitologia: quello che diverte o attrae il pubblico dei giochi può essere molto diverso da quello che colpisce chi legge i romanzi o i film. Ci sono tanti diversi punti di accesso in questo franchise che coinvolge così tanto il pubblico online, che discute, teorizza e fa delle fan art incredibili. È un mondo che i fan rendono vivo e per me è unico e incredibile."