Étoile: la coreografa Marguerite Derricks svela come sono stati creati i numeri di danza

Marguerite Derricks è tornata a lavorare con Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino per portare sugli schermi Étoile. Ci ha svelato in che modo sono stati ideati e realizzati i numeri di danza.

Una foto di Étoile

Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino, dopo Bunheads, sono tornati nel mondo della danza realizzando per Prime Video la serie Étoile che segue, tra New York e Parigi, i ballerini e lo staff artistico di due compagnie di danza che, pur di salvare le loro storiche istituzioni, si scambiano le star e i coreografi di maggior talento.
Per portare sugli schermi questo affascinante mondo e celebrare la bellezza della danza, classica e contemporanea, è stato essenziale il lavoro di Marguerite Derricks, coreografa in grado di conquistare l'Emmy per tre anni consecutivi e vincere ben cinque MTV Movie Awards grazie al suo incredibile lavoro.

La prima reazione all'idea di Étoile

68062A9F4211F
Étoile: un'immagine scattata sul set

Marguerite Derricks lavora spesso per il mondo del cinema, per film come Little Miss Sunshine e 30 anni in un secondo, e della tv, in occasione di progetti apprezzati come The Fallout e Westworld, attività che l'ha portata a creare un'importante collaborazione con Amy Sherman e Daniel Palladino, con cui ha lavorato in occasione di Una mamma per amica, Bunheads e La fantastica signora Maisel.

Ed è stato proprio durante il lavoro sullo show con star Rachel Brosnahan che la coreografa è stata informata dello sviluppo di Étoile: "Stavamo lavorando alla quarta stagione della serie La fantastica signora Maisel quando Amy è venuta per la prima volta da me e mi ha detto: 'Ho questo progetto di cui ti voglio parlare. Ci stiamo lavorando ed è sulla danza e verrà girato a Parigi'. E mi ha lasciato con quella notizia e poi, quando stavamo lavorando alla quinta stagione di Maisel mi ha mandato un messaggio in cui diceva 'Voglio che tu sia una produttrice e ti occupi di tutte le cose relative alla danza nello show'. E ne abbiamo parlato un altro po', mi ha spiegato di cosa si sarebbe trattato e appena abbiamo concluso la quinta stagione di Maisel ho iniziato a lavorare a Étoile".

Etoile First Look 7 1
Étoile: Gideon Glick ha il ruolo di Tobias

Marguerite ha quindi ricordato che la collaborazione con i coniugi Palladino è particolarmente stimolante, soprattutto considerando la passione e il rispetto che provano nei confronti della danza: "Bunheads era semplicemente così fantastico e poter tornare a lavorare su una serie sulla danza con Amy e Dan è stata probabilmente la cosa più entusiasmante a cui potessimo persino pensare. Amy è cresciuta nel mondo della danza, conosce quel mondo così bene. Quindi è sempre divertente lavorare insieme perché so semplicemente quanto sarà meraviglioso e che non ci saranno limiti, qualsiasi cosa tu possa sognare la puoi realizzare. E sapevo che sarebbe stato così per quello show, quindi è stato fin da subito davvero entusiasmante".

Étoile: come rivedere la screwball comedy a passo di danza Étoile: come rivedere la screwball comedy a passo di danza

Dare spazio a tutte le sfumature della danza

In Étoile c'è un ottimo equilibrio tra lo spazio dato alla danza classica e a quella contemporanea, seguendo i protagonisti mentre sono alle prese con la preparazione per gli spettacoli e con la creazione di nuovi numeri. Derricks ha rivelato perché è stata essenziale la presenza nella trama di Tobias, interpretato dall'attore Gideon Glick: "Quando ho ricevuto gli script erano già presenti tutti i balletti classici che sarebbero stati mostrati. E volevo trovare un equilibrio con la danza contemporanea e quello per me è stato possibile grazie al personaggio di Tobias. Con lui ho potuto mostrare il mio lavoro contemporaneo al pubblico. Le persone che non conoscono bene la danza quando pensano al balletto hanno in mente Il lago dei cigni, Giselle, Lo schiaccianoci... Io, Amy e Dan volevamo però mostrare tutti gli stili della danza e abbiamo coinvolto Christopher Wheeldon per un paio di numeri, siamo riusciti a dare quella sensazione di equilibrio e offrire al pubblico un'interessante varietà".

24Cul Etoile Bts 02 Tzwk Videosixteenbynine3000
Étoile: una foto scattata sul set della serie

Nel season finale, nelle scene ambientate a Parigi, è proprio Tobias al centro di una scena molto affascinante in cui si assiste al lavoro creativo di un coreografo che gli spettatori a teatro, ma anche in tv, non hanno quasi mai occasione di vedere. Marguerite ha apprezzato quella scelta narrativa: "_Mi ricordo che ero a un party degli Emmy con Amy per La fantastica signora Maisel e mi ha detto: 'Ho questa scena che sto scrivendo per l'episodio otto e sarà molto importante'. E ha iniziato a parlarne, spiegandomi che Tobias avrebbe interrotto lo spettacolo, anticipandomi la storia. E mi ha detto che avremmo dovuto realmente lavorarci e poi, mentre eravamo a New York per delle riprese, ci siamo incontrate per parlare di quel momento, di cosa sarebbe stato e che aspetto avrebbe dovuto avere la scena. Voleva avere un elemento in scena, ma qualcosa che avesse senso per anticipare il passaggio dal primo numero al secondo. Voleva qualcosa simile a delle impalcature, un po' in stille All That Jazz. E Dan ha detto: 'No, non ha senso. Come potrebbe essere presente quella struttura?'. E mi sono ricordata che al Châtelet c'erano sempre delle sbarre al lato del palco.

Etoile 1 Vg3Unks
Étoile: un'immagine di Lou de Laâge e Luke Kirby

E prosegue, "Quindi ho pensato: 'Portiamo in scena le sbarre e le useremo come parte della coreografia che sta creando'". L'intuizione avuta si è rivelata vincente e ha dato vita a un momento molto spettacolare. La coreografa ha proseguito raccontando: "Quello è stato un elemento divertente con cui 'giocare' e poi si trattava di suddividerla in vari momenti e mostrare in un certo senso il processo che affronta un coreografo durante la creazione: inizi a lavorare a qualcosa e poi non ti piace, ma improvvisamente è come se avessi un'illuminazione e accade qualcosa di meraviglioso".

Quella scena ha avuto inoltre un valore particolare perché inserita in un punto specifico della storia del personaggio: "Ed è stato quindi meraviglioso farlo con Tobias, in particolare pensando al suo percorso a Parigi, dove il primo show che presenta viene accolto dalle recensioni negative e viene fischiato. Ogni coreografo vive prima o poi quell'esperienza e fa parte di ciò che ci dà motivazione ed è stato realmente divertente da realizzare e collaborare con Gideon per compiere insieme questo percorso".

Étoile, recensione: la danza classica non è mai stata così sexy Étoile, recensione: la danza classica non è mai stata così sexy

Il messaggio di Étoile

La serie creata dai Palladino mostra inoltre come la passione per la danza possa essere trasmessa anche alle nuove generazioni tramite l'inaspettato legame che si stabilisce tra Cheyenne (Lou de Laage) e la giovanissima Susu Li (LaMay Zhang). La coreografa ha rivelato cosa vorrebbe venisse trasmesso ai più piccoli, magari anche tramite progetti come Étoile: "Insegno molto e quindi sto costantemente lavorando con giovani danzatori. Mi piacerebbe realmente, con questo show, che i ragazzini si innamorassero della danza classica. Anche se poi non diventeranno dei ballerini di danza classica, un danzatore che ha quel tipo di preparazione ha un livello molto più alto in tutto quello che fa perché si tratta della preparazione. Non si può superarla, è semplicemente legata alla preparazione classica. Quindi spero che lo show attiri i giovani, ragazzi e ragazze, e li ispiri, portandoli a studiare danza".

L'aspetto più difficile da insegnare agli attori

Nella serie, ovviamente, sono state impiegate delle controfigure per le scene di danza, ma gli attori hanno comunque dovuto compiere un lavoro specifico per interpretare nel migliore dei modi i rispettivi personaggi. Marguerite ha rivelato che c'è stato in particolare un aspetto su cui hanno dovuto lavorare molto: "Lou e Ivan sono due degli attori nello show che hanno avuto delle controfigure per le scene di danza e hanno comunque preso lezioni per un anno prima di fargli girare le scene sul palco. Penso che la parte più difficile sia stata quella di far capire i movimenti normali di un danzatore, come il modo in cui camminano. Come si muove realmente un ballerino? Come si siede? Una cosa era far imparare il movimento coreografato, ma insegnare l'aspetto che ha un ballerino nella vita quotidiana penso sia stata la cosa più complicata. E Amy Sherman-Palladino era attenta a quegli aspetti costantemente. Era qualcosa di davvero importante per lei perché quando stavano recitando le scene in cui non dovevano danzare non potevi avere delle controfigure, quindi dovevano stare attenti al proprio corpo, al modo in cui entravano in una stanza, a come si sedevano".

Pald S1 Ut 101 240619 Antphi 00087R Cropc
Étoile: una foto dei protagonisti

Dal punto di vista della creazione delle coreografie è stato inoltre essenziale essere parte del progetto dall'inizio, situazione che ha permesso di seguire da vicino i cambiamenti avvenuti dai protagonisti. Marguerite ha in particolare apprezzato una scena: "Una delle cose che mi ha entusiasmata di più è nel primo episodio quando Cheyenne arriva in quello studio meraviglioso di Parigi, è arrabbiata e fa questa danza in cui sta quasi volando da una parte all'altra della stanza, passando al di sotto delle sbarre, muovendosi negli spazi... Quella è stata una delle ultime cose che abbiamo girato per lo show ed è stato il numero più facile per me perché arrivati a quel punto conoscevo Cheyenne in ogni minimo dettaglio. Sapevo cosa stava provando e come avrebbe reagito in quella direzione, quindi è stato davvero divertente realizzare quella coreografia".

Seguendo l'evoluzione dei personaggi si è potuto inoltre modificare qualche passaggio legato alla danza: "Abbiamo cambiato proprio quel momento perché l'avevamo girato all'inizio delle riprese a New York ed era okay, ma Amy ha detto che avremmo potuto rifarlo e sono davvero orgogliosa del risultato finale. E io e Lou eravamo così entusiaste. Lei ha detto: 'Sì, questa è Cheyenne senza alcun dubbio'. Si è trattato di un dono ricevuto dall'universo poter rifare quel momento perché è davvero speciale".

Le differenze tra New York e Parigi

Uno degli elementi narrativi centrali nella serie realizzata per Prime Video è la differenza, anche dal punto di vista dell'approccio all'arte e alla sua promozione, tra New York e Parigi. La coreografa ha spiegato come si è costruito passo dopo passo quel contrasto: "La cosa realmente importante per mostrare quella differenza è stata quando abbiamo realizzato i pezzi classici perché a New York hanno un aspetto diverso rispetto a Parigi. Quindi ho avuto un paio di assistenti meravigliosi che hanno lavorato all'Opera di Paris e chiedevo la loro opinione e la conferma che stavamo ricreandoli nel modo giusto. Alle volte si trattava semplicemente di cambiare il modo in cui si posizionava la mano durante la coreografia, di qualche dettaglio. A Parigi ogni minimo elemento è davvero importante, mentre a New York certi dettagli sono meno essenziali e c'è invece un po' più di forza nei gesti, che sono un po' più aggressivi rispetto a Parigi dove c'è più delicatezza. Ho dovuto quindi assicurarmi che stessimo facendo tutto nel modo giusto perché era un aspetto importante".

L'attenzione per i dettagli si estende nello show anche alle location, che hanno fin da subito colpito la coreografa: "La prima volta che sono arrivata a Parigi e sono entrata nello studio sono rimasta sbalordita perché era incredibile, vorrei poter assumermi il merito per quell'elemento, ma poter girare in quegli spazi è stato semplicemente un dono che ho ricevuto. Non so se avrò mai la possibilità di lavorare in un altro set così meraviglioso ed è stato fantastico andare nei teatri che abbiamo usato".
Un grande lavoro è stato compiuto anche nei costumi di scena utilizzati negli episodi: "Ho lavorato a stretto contatto per la realizzazione dei costumi: c'è della semplicità nella danza classica e volevo realmente che si valorizzassero le linee e che tutti gli elementi legati ai ballerini fossero corretti. Abbiamo lavorato da vicino con tutti i dipartimenti".

I progetti per la seconda stagione

Etoile First Look 6
Étoile: Taïs Vinolo nello show

Nonostante Étoile sia un'opera di finzione, non mancano nella trama dei riferimenti ad artisti e a realtà che esistono realmente. Derricks ci ha rivelato quale star della danza vorrebbe veder coinvolta nello show: "Se potessi riportarlo in vita vorrei Ulysses Dove. Io e Amy abbiamo sempre adorato il suo lavoro e nello script ha voluto infatti inserire un riferimento al fatto che sia morto troppo presto. Vorrei quindi rendergli omaggio. Ci sono poi davvero tantissime star della danza che mi piacerebbe coinvolgere, penso che sarebbe fantastico vedere Misty Copeland... Ma ammiro davvero così tanti danzatori che sarebbe fantastico coinvolgere nella serie".

La serie dei Palladino tornerà con una seconda stagione e la coreografa ha infine anticipato: "Non vedo l'ora di immergermi ancora più a fondo nella storia e nei personaggi perché è davvero divertente usare la danza per aiutare a raccontare la loro storia".