È nata il 26 gennaio 1958, nel Louisiana, Ellen DeGeneres, un'autentica icona dello show business statunitense: attrice, produttrice, conduttrice, comica, nota anche per il suo attivismo a favore di diverse cause, tra cui la comunità LGBT (il suo doppio coming out nel 1997 rimane uno dei momenti fondamentali della serialità americana degli ultimi decenni). Dal cabaret al cinema, dalle serie TV al suo proprio talk show, passando per la conduzione di eventi come gli Oscar e gli Emmy, Ellen (come la chiamano tutti) ha percorso praticamente tutte le tappe del mondo dello spettacolo, imponendosi come una delle figure di punta della cultura americana e non solo: basti pensare che il canale YouTube ufficiale del suo programma ha, al momento in cui scriviamo queste righe, quasi 23 milioni di iscritti. Per festeggiare il suo sessantesimo compleanno abbiamo voluto ripercorrere le fasi più importanti della sua carriera, dagli esordi a oggi.
1. In piedi sul palco
L'esordio nel mondo della stand-up comedy avviene all'inizio degli anni Ottanta, in vari locali a New Orleans e dintorni. Col passare del tempo Ellen acquisisce una fama nazionale, con tanto di nomina da parte della Showtime come persona più divertente dell'anno nel 1982. Ispirandosi inizialmente a Woody Allen e Steve Martin, lei parla soprattutto della propria infanzia e dei lavori fatti prima di sfondare nell'ambiente comico. Questa parte della carriera viene sostanzialmente accantonata nel 2002 a causa di altri impegni lavorativi, ma è stato annunciato nel 2017 che Ellen realizzerà uno speciale per Netflix, previsto entro la fine di quest'anno.
2. Doppia identità
Dal 1994 al 1998 è la protagonista della sitcom Ellen, in onda su ABC e basata sulle sue esperienze legate allo stand-up. Il 30 aprile va in onda il celeberrimo doppio episodio dove Ellen Morgan, il personaggio principale, dichiara di essere lesbica durante una seduta di psicoterapia. La terapeuta è interpretata da Oprah Winfrey, ed è nel suo talk show che la vera Ellen fa a sua volta coming out, lo stesso giorno della messa in onda della puntata di Ellen. L'impatto mediatico della doppia dichiarazione è forte, ma le conseguenze negative sono dietro l'angolo: la stagione successiva dello show, che sarà l'ultima, antepone ad ogni puntata un cartello di avvertimento per i genitori, e Laura Dern, che nell'episodio incriminato interpreta Susan, la cui omosessualità dichiarata contribuisce alla decisione di Ellen, ha successivamente dichiarato di non aver potuto lavorare per un anno e mezzo a causa di quella storyline.
3. Cerimonie memorabili
Nel 2001 Ellen conduce la serata degli Emmy Awards, un evento delicato poiché ha luogo poco dopo la tragedia dell'11 settembre. Il suo approccio è un successo, e viene convocata nuovamente nel 2005, questa volta dopo l'uragano Katrina. Ma a livello globale è impossibile dimenticare le sue due conduzioni della cerimonia degli Oscar, nel 2007 e nel 2014. Capace di intrattenere sia le persone presenti in sala che il pubblico a casa, la presentatrice passerà alla storia grazie al celebre selfie scattato con un gruppo di celebrità in occasione della seconda conduzione, con lo scopo specifico di farlo ritwittare il più possibile. Un discreto successo: nel giro di 24 ore l'immagine è stata condivisa su Twitter quasi 3 milioni di volte.
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4. Just keep swimming...
Già negli anni Novanta Ellen si è prestata al cinema, con ruoli minori in film come Teste di cono e Edtv, ma la vera consacrazione arriva nel 2003 con l'uscita di Alla ricerca di Nemo, dove lei presta la voce in inglese alla smemorata Dory. Il regista Andrew Stanton ha successivamente dichiarato di aver scritto la parte pensando a lei, dopo averla vista cambiare argomento ripetutamente in rapida successione in una clip televisiva. La sua prestazione è talmente acclamata da fruttarle un Saturn Award come miglior non protagonista (la prima volta per un ruolo esclusivamente vocale), ed è attorno a lei che è impostato il sequel Alla ricerca di Dory, terzo più grande successo commerciale del 2016 a livello mondiale (secondo in patria, dietro Rogue One: A Star Wars Story).
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5. Quindici anni e non sentirli
Sempre nel 2003, per l'esattezza l'8 settembre, debutta in syndication The Ellen DeGeneres Show (abbreviato, ovviamente, Ellen), che adatta lo stile del late night (interviste, numeri comici, giochi vari con gli ospiti) alla fascia oraria pomeridiana. Una formula di successo che è valsa allo show ben 59 Daytime Emmy Awards, di cui dieci nella categoria del miglior talk show (battendo il precedente record di The Oprah Winfrey Show, che ne vinse nove). Dal 2008 le puntate vengono girate nello Studio 1 degli stabilimenti della Warner Bros. a Burbank, e dal 2015, complice la messa in onda del duemillesimo episodio, quel teatro di posa è noto come The Ellen Stage (seguendo l'esempio dello Studio 24, ribattezzato nel 2004 The Friends Stage in onore della celebre sitcom che fu girata lì per nove anni).