Il terzo ed ultimo capitolo, in un romanzo di formazione, solitamente è quello che apre la strada alla "maturità". Si diventa giovani adulti in un'età particolarmente delicata e determinante, un'età "di passaggio". Ma non è questo il caso. Perché con È colpa nostra siamo di fronte ad una saga nata su wattpad da Mercedes Ron, che proprio di recente ha firmato un accordo con Prime Video per almeno dieci trasposizioni da altrettanti suoi libri di successo.

La saga dei Culpables è poi divenuta cinematografica con protagonisti Nicole Wallace e Gabriel Guevara nei panni di Noah & Nick, la coppia impossibile al centro della storia. Impossibile perché sono fratello e sorella acquisiti dal matrimonio dei reciproci genitori. Dietro, un concentrato di banalità e assurdità, provando addirittura a strizzare l'occhio alle romcom ma sprofonda nella più superficiale della relazioni.
È colpa nostra? La chiusura del cerchio per Noah & Nick

Se c'è un aspetto che non gira di questa trilogia, prima sui libri e poi sullo schermo, è che i fan possano pensare che la storia tra i due protagonisti sia una relazione a cui aspirare. In realtà è la personificazione di tutto ciò che non bisognerebbe cercare in un rapporto, essendo quanto di più tossico possa esistere tra due persone. Va ben oltre la co-dipendenza e l'attrazione fatale tra uomo e donna, dato che nemmeno le famiglie si dimostrano poi così legate, bensì piene di segreti, ripicche e vendette.
Sono passati quattro anni dal capitolo precedente e le vite dei due protagonisti sono andate avanti: lei ha appena dato inizio alla propria carriera, mentre lui è ormai erede dell'impero imprenditoriale del nonno. Entrambi si sono imbarcati in nuove relazioni sentimentali. La loro strada sembra quindi segnata, almeno finché non si incontrano nuovamente: anche solo rivedersi fa scattare in loro quella scintilla mai spentasi definitivamente. Ora dovranno capire se l'amore e il perdono sono più forti del rancore. Il muro che si è creato dopo tutte le bugie che si sono detti a vicenda può essere abbattuto? Un evento che cambierà per sempre la vita di entrambi è pronto a mettere tutto in discussione.
Un omaggio alle romcom non basta a salvare il film Prime Video
È colpa nostra? inizia con una prima parte che omaggia esplicitamente le commedie romantiche, con tutti gli stilemi del genere: un matrimonio. Quello di Jenna e Lion. Matrimonio che si rivela la sede "perfetta" per la reunion tra Noah e Nick. Ma sono davvero maturati? Questa è la vera domanda che dobbiamo porci di fronte a sviluppi non solo superficiali ma anche paradossali.

È come se avessero concentrato gli eventi di una vita intera in un solo film. Ritorni inaspettati e anche un po' gratuiti. Relazioni vecchie e nuove messe in discussione, litigi e colpi di scena mostrano uno sviluppo delle varie storyline tra l'improbabile, l'esagerato e il surreale, soprattutto nelle parti più action, che in questo capitolo finale cozzano col resto della trama.
Una storia d'amore epica... ma in realtà confusa

Non basta la guest star musicale di turno. Non basta un cast ormai (abbastanza) affiatato. Non basta una new entry che prova a complicare le cose come Fran Morcillo che interpreta Simon, il nuovo interesse amoroso di Noah. Non basta una colonna sonora ad effetto, e la regia di Domingo González, che ritorna anche come autore insieme a Sofía Cuenca. Entrambi provano a mescolare i generi.

Il risultato è allora un'accozzaglia di argomenti, stili, archetipi in cui nulla è mai veramente approfondito e tutto rimane drammaticamente in superficie. In primis i sentimenti, che soprattutto oggi dovrebbero essere sviscerati e analizzati il più possibile; specialmente quando si tratta di prodotti destinati a ragazzi e ragazze che stanno conoscendo se stessi. Che stanno ancora formando il proprio Io emotivo e che stanno ancora costruendo la propria personalità. Che speriamo non siano quelli di È colpa nostra?.
Conclusioni
È colpa nostra? è il capitolo finale della trilogia Culpables e reitera tutti i difetti dei precedenti film. Un mix di generi e tematiche disomogeneo, senza un quadro chiaro sul dove voler andare a parare. Una conclusione che mette nel calderone tutti gli ingredienti possibili, anche quelli che non c’entrano nulla con la ricetta, per un piatto che sembra una paella improvvisata in cui si pensa che basta mescolare a caso per ottenere un prodotto che faccia appeal sul pubblico.
Perché ci piace
- La coppia di attori, oramai un tutt’uno coi personaggi…
- L’omaggio alle romcom…
Cosa non va
- …ma sembrano svogliati.
- …che si perde molto presto
- L’accozzaglia di generi, stilemi e toni.
- Una visione superficiale e tossica sull’amore e sul diventare (giovani) adulti.