È sbarcata da qualche mese in Italia la serie animata Dragon Ball Super, un altro arco narrativo della gloriosa e redditizia saga iniziata dal celebre Akira Toriyama e continuata ora su carta da Toyotaro, fan del maestro fin da giovane e suo successore eletto grazie ad un tratto molto pulito e molto simile a quello originale.
La serie si colloca nel periodo successivo la conclusione della battaglia con Majin Bu e comprende i 10 anni seguenti, fino al termine della serie Z, posizionandosi tra l'episodio 288 e il 289 di quest'ultima. Nata inizialmente come remake dei film La battaglia degli dei e La resurrezione di 'F', per i quali Toyotaro ha attivamente partecipato alla trasposizione manga, è andata avanti ben oltre il previsto riscuotendo successo. Il manga Dragonball Super disegnato dal giovane mangaka è stato presentato grazie a Star Comics proprio durante la manifestazione partenopea dedicata al fumetto, permettendogli di partecipare a diversi eventi a lui dedicati (anche straordinari, visto il grande afflusso di fan alle sue sessioni di autografi) e proprio grazie a questi eventi ha potuto parlare del suo futuro e degli sviluppi della celebre serie.
Leggi anche: I 30 anni dei Cavalieri dello Zodiaco: 5 lezioni che hanno lasciato il segno
Una lavorazione quasi epistolare
La curiosità che accomunava un po' tutti i presenti agli eventi era proprio sul metodo di lavorazione di Dragonball Super e sul rapporto che il mangaka ha con il maestro Akira Toriyama: "Toriyama mi manda di solito degli appunti e delle idee in formato di testo; so come una vicenda inizierà e finirà ed in base a quello arricchisco e creo lo storyboard che verrà poi presentato al maestro per l'approvazione". "La parte più difficile è lo sviluppare la storia stando attento a non andare troppo oltre, attenendomi alle direttive impartite da Toriyama". Un lavoro, quindi, sempre in bilico tra estro e ferree direttive che, possiamo immaginare, metta non poco alla prova Toyotaro che racconta di preferire le fasi di disegno e colorazione delle tavole, poiché questi passaggi gli permettono di divertirsi e rilassarsi non comportando un lavoro di ragionamento.
Leggi anche: È più forte Mazinga o Goldrake? 10 curiosità per diventare esperti di robottoni
Il futuro della saga
Alla nostra domanda "Secondo lei quanto ancora questa saga ha da raccontare?", ha risposto quasi più con lo spirito di un fan che con quello di un addetto ai lavori: "Tanto! Ci saranno molti nuovi personaggi sempre più forti e carismatici, i fan saranno contenti." Dragonball è una saga che nel tempo ha avuto un'evoluzione costante, la componente ironica che nella prima serie aveva un ruolo da assoluta protagonista, pur rimanendo sempre presente, ha lasciato il passo a scene più action e combattimenti sempre più articolati. Quindi, alla domanda su quale aspetto avrebbe fatto prevalere il disegnatore se avesse potuto decidere lui stesso il futuro della storia, ha risposto affermando che "i combattimenti sono una parte molto importante della trama, così come il carattere ironico che contraddistingue diverse spassose scene della serie, entrambe le due cose sono caratteristiche molto importanti e come tali dovrebbero essere presenti".
Leggi anche: Lady Oscar: i 5 motivi per cui è diventato un cult
Mangaka in carriera
Toyotaro ha risposto anche a qualche domanda più personale riguardante il suo futuro lavorativo rivelando che lavorerà ancora a Dragonball Super ma assumendo sempre maggiori responsabilità sia nella serie animata che nella caratterizzazione dei personaggi; quindi, quanto e come varierebbe il suo stile di disegno in un opera interamente sua? "Se dovessi disegnare un opera originale totalmente mia, sì, probabilmente avrebbe uno stile diverso, più personale". Nell'attesa di scoprire cosa riserverà il futuro continuiamo a guardare e a leggere della saga di Dragonball che ci ricorda, probabilmente, uno dei periodi più belli e spensierati della nostra vita.
Leggi anche: Lamù compie 35 anni - 10 cose che (forse) non sapevi sull'aliena dal costume tigrato