Dragon Ball Daima, la recensione: il testamento di Akira Toriyama

Dopo tanta attesa, la nuova serie animata originale di Dragon Ball è finalmente tra noi, pronta a catapultarci nuovamente nel mondo ideato dal compianto mangaka giapponese.

Goku in una scena di Dragon Ball Daima

Confessatelo, se anche voi - come chi scrive - siete nati e cresciuti negli anni '90, allora vi sarà sicuramente capitato di rispondere a qualche miscredente che chiedeva: "ma non sei troppo cresciuto/a per Dragon Ball?" Oppure: "Continuerà a guardarlo anche a 30 anni e con figli". Ecco, magari oggi manca ancora l'aspetto genitoriale, ma ai 30 ci siamo arrivati e guarda un po', siamo ancora qui a parlare di Dragon Ball neanche fosse stata un profezia auto-avverante.

Dragon Ball Daima Scena Episodio
Una scena dell'anime

Con l'avvento di Super eravamo ancora indietro con gli anni, ma con Dragon Ball Daima ora non ci sono più scuse e forse persino quei miscredenti, da qualche parte, hanno fatto play per godersi il ritorno sul piccolo schermo (più di un computer che di una tv) di Goku e compagni in versione "minuta".

Se vogliamo essere pignoli, l'universo creato dal geniale e compianto Akira Toriyama non ci ha mai abbandonato, ma questa nuova serie animata è tutta un'altra storia, vuoi perché concepita per intero dall'autore per immettersi con prepotenza nella continuity narrativa di Dragon Ball Z, vuoi perché sviluppata con una veste estetica totalmente revisionata. Ma di fatto, come si presenta Daima agli occhi del pubblico e degli appassionati della prima ma anche dell'ultima ora?

Dragon Ball Daima, una nuova avventura all'orizzonte

Insieme a Naruto e One Piece, Dragon Ball è uno dei manga giapponesi più conosciuti e famosi al mondo, anche e inizialmente soprattutto grazie alla trasposizione animata. In sostanza, o si conosce o lo si è volutamente ignorato negli anni. Zero scuse. Ciò non significa che per qualcuno non servisse un piccolo ripasso, specie guardando l'evoluzione del franchise con Dragon Ball Super, che in realtà in occidente non è stato letto o visto proprio da tutti, complicando un po' le cose. Poco male, comunque: Daima ignora totalmente gli eventi di Super per intero, da Battaglia degli Dei ad oggi, e si inserisce invece nella continuity narrativa un anno dopo la sconfitta di Majin Bu.

Dragon Ball Daima Scena
Gomah in una scena

Un'operazione che ricorda quanto fatto al cinema dagli Halloween di David Gordon Green o anche dal Terminator: Destino Oscuro di Tim Miller, per intenderci. Lo scopo è però differente, perché Super è un prodotto che piace e perdura e non c'è la minima intenzione di cancellarlo con chissà quale tipo di retcon. Proprio per questo la storia è un qualcosa di diverso, una sorta di ritorno alle origini aggiornata ai canoni moderni. Quale? Caduto il vecchio re dei demoni, Darbula, il piccolo e perfido Gomah prende il suo posto alla guida del Regno Demoniaco affiancato dal fidato Degesu, fratello di Kayoshin.

Dragon Ball Daima Immagine Serie Anime
Un'inquietante scena dell'anime

Il problema è che sono terribilmente spaventati dalla potenza di Goku e dei suoi compagni, che prima o poi potrebbero divenire loro avversari. Decidono allora di sfruttare le Sfere del Drago per esprimere un desiderio: farli tornare tutti bambini, diminuendone di conseguenza la forza e la pericolosità. Il primo episodio è di fatto introduttivo, tanto che dei 32 minuti di durata i primi 18 sono un astuto e tutto sommato veloce riassunto del franchise, con un particolare focus sulla saga di Majin Bu. Il resto è inedito, per quanto breve. Serve però a presentarci in modo funzionale i nuovi cattivi al centro del racconto e a stuzzicare le aspettative - già elevate - del pubblico con promesse di nuovi e intriganti avversari e un cambio di prospettiva su alcuni dei personaggi più amati della saga, sempre vissuti da adulti e poco o niente come bambini (a differenza di Goku, ad esempio).

Il segno di Akira Toriyama

Dragon Ball Daima Kaioshinjpg
Kayoshin in una scena

Sulla base di quanto visto fino ad ora parlare in modo approfondito e strutturato di Dragon Ball Daima è al momento impossibile, ma è pur vero che la serie aggiorna la veste animata sotto tanti punti di vista differenti, dalla qualità dei design alla pulizia dell'immagine fino alla fluidità delle animazioni. È un concentrato attivo dei sogni più felici dei fan della primissima ora, cresciuti - come dicevamo - con il Goku bambino e con quelle avventure che non toccavano ancora l'anima più saiyan e spaziale del progetto.

Dragon Ball Daima Scena Goku
Goku in una scena di Dragon Ball Daima

Ragiona in piccolo ma lo fa in grande: sembra voler diminuire la superfice d'azione e le trasformazioni per utilizzare in modo differente ciò che già conosciamo, proponendo in buona sostanza un'avventura intrigante come una sorta di what if che estende l'intuizione originale di GT all'intero ecosistema dragonballiano. Certo, finisce sul più bello e si ha come la sensazione che il vero inizio di Daima sarà nei prossimi episodi, ma questo incipit non dispiace per nulla e riempie il cuore degli appassionati, soprattutto in un mondo ormai orfano di Toriyama e in un periodo che ha consegnato al mercato anche il videogioco Sparking Zero.

Dragon Ball Daima Goku
Kayoshin e Goku in un'immagine

Un prodotto, Daima, che è pure testamento del suo autore, una lettera d'amore ai fan e alla sua stessa creazione, un modo per sconfiggere l'inevitabile e tornare indietro almeno nella fantasia, agli albori del mito senza però dimenticare il presente, con tutta la saggezza e l'esperienza accumulate negli anni. Un po' Dorian Grey e un po' la vita all'incontrario di Allen: l'opera ringiovanisce e si re-inventa e l'artista scompare, lasciando però nella sua arte il segno del suo passaggio e della propria maturità. E se a 30 anni (ma anche 40 o 50) siamo ancora qui a vedere Dragon Ball nonostante tutto, è perché quel segno è ancora adesso profondo e importante.

Conclusioni

In conclusione, questo primo incontro con Dragon Ball Daima è foriero di molto entusiasmo e tanta curiosità, al netto di una sostanziosa porzione del primo episodio concepita come riassunto della saga fino alla sconfitta di Majin Bu. Lo stile animato aggiornato, la nuova ambientazione, i nuovi cattivi incarnano il vero spirito della creatura di Akira Toriyama, divertente e inventiva, ancora una volta pronta ad accompagnare i tanti fan del franchise in un'avventura ricca di "tanti avversari da battere con forza e volontà" ma con una diversa esperienza e un diverso punto di vista. Insomma, Dragon Ball è ancora Dragon Ball.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • Lo stile animato aggiornato.
  • I nuovi villain, le promesse dell'ambientazione.
  • È l'addio di Toriyama ai fan e in sottotesto, persino involontariamente, fa riflettere sul confronto tra opera e autore.

Cosa non va

  • Per metà il primo è un episodio puramente riassuntivo.