Alla fine ad Hollywood non hanno resistito al tentativo di dare un seguito alle rischiose abitudini di una delle donne fatali più celebri della storia del cinema. La molla economica, supportata dall'entusiasmo quasi folcloristico della Stone non ci ha risparmiato. E' così che il 31 marzo prossimo, quasi cinquecento schermi italiani saranno invasi dalle gesta della rediviva Catherine Tramell alias Sharon Stone, la scrittrice perversa dei gialli più "realistici" che si ricordi. Ambientato in una Londra scura ed affascinante il film celebra, in modo alquanto eccessivo, le gesta erotico-provocatorie di una protagonista (coraggiosamente?) ignara del pericolo del ridicolo, molto più di quello adorato il suo alter ego filmico.
Quando è uscito Basic Instinct immediatamente si parlava di un seguito, dichiara l'attrice americana ai giornalisti romani presenti alla presentazione del film. Invece sono passati quattordici anni, anche se mi sembra molto meno tempo. Sono successe tante cose: ho avuto due bambine bellissime, sono più calma e più felice e mi sento anche molto più a mio agio con l'arte della recitazione. Non riesco ad immaginare che ci possa essere un altro sequel, ma mai sbilanciarsi queste potrebbero essere le ultime parole famose!. Successivamente la Stone si sofferma sull'immancabile tema del sesso, piuttosto scarso ed acerbo a dire il vero (se vogliamo vedere il film come una pellicola erotica) sostenendo: Basic Instinct ha rappresentato finalmente la possibilità di esplorare sul grande schermo una sessualità di tipo pericoloso. Prima non era mai avvenuto una cosa del genere. Dobbiamo smettere di portare avanti un messaggio di paura e vergogna, c'e' troppa ossessione nel parlare di nudità. Ci sono esperienze che accadono tutti i giorni nella vita quotidiana e che vale la pena raccontare. Ho infatti chiesto anche di ripristinare nel film alcune scene di sesso, ma per la censura sono state tolte.
L'attrice non perde inoltre occasione per manifestare ancora una volta la sua sincera passione ed aderenza al personaggio che l'ha resa celebre: E' un personaggio che costringe la gente a rivelare i propri lati più oscuri, se ne serve, dopo di che non ha nessuna pietà di loro. In un certo modo è piuttosto simile ad un vampiro. Dal punto di vista dello studio psicologico è molto interessante. Ma questo vale sempre: nella mia carriera penso di aver interpretato quaranta film e ogni personaggio aveva una sua anima ed ogni attore ci si deve avvicinare sempre con un certo rispetto, questa è la mia idea. In conclusione un breve accenno al tema dell'impegno civile che da sempre le sta molto a cuore: Sono appena tornata da Gerusalemme dove si è dibattuto e lavorato sul tema della pace, affinché la situazione abbia rimedio. Ho visto che sono stati realizzati scuole, ospedali, progetti artistici e luoghi che favoriscano la tolleranza e gli incroci culturali. Palestinesi, israeliani, musulmani, cattolici possono così entrare a contatto. Personalmente mi ritengo fortunata di avere questa opportunità e di lavorare senza angolature politiche affinché venga costruita la pace. E pace sia!