Dall'omonimo romanzo di Stefania Auci ecco gli otto episodi che compongono I Leoni di Sicilia. Scelta distributiva particolare, quella della serie diretta da Paolo Genovese: originalmente rilasciata su Disney+, ha trovato nuova linfa in chiaro su Rai 1, riscontrando un buon riscontro di pubblico. Tra i protagonisti, di questa storia senza tempo ambientata nella Sicilia dell'Ottocento, c'è anche Donatella Finocchiaro, che interpreta Giuseppina Saffiotti, personaggio scostante, in conflitto, ma anche sfumato nella sua declinazione.
Per Donatella Finocchiaro, che abbiamo intervistato in occasione del SAFF - Sant'Agata Film Festival, l'averla interpretata è stata una sorta di sfogo: "Con Giuseppina mi sono sfogata! Ho sublimato la mia rabbia in questo personaggio, perché in realtà nella vita tutti mi dicono di essere dolce e materna. No, io ho anche questo dark side che forse conoscono in pochi, magari solo il mio ex marito e i miei ex fidanzati. Paolo Genovese mi faceva spingere l'acceleratore il più possibile, proprio proprio per avere un contraltare rispetto a Miriam Leone. In altri tempi avrebbe fatto l'imprenditrice, ma a quell'epoca, essendo donna, aveva solo come obbiettivo quello di spingere suo figlio Vincenzo verso il successo".
I Leoni di Sicilia, intervista a Donatella Finocchiaro
Vista l'estetica e la grande produzione, I Leoni di Sicilia è una serie di stampo cinematografico. Tuttavia, per Donatella Finocchiaro, è giusto differenziare i due linguaggi. "Scrivere un soggetto per un film o una serie è diverso. Cambia il minutaggio, quindi la scrittura. Devo dire la verità, preferisco il cinema. Amo le serie, me le vedo anche, non tutte, poche, quelle che proprio veramente mi prendono. Anzi, per me, a volte è difficile avere il tempo di vedere queste serie composte da tante puntate. Quindi preferisco una sera mettermi là a accendere e vedermi un bel film. Le serie sono uno stillicidio continuo di attesa".
Palermo e la Sicilia sono protagoniste assolute, ma qual è il film che più rispecchia il carattere siciliano? _"Mi viene in mente Nuovo Cinema Paradiso, e sicuramente L'uomo delle stelle. Insomma, Tornatore sicuramente ha rappresentato la nostra terra nel miglior modo possibile"
"La nuova Legge Cinema? Squilibrata"
Con Donatella Finocchiaro abbiamo anche discusso della tanto chiacchierata Legge Cinema (un pensiero a riguardo è arrivato anche da Neri Marcorè, anch'esso ospite del SAFF - Sant'Agata Film Festival). "Io sono ancora oggi sotto shock da questa cosa", racconta l'attrice. "Adesso si parla di questi decreti che verranno attuati per migliorare la situazione, ma sicuramente hanno penalizzato il cinema indipendente con questa legge, hanno penalizzato il cinema in generale, le piccole produzioni, perché adesso, oggi come oggi, quelle che riescono a partire con i set sono solo le grandi produzioni. Dovremmo avere il cinema francese come come modello da imitare. Invece adesso cos'è questa nuova mazzata che abbiamo subito, è sicuramente una legge punitiva. Punitiva in un settore che non aveva bisogno di essere punito, anzi un settore che ha bisogno di evitare sprechi, evitando quel consumismo inutile che punta a film che non vede nessuno, e che vengono prodotti solo per far mangiare qualcuno. Bisogna creare un altro modello. Sicuramente, non questo".