Dopo Un posto sicuro, in cui parla, attraverso una storia d'amore, del dramma Eternit, Francesco Ghiaccio torna a collaborare con Marco D'Amore, questa volta solo sceneggiatore, grazie a Dolcissime, film, in sala dal primo agosto, in cui parla di un altro tipo di inquinamento, quello sociale: odiare il prossimo è infatti quasi una tossina.
Lo sanno bene le protagoniste di Dolcissime, tre ragazze in sovrappeso derise dai compagni di scuola, che decidono di entrare nella squadra di nuoto per dimostrare a tutti che sono perfettamente in grado di praticare uno sport come chiunque altro. Tra i protagonisti anche Valeria Solarino, che ha il ruolo di Marzia, ex sportiva dal fisico atletico mamma di Mariagrazia (Giulia Barbuto Costa Da Cruz), con cui ha un rapporto conflittuale.
Presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, Dolcissime mette in luce la voglia del regista Francesco Ghiaccio di andare letteralmente a bonificare i comportamenti tossici della nostra società, come ci ha detto lui stesso a Giffoni 2019: "Non so come mai, ma è vero: è accaduto. L'altro film è nato perché abito in quelle zone, nel Monferrato, quindi all'improvviso, grazie al processo contro l'Eternit, mi sono accorto di vivere in una terra martoriata. Guardando alla storia di Dolcissime invece mi sono accorto di vivere in una società che ci giudica in continuazione. Quando abbiamo scritto la sceneggiatura con Marco D'Amore, e poi dopo anche grazie all'aiuto delle ragazze, abbiamo capito quanto questo giudizio schiacci le persone. La possibilità di riscossa sta nell'affrontare tutto questo con più semplicità, con l'ironia e trovando forza all'interno del gruppo. Questo ci permette di scoprirci diversi, individui e di poter dire agli altri, con coraggio, cosa sogniamo, cosa desideriamo, cosa proviamo".
Dolcissime, la recensione: Grasso è bello
Il tema della rappresentazione è importante: bambine piccole prese in giro per il proprio peso, vedendo sul grande schermo delle ragazze che si accettano nonostante tutto, potrebbero trovare a loro volta il coraggio di non guardarsi con gli occhi degli altri. Per Valeria Solarino partecipare a Dolcissime è motivo di orgoglio principalmente per questo motivo: "Sono molto felice di aver preso parte a questo film: sono orgogliosa di raccontare questa storia. In Dolcissime ci sono tanti temi: sicuramente c'è anche quello della consapevolezza di sé e quindi dell'unicità. Questa per me è una cosa meravigliosa: la bellezza di una persona non risiede nel fatto di essere o assomigliare a qualcos'altro, a un modello o qualcosa che qualcuno, non si sa chi, quando e come, ha deciso che debba essere giusto o bello. Ogni persona è unica al mondo: per me questa è la meraviglia e il miracolo. Questo film parla anche di questo".