L'era classica
Ormai in onda da quasi venti anni, la serie è un successo consolidato e un vero fenomeno culturale nel Regno Unito. Nata per un pubblico infantile con finalità didattiche mascherate con un po' di fantascienza, Doctor Who cresce e, pur conservando un'ingenuità di fondo e una caratterizzazione "per tutti", assume sempre più l'aspetto di un'epopea fantascientifica a tutti gli effetti. La mitologia del Whoverse si arricchisce, i nemici si moltiplicano e le sfide diventano sempre più difficili e su scala "cosmica". Pur se realizzata con mezzi tutto sommato modesti, grazie alle trovate di sceneggiatura e all'indubbio carisma degli attori, e di Tom Baker in particolare, Doctor Who inizia ad essere conosciuto anche oltre i confini britannici diventando, al fianco di altri show inglesi come "Zaffiro e Acciaio", "Spazio 1999" e "U.F.O.", l'apripista della new age televisiva anglosassone. Finita la bellissima esperienza con Tom Baker, comunque, il Doctor dovrà affrontare una nuova, difficile sfida: rinnovarsi senza perdere l'affetto dei vecchi e nuovi fan.
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FIFTH (1982-1984, Peter Davison)L'eredità del Quarto Dottore è ancora oggi un peso enorme per i suoi successori, e non bisogna stupirsi se il produttore John Nathan-Turner decise di operare un drastico cambio di rotta quando Tom Baker lasciò lo show. La scelta ricadde su un giovane attore con cui il produttore aveva già lavorato: Peter Davison.
Il Quinto Dottore ha un aspetto decisamente più giovanile rispetto ai precedenti ma l'abbigliamento è sempre eccentrico, anche se in modo diverso da quello bohemien del Quarto: un completo da giocatore di cricket color panna, arricchito da un cappello in tinta, spille a forma di punto interrogativo sul colletto della camicia, una palla da cricket in tasca e un gambo di sedano appuntato al risvolto della giacca.
Anche il carattere cambia radicalmente: questo nuovo Dottore è più remissivo, gentile ed affabile dei suoi predecessori. Meno propenso ad essere il motore delle vicende, preferisce seguire la corrente e farsi trascinare nelle avventure dai suoi companion, per i quali nutre un affetto profondissimo e che tratta da pari a pari piuttosto che da leader. In linea con le direttive della produzione, che voleva storie più cupe e drammatiche rispetto al passato, la carica emotiva dello show (e il peso sulle spalle del Doctor) aumenta esponenzialmente. La morte del companion Adric, genio matematico adolescente e presuntuoso in viaggio con il Doctor dalla sua precedente incarnazione, segna lo spirito del Quinto Dottore. Traumatizzato da questo evento tragico, il Doctor giura a sé stesso che mai più permetterà che una cosa del genere si ripeta.
Disgustato dalla violenza, il Quinto preferisce sottoporsi ad enormi sacrifici pur di risparmiare dolore e sofferenza agli altri; fa ricorso alla forza per sottomettere i nemici solo quando non c'è più alcuna altra scelta. Se a tratti questo Dottore può apparire indeciso e titubante, in realtà è dotato di un coraggio sterminato e di uno spirito indomito come e più dei suoi predecessori. Queste doti saranno la chiave per consentirgli di salvare sé stesso e tutte le sue precedenti versioni dalla minaccia del Lord Presidente dei Signori del Tempo, Borusa, alla folle ricerca dell'immortalità promessa dal fondatore dei Time Lords, Rassilon. Piccola nota nostalgica: durante questa reunion delle cinque versioni del Doctor, che coinvolge anche diversi companion, il Primo Dottore incontra nuovamente Susan.
Una volta sconfitto Borusa i Time Lord offrono al Quinto Dottore la carica di Lord Presidente, ma lui non esita un solo istante e fa quello che gli riesce meglio: scappa a gambe levate con il TARDIS, per continuare a vagabondare alla ricerca di nuove avventure perché: "...in fondo, è così che tutto è iniziato". Curiosità
- Perché il sedano? Perché, oltre ad essere un ottimo alimento, salutare per i denti ed un accessorio di indubbio gusto estetico, questa verdura è una sorta di cartina di Tornasole vegetale: cambia colore, da verde a viola, in presenza di un particolare gas tossico a cui il Doctor è allergico. Sottocuriosità: Peter Davison, nella realtà, odia il sedano.
- Questa versione del Dottore ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione di uno speciale gruppo di cavalieri che si riunivano attorno ad una tavola rotonda nel regno governato da un certo Artù Pendragon, Camelot.
- Il rosmarino lo fa starnutire.
- A volte usa gli occhiali, ma più per darsi un tono che altro.
- Peter Davison è il padre della bella Georgia Moffett, che ha interpretato il ruolo (guarda un po') della figlia del Dottore durante l'era-Tennat. Come se non fosse abbastanza, David Tennant ha poi sposato Georgia Moffett, il che in pratica significa che il Doctor è il suocero di sé stesso.
- Durante un crash temporale, il Quinto Dottore incontra proprio il Decimo. Dopo un iniziale battibecco e aver salvato per l'ennesima volta l'Universo, il Dottore di Tennant non può fare a meno di tributare al Quinto, al suo coraggio e alla sua infinita compassione, un commosso omaggio.
- Catchphrase: "Sorry, must dash!"
Rigenerazione
Il Doctor e la sua companion Peri vengono avvelenati da una potentissima tossina su Androzani Minor. Per salvare la vita di Peri, il Doctor le cede l'ultima dose di antidoto che possiede, per poi avviare in extremis la rigenerazione. La sua ultima parola prima di andare definitivamente è: "Adric?".
Il nuovo Doctor è un personaggio melodrammatico, irrefrenabile e vulcanico. Lontanissimo dalla pacatezza del suo predecessore (per il quale nutre poco rispetto), il Sesto si considera la migliore delle versioni fino a quel momento. Sicuramente brillante e geniale, è però egotico, fatalista, prepotente, arrogante e ben poco tollerante nei confronti dei compagni d'avventura, che spesso considera più una seccatura che altro. Basta contraddirlo o mettere in dubbio le sue azioni per provocare terribili scoppi d'ira o risposte sprezzanti. Ma questo Dottore ha anche una tenacia e uno spirito amante della giustizia senza pari: una volta messo in azione per una giusta causa, praticamente nulla è in grado di resistergli.
Anche l'aspetto rispecchia il carattere mercuriale e imprevedibile della nuova versione. A una riccia capigliatura bionda si unisce un guardaroba fuori dal comune fatto di elementi apparentemente messi insieme alla rinfusa: pantaloni giallo senape, fiocco azzurro, panciotto scuro, camicia bianca con l'immancabile punto interrogativo al colletto e una incredibile giacca multicolore a cui una spilla a forma di gatto dà il tocco di follia finale. Più un patchwork arlecchinesco che un vero vestito. Verso la fine delle sue avventure, quando le esperienze lo avranno reso meno esuberante e più magnanimo nei confronti del prossimo, anche i vestiti muteranno di conseguenza passando dalla cacofonia cromatica ad un completo blu scuro decisamente più sobrio (almeno rispetto a come si conciava prima).
L'indubbia intelligenza, il carattere inflessibile (per quanto volatile) e l'incrollabile volontà di combattere le ingiustizie gli verranno utili quando dovrà affrontare una delle sfide più difficili della sua lunga vita: un processo in cui il Doctor è messo sotto accusa dai Time Lords, e in particolare dall'implacabile accusatore Valeyard, per aver commesso crimini indicibili, incluso il genocidio. Dopo essere rimasto a lungo sotto scacco il Dottore saprà rifarsi in modo brillante, scoprendo che il processo è in realtà un complotto per nascondere un atroce segreto dei Signori del Tempo e, soprattutto, la vera identità del Valeyard: una sua futura incarnazione votata al male!
Turbato da questa scoperta il Doctor decide di allontanarsi da tutto e da tutti, autoesiliandosi alla ricerca di un modo per evitare che la sua parte malvagia prenda il sopravvento. Ma saranno gli stessi Signori del Tempo a richiamarlo all'azione, perché l'Universo avrà sempre bisogno del Dottore. Curiosità.
- Il buongiorno si vede dal mattino: dopo la rigenerazione, ancora sotto shock, la prima cosa che il nuovo Dottore fa è tentare di strangolare la sua companion Peri.
- Il costume fu una specifica direttiva del produttore John Nathan-Turner, che voleva qualcosa di "evidente cattivo gusto" per rimarcare la natura aliena del Doctor. Colin Baker, invece, avrebbe preferito abiti neri per sottolineare la natura più cupa di questa incarnazione.
- La violenza e la drammaticità di queste stagioni dello show furono aspramente criticate. In particolare, l'atteggiamento dispotico ed esplosivo del Dottore attirarono sui produttori non poche critiche.
- Lo show fu sospeso per 18 mesi tra la stagione 22 e la 23. Alla ripresa delle trasmissioni televisive le puntate furono ridotte a 14, della durata di 25 minuti l'una. Da qui la decisione di costruire un'unica, lunga storyline con il ciclo The Trial of a Time Lord.
- Durante il periodo di pausa, e dopo la fine della stagione 23, le avventure del Sesto Dottore continuarono nei romanzi e nei radiodrammi. In particolare le puntate trasmesse via radio ebbero un notevole successo, dato che in queste Colin Baker diede un'interpretazione più contenuta e meno eccessiva. Baker ha poi dichiarato il suo rimpianto per non aver potuto esplorare più a fondo la caratterizzazione della sua versione del Doctor, che a suo dire sarebbe dovuto evolvere in maniera notevole.
- Questo Dottore è vegetariano. Considerato che ritiene il suo cappotto psichedelico "la massima forma di espressione dell'arte sartoriale", probabilmente è anche daltonico. Ma questa è un'illazione personale.
- Una delle sue companion, Mel, lo sottopose ad un rigido regime dietetico e di esercizio fisico, visto che "stava mettendo su peso". Nota: il Doctor odia il succo di carota.
- Se dice: "A destra!" preparatevi a sterzare a sinistra.
- È stato l'unico Doctor capace di riparare il Circuito Camaleonte del TARDIS, sbloccando almeno temporaneamente la sua possibilità di assumere altre forme oltre quella della familiare cabina telefonica blu.
- Catchphrase: "Mmmh... I wonder... AHA!"
Rigenerazione.
Già provato da uno scontro con un'entità pan-dimensionale che lo ha prosciugato di molta della sua energia temporale, il Sesto Dottore viene catturato con il suo TARDIS da un raggio traente sparato da una sua vecchia nemica, Rani, una Time Lady rinnegata. Costretto ad un atterraggio di fortuna sul pianeta Lakertya, il Doctor subisce una forte commozione cerebrale ed è costretto a rigenerarsi.
Dopo il caleidoscopico Sesto Dottore, la sua settima incarnazione sembra decisamente più sobria e mansueta. Il Settimo ha molti tratti in comune con il Secondo Dottore: piccolo di statura, capelli scuri, sfoggia un improbabile maglioncino con un motivo a linee diagonali e punti interrogativi, un cappello Panama chiaro, una cravatta fantasia di tessuto rosso con sciarpa abbinata, camicia bianca, una giacca modello safari con fazzoletto al taschino e un caratteristico ombrello dal manico a forma di punto interrogativo rosso.
Il carattere è gentile, persino affettuoso nei confronti dei companion, che tratta come se fossero amati nipotini, con un affetto particolare per l'intrepida adolescente Ace. Ben lontano dalle performance fisiche del Terzo Dottore o dall'esuberanza del Quarto e Sesto Dottore, in questa incarnazione il Doctor appare impacciato e goffo, più portato ad usare le parole che la forza. Per quanto il suo bagaglio di conoscenze rimanga incredibilmente vasto, inoltre, non sembra particolarmente brillante, un po' come quelle persone costantemente distratte e con la testa tra le nuvole.
Ma la verità è radicalmente diversa e verrà svelata lentamente. Con il passare del tempo scopriremo che questo Doctor ha preso la decisione di combattere la battaglia contro le forze del Male, e vincerla ad ogni costo. Il suo aspetto dimesso, le sue moine impacciate e i suoi modi stralunati nascondono con letale efficacia una mente acuta, fredda e determinata, capace di elaborare piani incredibilmente complessi e di portarli a compimento prima che i suoi avversari possano rendersi conto di quale enorme errore è stato sottovalutare quel buffo individuo. Persino i suoi stessi companion diventano spesso solo pedine sulla scacchiera nella partita del Doctor, partita giocata non solo con un'abilità impressionante, ma soprattutto con un fervore e una risolutezza mai vista prima, anche se con un'eccessiva attenzione nei confronti del "quadro generale" rispetto ai singoli (e talvolta fatali) dettagli.
Anche l'abbigliamento cambia, con colori che riflettono il lato oscuro del Dottore, mai così evidente. Interi pianeti, intere razze cadono grazie ai suoi piani machiavellici, alle sue abilità diplomatiche, retoriche, di pianificazione e spietata decisione: sembra che non esista avversario che sia in grado di sconfiggerlo. Dopo aver spazzato via i Dalek dalla Terra, Il Settimo Dottore convinse poi l'ultimo di loro al suicidio semplicemente parlandogli. Ormai più che un "semplice" Signore del Tempo, questo Dottore divenne il Campione dell'entità eterna denominata Tempo, in contrapposizione al suo eterno nemico, The Master, investito del ruolo di Campione della Morte. Curiosità
- Uno dei primi attori a cui si pensò per il ruolo del Settimo Dottore fu il notissimo comico Rowan Atkinson. In seguito, l'amatissimo interprete di Mr. Bean ebbe effettivamente modo di vestire i panni del Dottore, nella sua ipotetica Nona incarnazione, nello sketch comico The curse of the Fatal Death.
- Le ragioni per cui la companion Ace smise di viaggiare con il Dottore non sono mai state chiarite.
- Il Settimo Dottore ha vinto la 309° edizione del Festival della Canzone Intergalattica suonando dei cucchiai, strumento musicale del quale è un virtuoso interprete.
- Poiché Colin Baker si rifiutò di girare la scena della rigenerazione per contrasti con la produzione, Sylvester McCoy vestì i panni del Sesto Dottore, indossando una parrucca bionda e con il volto coperto da un effetto grafico, per poi "tramutarsi" nel Settimo Dottore. Quindi McCoy è finora l'unico attore ad aver interpretato due diversi Dottori.
- Ha un evidente accento scozzese.
- Il progressivo cambio di tono delle storie di queste stagioni è dovuto principalmente allo script editor Andrew Cartmel, che voleva esplorare lati inediti del Doctor. Nelle sue intenzioni le storie dovevano funzionare anche come satira politica nei confronti del governo della Thatcher. Inoltre, Cartmel programmava un colpo di scena definitivo: svelare che il Doctor è in realtà la reincarnazione di "The Other", la terza figura mistica della trinità dei creatori dei Time Lords assieme a Rassilon e Omega.
- Il Dottore possiede una casetta nel Kent. E, per un po' di tempo, è stato un comune essere umano di nome John Smith.
- Per un certo periodo, ha viaggiato con un TARDIS nero ed uno bianco. Contemporaneamente.
- Catchphrase: "Not this time..."
Rigenerazione.
Nel suo ultimo viaggio il Settimo Dottore sta trasportando i resti del Master su Gallifrey. Purtroppo il suo antico nemico, ben lungi dall'essere sconfitto, riesce a danneggiare il TARDIS obbligando il Dottore ad un atterraggio nella San Francisco del 1999. Coinvolto in uno scontro tra gang, il Doctor viene colpito da diversi proiettili e ricoverato in ospedale dove un medico, ignaro del fatto che si tratti di un alieno, lo uccide tentando di curarlo. La rigenerazione, particolarmente difficoltosa, avverrà solo dopo diverse ore.
Dopo la sua rigenerazione forzata, il Doctor si risveglia in un obitorio di un ospedale, nella San Francisco del 1999. Il processo di rinascita non è riuscito del tutto e questa nuova incarnazione è confusa, stordita e preda di terribili vuoti di memoria. Ci vorrà tempo perché l'Ottavo Dottore si stabilizzi ma, una volta ripreso il controllo, questo Doctor diventa uno delle versioni più nobili e affascinanti. Sarcastico ma dall'animo inguaribilmente romantico, profondamente innamorato della vita in ogni sua forma, si prefigge la missione di migliorare sé stesso e chi lo circonda, a cominciare dai compagni di avventura che lo seguono nei suoi lunghi viaggi.
L'Ottavo è, al momento della sua rigenerazione, un uomo alto, dai lunghi capelli castani e dagli occhi chiari. Il suo abbigliamento è un richiamo allo stile europeo e vittoriano, deliziosamente (o leziosamente, dipende dai gusti) vintage, con pantaloni beige sotto una camicia bianca dal colletto alto, panciotto, orologio da taschino, cravatta larga di seta e una lunga giacca da sera di velluto scuro. Spesso indossa anche un cappello a cilindro.
Le sue numerose peripezie lo condurranno su sentieri dolorosi: imprigionato per lungo tempo, costretto a separarsi dal suo TARDIS e a essere testimone della morte di moltissimi dei suoi companion, l'Ottavo preferirà una vita solitaria piuttosto che dedicarsi nuovamente alle macchinazioni del suo predecessore. Dopo gli anni passati in giro nello spazio-tempo anche il suo aspetto cambia: taglia i capelli, gli abiti diventano più funzionali e in linea con quelli di un avventuriero, più che di un dandy londinese: la giacca di velluto lascia il posto ad un giaccone di pelle, pantaloni, camicia e panciotto diventano lisi e logori, la cravatta viene sostituita da un foulard scuro. Ritorna anche il fidato Cacciavite Sonico, mentre l'espressione del volto è più intensa e profonda.
Il peso delle vite perse a causa delle sue continue interferenze nel tempo diventa presto un fardello troppo pesante, e l'amarezza per l'immane tragedia provocata dalla Guerra del Tempo lo rende più cinico e fatalista. Alla fine, sconvolto perché si è arrivati al punto che una donna coraggiosa preferisce morire piuttosto che essere salvata da un Signore del Tempo, giunge alla conclusione che l'Universo non ha più bisogno di un Dottore, ma di un guerriero che faccia finire, una volta per tutte, le atrocità commesse non solo dai Dalek, ma anche dalla sua stessa stirpe. Curiosità.
- Anche se televisivamente l'Ottavo Dottore è quello con il record della minor presenza, la sua vita al di fuori dello show è incredibilmente ricca e complessa. Le sue avventure si sono dipanate attraverso romanzi, sceneggiati radiofonici (interpretati sempre da McGann) e fumetti, in cui ha avuto numerosi companion (spesso destinati a tragica fine), ha visto il suo TARDIS distrutto, ha perso uno dei suoi due cuori ed è stato imprigionato in isolamento per più di tre anni.
- Per la prima volta nel suo TARDIS due companion hanno tempo e modo di dedicarsi ad... intercorsi romantici. Parrebbe inoltre che lo stesso Doctor abbia avuto occasione di godere dell'intima compagnia di una companion. Ma, visto che siamo gentiluomini, non aggiungeremo altro.
- La prima (e unica, prima di The Night of the Doctor) apparizione televisiva di McGann doveva essere il pilot di una nuova serie televisiva più vicina ai gusti dei telespettatori americani. Il progetto, però, non ebbe seguito e ci vollero anni prima di rivedere Doctor Who sugli schermi.
- Eddie Murphy era in lizza per interpretare il ruolo dell'Ottavo Dottore.
- Il Doctor è un eccellente musicista. Non con i cucchiai, questa volta, ma con il pianoforte, il violino e diversi altri strumenti.
- Prima di bere l'Elisir della Vita e rigenerarsi, il Doctor saluta commosso tutti i suoi passati companion... rendendo quindi canon ufficiale le sue avventure non televisive.
-Spesso è vittima di attacchi di amnesia. Inoltre, il colore degli occhi cambia a seconda dei momenti e delle circostanze.
- Uno dei suoi companion è stato un Ice Warrior di Marte. E ha avuto una figlia adottiva.
- Ha indossato un fez. Sì, prima di Matt Smith.
- Odia gli ospedali. Ama alla follia i pinguini.
- Catchphrase: "I love humans".
Rigenerazione.
Nel pieno della Guerra del Tempo, il Dottore cerca di portare sollievo alle innumerevoli vittime del conflitto tra Dalek e Time Lords. Ma i suoi sforzi sono vani, perché l'entità e l'intensità del conflitto peggiorano momento dopo momento. Nel tentativo di salvare Cass, una pilota d'astronave, precipita con lei sul pianeta Karn. La morte sopraggiunge prima che la rigenerazione possa innescarsi. Salvato in extremis dalla Sorellanza di Karn, gli viene offerta dalla sacerdotessa del culto una scelta: la morte definitiva o la possibilità di bere l'Elisir della Vita, che innescherebbe una nuova rigenerazione dandogli allo stesso tempo la facoltà di decidere come rinascere. Amareggiato e stanco, l'Ottavo decide di mettere da parte la sua identità di Dottore per rigenerarsi in qualcos'altro: in un Guerriero che metta fine alla guerra.
Niente più "Doctor", nasce il War Doctor.
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