Dai toni fortemente drammatici di Aftershock (2010) - e non poteva essere altrimenti, dato che si ispirava al devastante terremoto di Tangshan del 1976, che provocò oltre 240mila vittime - a quelli più scanzonati del recente Skyfire (2019), il cinema cinese nel nuovo millennio ha realizzato diversi disaster movie arrivati all'attenzione del grande pubblico, anche occidentale.
Come vi raccontiamo nella recensione di Disastro a Cloudy Mountain, ci troviamo di fronte ad un'altra produzione che segue tutti gli stilemi di quel filone autoctono che, nelle sue derive maggiormente giocose e spettacolari, si ispira ai blockbuster hollywoodiani a tema, non soltanto dal punto di vista prettamente narrativo ma anche per ciò che concerne la messa in scena, con effetti speciali convincenti e scene d'azione fracassone ed esagerate che sottolineano marcatamente l'eroismo dei protagonisti.
Padri e figli
La storia ha inizio nei pressi della città di Yunjiang, circondata da montagne e foreste, dove da ormai dieci anni sono attivi i lavori per la costruzione di un tunnel per l'alta velocità: uno sforzo immane che ha richiesto la manodopera di migliaia e migliaia di operai e che ora appare prossimo all'agognata conclusione. Ma proprio nelle fasi finali gli ingegneri rivelano della strane anomalie nell'essenza rocciosa, che potrebbero portare a uno sfaldamento della struttura e a una catastrofe che lascerebbe pochi superstiti anche tra gli abitanti della vicina comunità. Un ingegnere geotecnico e suo padre, che in gioventù ha prestato servizio tra i cosiddetti "soldati delle ferrovie" (corpo militare ormai sciolto), cercano di salvare più vite possibili cercando al contempo di riappacificare i loro rapporti, andati in declino dopo una comune tragedia nel passato. Ma non saranno i soli a lottare contro il tempo nella speranza di evitare il peggio e condurre in salvo cittadini inermi.
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La Natura vince sempre
I primi secondi, con la visuale a volo d'uccello, ci trascinano sin da subito in paesaggi esotici e lussureggianti, quasi come un monito a non voler sfidare quella natura incontaminata. Ancora una volta infatti il cataclisma è causato per mano dell'uomo stesso, che ha deciso di progettare avveniristici binari proprio nel cuore della montagna, ora pronta a rispondere con una moneta ben più salata. Disastro a Cloudy Mountain introduce poi al nucleo di personaggi principali, tra chi operativo nel centro di comando dove si gestiscono le operazioni a chi impegnato effettivamente sul campo, anche se l'obiettivo della sceneggiatura è quello di costruire un quadro corale e proletario, dove gli sforzi di tutti sono necessari per arrivare all'auspicato happy ending.
Heroes
Non è un caso che, come in moltissime altre produzioni analoghe - sia autoctone che non - a dominare nel corso delle due ore di visione sia una retorica tronfia e insistente, pronta a sottolineare più volte il sacrificio e il coraggio del popolo cinese, pronto a unire le forze nel momento del bisogno e a mettere in gioco non soltanto le proprie convinzioni ma anche la stessa vita pur di arrivare al bene comune. Telefonate di ipotetici addii, salvataggi dell'ultimo secondo, salti nel vuoto verso morte certa con tanto di saluto militare durante la caduta, canzoni popolari cantate da bambini intrappolati, rispetto per le figure più anziane e una colonna sonora piacevolmente pomposa che esalta al meglio il relativo climax. Disastro a Cloudy Mountain è uno spettacolo spesso gratuito quando non improbabile, ma proprio nella sua spudoratezza riesce a intrattenere uno spettatore senza troppe pretese, grazie ad una messa in scena che può contare su convincenti effetti speciali e su un'aderenza all'epica di genere, classica e rassicurante.
Conclusioni
La costruzione di un tunnel per l'alta velocità che da oltre dieci anni sta sventrando il cuore di una montagna è alla causa di una catastrofe che potrebbe provocare migliaia di vittime, con la vicina città potenziale teatro di una frana dalle conseguenze devastanti. Soltanto il coraggio di pochi, unito al senso di comunità che lega il popolo cinese, potrà evitare il peggio. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Disastro a Cloudy Mountain, ci troviamo davanti ad un disaster movie che segue tutti gli stereotipi del filone, potendo contare su ottimi effetti speciali, scene d'azione in serie e una retorica prevedibile ma coinvolgente, ovviamente senza andare a cercare troppe sfumature nello scavo dei personaggi. Due ore di visione che offrono un godibile spettacolo a tema, forse prevedibile ma non per questo meno divertente ed emozionante per gli appassionati del filone.
Perché ci piace
- Emozioni semplici che arrivano dirette e senza filtri.
- Effetti speciali di buon livello e scene d'azioni coinvolgenti, seppur poco originali.
Cosa non va
- La storia è volutamente derivativa, nel bene e nel male.
- Qualche sfumatura in più nei personaggi non avrebbe guastato.