Non sarà un'action-comedy particolarmente originale, perché di equivoci di identità che danno vita a gag e a situazioni grottesche ne è pieno il cinema, ma vi assicuriamo che Deep Cover - Attori sotto copertura è molto divertente. Il film diretto da Tom Kingsley appena approdato sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video, riesce a combinare una trama semplice, una sceneggiatura ritmata e un cast azzeccato, e con certi prodotti che girano sulle piattaforme, l'importante sensazione di non aver buttato quasi due ore a vedere il film non è così banale e scontata.

Il pericolo di una sceneggiatura a otto mani era una potenziale confusione, invece qui il cocktail tra i generi è ben dosato e la comedy action britannica riesce a essere molto coinvolgente pur presentando situazioni in qualche modo già viste, sia nelle dinamiche criminali che in quelle più leggere. Sia chiaro, per divertirvi dovete mettere da parte la plausibilità di quanto accade, ma qui merita farlo lasciando spazio a un tono grottesco che fa centro.
Attori che si improvvisano criminali
In Deep Cover - Attori sotto copertura siamo a Londra. Kat (Bryce Dallas Howard) è un'aspirante attrice americana che non riesce a sfondare ed è sempre in bolletta, cercando di sbarcare il lunario insegnando improvvisazione comica teatrale. Un giorno viene avvicinata e ingaggiata dal poliziotto Billings (Sean Bean) a cui servono attori bravi a improvvisare per lavoretti sotto copertura.

L'agente le affida il compito di trovare tra i suoi studenti un paio di aiutanti: la scelta cade su Hugh (Nick Mohammed), un impiegato goffo, timido e represso che cerca invano integrazione, e Marlon (Orlando Bloom) un attore che gira spot pubblicitari ma si crede una grande star incompresa ed è ossessionato dal Metodo. Il loro compito sarebbe quello di far emergere un semplice contrabbando di sigarette e invece grazie alla loro abilità si troveranno ben presto invischiati in grandi giri di droga e in una lotta da gang criminali.
Niente è plausibile, eppure si ride con situazioni grottesche e paradossali

Lo abbiamo già detto e torniamo a consigliarlo. Mettete da parte ogni parvenza di plausibilità, alzate al massimo il livello di sospensione dell'incredulità e vi divertirete parecchio con situazioni grottesche e paradossali effettivamente molto efficaci. Deep Cover - Attori sotto copertura è caratterizzato anche da un buon bilanciamento fra commedia e azione, riesce ad alternare tensione e momenti leggeri, trovando un ottimo equilibrio fra tra i generi oltre a un buon ritmo. Le citazioni inoltre sono centrate, l'utilizzo della colonna sonora è adeguato. La molla del film è cosa si riesce a fare se frustrati da una determinata situazione. Qui in particolare c'è il tema degli artisti che non ce la fanno, che per vedersi riconoscere il proprio talento sono disposti a tutto, anche ad azioni pericolose.

Kat, oltre a non aver sfondato nel mondo del teatro londinese, si sente giudicata dalle amiche tutte realizzate nel loro campo. Marlon è convinto delle proprie capacità drammatiche ed è insoddisfatto da spot pubblicitari sempliciotti. Un discorso a parte lo merita Hugh, la cui frustrazione ha un'altra origine: è vessato e isolato dai suoi colleghi e ha tanto bisogno di integrazione. L'improbabile trio trova un motivo di rivalsa, anche se atipico, e quando i rischi diventano troppo alti ormai non possono più tirarsi indietro, anzi paradossalmente vengono ulteriormente valorizzate le loro abilità.
Un Orlando Bloom spassoso e l'alchimia perfetta fra i tre protagonisti
Se il film, nonostante alcuni passaggi narrativi non certo originali, per larghi tratti funziona, è però soprattutto per merito dell'alchimia fra i tre protagonisti, anche capaci di prendersi in giro dovendo interpretare il ruolo di improbabili attori che a loro volta recitano da criminali. Su tutti si erge un Orlando Bloom inedito e inaspettatamente efficace per una commedia: l'attore è davvero spassoso nel portare all'estremo della drammaticità la sua interpretazione di malvivente, uno slancio esagerato e sopra le righe che lo porta a entrare troppo nel personaggio con esiti esilaranti.

Ma parlavamo di alchimia e infatti anche gli altri due protagonisti non sono da meno e anzi sono capaci di regalare sequenze davvero surreali e imperdibili anche Bryce Dallas Howard e il deliziosamente vulnerabile Nick Mohammed, quest'ultimo da non perdere quando è costretto a tirare una riga di cocaina per testare il prodotto. Fra i comprimari da sottolineare Sonoya Mizuno, mentre l'esperienza di Paddy Considine e di Ian McShane aiuta a dare credibilità alle gang criminali.
Conclusioni
L’action-comedy britannica firmata da Tom Kingsley sorprende positivamente e riesce a divertire e coinvolgere con sequenze surreali e grottesche grazie a tre protagonisti davvero spassosi e alla loro alchimia. A patto ovviamente di dimenticare qualsiasi parvenza di plausibilità della storia. Anche se non c’è nulla di davvero originale, il ritmo e il tema non banale degli artisti frustrati dall’insuccesso ne fanno un prodotto godibile.
Perché ci piace
- L’alchimia fra i tre simpatici protagonisti.
- Alcune scene sono davvero spassose.
- Un Orlando Bloom inedito capace di prendersi in giro.
- Il giusto bilanciamento fra commedia e azione.
Cosa non va
- Alcune situazioni non sono originali e sanno di già visto.
- Bisogna alzare al massimo il livello di sospensione dell’incredulità.