Credo a Babbo Natale, la recensione: su Netflix una stucchevole commedia natalizia

La recensione di Credo a Babbo Natale, film ambientato durante le festività natalizie che ci racconta l'amore impossibile tra due protagonisti agli antipodi.

Credo a Babbo Natale, la recensione: su Netflix una stucchevole commedia natalizia

Lisa, madre single della piccola Ella, lavora come giornalista in un piccolo giornale locale e in occasione del 4 luglio ha pubblicato un articolo dedicato a quella giornata di festa, una vera e propria tradizione per il popolo americano, chiosando con un paragone tra la celebrazione del ringraziamento e il Natale, asserendo come il primo sia superiore in tutto e per tutto al secondo. Un'affermazione che non è stata per niente digerita da Tom, che si considera come il più grande appassionato del 25 dicembre.

I Believe In Santa 1
Credo a Babbo Natale: un'immagine del film

Come vi raccontiamo nella recensione di Credo a Babbo Natale l'incontro, del tutto casuale, tra i due coincide con un inaspettato colpo di fulmine. La loro frequentazione viene messa però progressivamente a rischio con l'arrivo del mese di dicembre, giacché Tom comincia a essere totalmente ossessionato dai preparativi natalizi al punto di soffocare Ella con le sue ansie per organizzare il tutto al meglio. La relazione attraversa un periodo di crisi anche perché lei scoprirà come il suo fidanzato creda realmente alla figura di Babbo Natale, una rivelazione che la sconvolge e la porta a ripensare su ciò che vuole nel futuro suo e di sua figlia.

Una festa poco riuscita

I Believe In Santa 4
Credo a Babbo Natale: una scena del film

Il giorno di Natale si avvicina sempre di più e sulle piattaforme di streaming continuano ad arrivare svariate pellicole a tema, con l'obiettivo di attirare le attenzioni di quel grande pubblico formato da famiglie in cerca di storie rassicuranti da guardare possibilmente nel caldo delle loro dimore. Credo a Babbo Natale è soltanto l'ultimo arrivato nel catalogo Netflix, ma si candida seriamente al titolo di peggior film natalizio di quest'anno, data la scarsità di idee e la messa in scena anonima che si trascinano per novanta minuti di visione. Peccato che il succo del racconto si sia già esaurito dopo la prima mezzora e nel corso degli eventi si proceda con un continuo reiterarsi di battute e situazioni, incentrati esclusivamente sulla diversità di vedute da parte della coppia al centro della vicenda.

15 migliori film di Natale per famiglie da vedere tutti insieme

Lui, lei e... Babbo Natale

I Believe In Santa 1
Credo a Babbo Natale: una sequenza

Coppia che scoppia anche per via di due caratteri troppo agli antipodi per poter dare vita ad una relazione romantica verosimile. L'unica cosa fantastica di Credo a Babbo Natale è proprio la perseveranza adottata dal personaggio di Lisa, che decide di dare molteplici opportunità al suo fidanzato quando chiunque comprende fin dai primi minuti come questo sia in realtà una sorta di psicopatico, spinto da un'ossessione che arriva a cambiarne stile di vita e comportamento durante quell'infinito dodicesimo mese dell'anno. Una definizione volutamente caricata la nostra, ma non così distante da quanto effettivamente mostrato: in sceneggiatura si è infatti deciso di spingere eccessivamente l'acceleratore nella caratterizzazione di Tom, che risulta alla fine dei conti una pavida macchietta priva di personalità, mossa unicamente dalla sua cieca fede - quasi sacrilega quando paragonata alle religioni monoteiste, almeno per chi crede - che diventa una specie di incubo per chi gli sta intorno.

Film di Natale: i 20 più bei film da vedere

La fine che tutti si aspettano

I Believe In Santa 2
Credo a Babbo Natale: una foto del film

Un film zuccheroso a più non posso, dove il lieto fine è ampiamente scritto già in partenza - ma questo era un qualcosa di talmente ovvio che non possiamo farne oggetto di critica - e le numerose figure secondarie fungono semplicemente come "voci della coscienza" a suggerire ai due innamorati le decisioni da prendere per far procedere al meglio la loro problematica love-story. Il fiacco cast non aiuta di certo a far immedesimare lo spettatore nei relativi personaggi, anche se lo sguardo ai limiti della follia di John Ducey si adatta, paradossalmente, bene a un alter-ego sopra le righe, con la bionda Christina Moore in un ruolo più succube e insofferente, vittima sacrificale di quest'atmosfera natalizia dove la felicità è destinata a trionfare nel cuore di tutti, con buona pace del cinema qui grande assente.

Conclusioni

Lui ossessionato dal Natale, lei con una particolare avversione nei confronti delle festività dicembrine: pur non avendo nulla in comune, Tom e Lisa cominciano a frequentarsi, ma con l'incombere dell'ultimo mese dell'anno la situazione è destinata, come ovvio, a prendere una piega tragicomica. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Credo a Babbo Natale, ci troviamo di fronte ad una commedia romantica a sfondo natalizio fiacca e banale, popolata o da personaggi macchietta o da altri totalmente anonimi e stereotipati, in una sorta di forzata ode a quell'atmosfera di gioia nell'avvicinarsi al 25 dicembre che rischia, nei suoi marcati eccessi, di trasformare anche lo spettatore più bendisposto in un Grinch dell'ultim'ora.

Movieplayer.it
1.0/5
Voto medio
3.1/5

Perché ci piace

  • Niente da segnalare.

Cosa non va

  • Un protagonista spesso odioso in quella che è una vera e propria ossessione patologica per il Natale.
  • Le idee sono già esaurite dopo la prima mezzora e il film arranca fino alla fine.
  • Una messa in scena priva di guizzi e adagiata su un'atmosfera eccessivamente zuccherosa.