In gergo ospedaliero, il "codice nero" (Code Black) si riferisce ad una situazione limite in cui l'afflusso di pazienti in un pronto soccorso diventa eccessivo proporzionalmente allo staff presente nella struttura.
In media, questo accade cinque volte all'anno.
All'Angels Memorial Hospital di Los Angeles, ci sono trecento codici neri ogni anno. E sotto la supervisione della dottoressa Leanne Rorish e dell'infermiere Jesse Salander, dovranno occuparsene quattro nuovi tirocinanti alle prime armi...
Ritorno alle origini
Per molti, il serial di stampo medico per eccellenza resterà sempre E.R. - Medici in prima linea, che per quindici anni ha deliziato critica e pubblico con le sue storie ricche di tensione, pathos e termini specialistici tutt'altro che facili da imparare a memoria (alcune delle mitiche pose di George Clooney erano un diversivo per dare un'occhiata alle battute più complicate).
Un medical drama dove era fondamentale proprio la parte medical, come dimostra il fatto che la serie sia arrivata alla quindicesima stagione nonostante i frequenti cambi di turno all'interno del cast.
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Mentre la creatura di Michael Crichton andava per la maggiore, si sono manifestate altre serie di successo, sempre in ambito ospedaliero, ma che si servivano dell'ambiente medical come espediente per parlare d'altro: Scrubs era una commedia molto classica, per l'esattezza una workplace comedy dove il posto di lavoro era un tantino diverso da quelli soliti; Dr House era un procedural, un poliziesco sotto mentite spoglie, con una reinterpretazione in chiave medica della figura di Sherlock Holmes; quanto a Grey's Anatomy, che sembra destinato a raggiungere, e forse anche superare, E.R. a livello di longevità (siamo arrivati alla dodicesima annata, ed è già stata confermata la tredicesima), siamo nel territorio della soap opera più pura, dove la componente medica rimane sempre più sullo sfondo.
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Insomma, ci voleva un ritorno alle origini, per lo meno sui canali generalisti (le produzioni cable sono un altro discorso), ed ecco che è arrivato Code Black, programma creato dallo sceneggiatore Michael Seitzman (North Country). Pur andando in onda in America su CBS, che dei procedurali ha fatto il suo marchio di fabbrica (vedi i franchise nati da CSI: Scena del crimine, NCIS - Unità anticrimine e Criminal Minds), la serie evita qualsiasi commistione di genere, focalizzando la propria attenzione su un elemento spesso trascurato: il pronto soccorso vero e proprio.
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E lo fa attraverso un cast davvero corale, un ritmo serrato e la giusta dose di tragedia. Per non parlare di quel titolo che già di suo, essendo tratto dal gergo professionale e non da eventuali varianti sul nome del/la protagonista, suggerisce un cambiamento di rotta rispetto alle recenti evoluzioni del genere. Torniamo quindi ad atmosfere da E.R., ma spostandoci a Los Angeles, forse anche per evitare troppi paragoni - che rischiano di diventare poco lusinghieri - con un caposaldo della televisione americana (è invece ambientato nella patria del County General Hospital la nuova serie di Dick Wolf, Chicago Med, secondo spin-off di Chicago Fire e quindi indirettamente procedural).
Avventure di gruppo
A popolare i corridoi dell'Angels Memorial Hospital c'è una schiera nutrita di medici ed infermieri, a cominciare da Leanne Rorish (Marcia Gay Harden), responsabile dei tirocinanti e segnata da un doppio lutto famigliare. Affidati alle sue cure da insegnante ci sono Christa Lorenson (Bonnie Somerville), divorziata e reduce dalla morte del figlio; l'ex-barista Mario Savetti (Benjamin Hollingsworth); Malaya Pineda (Melanie Chandra), già studentessa all'Angels; e Angus Leighton (Harry Ford), affetto da un leggero complesso d'inferiorità poiché il padre fa parte del consiglio d'amministrazione e il fratello maggiore è stato un tirocinante a suo tempo. Ad occuparsi maggiormente dei quattro ci pensa l'infermiere Jesse Salander (Luis Guzmàn), detto "Mamma" (la dottoressa Lorish è "Papà"). Per quanto concerne il cast principale, completano il gruppo altri due medici, Rollie Guthrie (William Allen Young), che instaura un rapporto quasi paterno con Angus, e Neal Hudson (Raza Jaffrey), che si scontra spesso con Leanne su questioni metodologiche.
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Insieme a questi personaggi osserviamo la vita quotidiana in un pronto soccorso preso d'assalto (letteralmente nel terzo episodio, con un codice nero che dura ben 36 ore), dove alle difficoltà mediche si uniscono anche vicende private, ma senza mai dimenticare l'ospedale e correre il rischio di scivolare nella soap più pura. In particolare, gli archi narrativi legati a Leanne ed Angus sono indissolubili dal contesto medico, che si tratti della famiglia o, nel caso di Leanne, della gerarchia ospedaliera. Un mosaico complesso ed affascinante della durata di diciotto episodi, ad oggi senza la conferma di una seconda stagione da parte della CBS. Certo, gli ascolti non sono al livello di NCIS, ma sarebbe un peccato dover rinunciare ad una delle serie mediche più interessanti degli ultimi anni...
Movieplayer.it
4.0/5