A tredici anni vinceva un concorso di bellezza al quale aveva partecipato ritagliando un coupon su Cioè, poi sono arrivate le prime esperienze sul set, piccoli film, fino a Roba da ricchi di Sergio Corbucci. Solo molti anni dopo Non è la rai la fa conoscere al grande pubblico, ma il suo primo amore è e rimane il cinema: "Ho iniziato con la commedia", precisa Claudia Gerini durante la masterclass tenuta per la serata di apertura al Fiumicino Film Festival, kermesse ispirata al tema del viaggio in programma dal 27 al 29 settembre, dove l'attrice romana ritira il premio Leonardo da Vinci. Una lunga chiacchierata che diventa l'occasione per ripercorre le tappe principali della sua carriera e regalarci qualche anticipazione sui prossimi impegni, come il ruolo nel film dei Manetti su Diabolik, sul quale vige ancora il riserbo più assoluto. Per ora ci basti sapere che non sarà Eva Kant e che "starà dalla parte giusta".
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Gli esordi e l'incontro con Carlo Verdone
Ha iniziato prestissimo, ha attraversato trent'anni di cinema e televisione, costruendo una carriera fatta di incontri importanti come quello con Carlo Verdone (Viaggi di nozze, Sono pazzo di Iris Blond, Grande, grosso e... Verdone).
"Ero una sua grandissima fan. Feci un casting per Perdiamoci di vista, per cui Carlo cercava la sorella della protagonista. Andai al provino raccontandolo a tutti, ero emozionatissima! Alla fine mi disse che cercava un altro tipo di ragazza, mi alzai comunque contentissima di averlo conosciuto e non pensavo mi avrebbe richiamato. - ricorda Claudia Gerini- Un anno e mezzo dopo Carlo mi venne a vedere in uno spettacolo al Teatro Colosseo di Roma, entrò in camerino e mi disse che cercava una coatta per un nuovo film. E lì è partito Viaggi di nozze", che la consegnò all'immaginario collettivo come la Jessica di 'O famo strano', personaggio diventato cult.
Per interpretarla dice di essersi ispirata "alle romane un po' indolenti. Ho costruito quel personaggio osservando e guardandomi in giro, ho conosciuto molte Jessica nella mia vita". Il motivo di tanto successo? Lei se lo spiega così: "Forse Ivano e Jessica sono rimasti nel cuore delle persone perché sono così puri, veri, buffi. Carlo è un autore eccezionale e un fenomeno raro, è difficile trovare un regista come lui così attento a come è l'Italia, amante delle debolezze umane, ha ritratto il nostro paese attraverso una galleria di eroi negativi. Lo amo".
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Tra viaggi, cinema e tv
Il cinema le piace in tutte le sue declinazioni, non esistono film di serie A e serie B, perché "ogni film è un viaggio e da ogni set hai molto da imparare". Alle ragazze che vogliono fare le attrici invece consiglia di "studiare, credere in se stesse, avere determinazione, capire chi sei e cosa vuoi raccontare. Tutti si aspettano che gli venga data una possibilità, ma bisogna sempre chiedersi: 'Cosa posso dare? Dove posso fare la differenza?'. Ognuno è nato con un talento, bisogna capire dove è. Oggi è facile uscire fuori, ci sono molti più canali a disposizione rispetto a quando ero io adolescente, ma la sfida più grande è rimanere".
E soprattutto rischiare, da esploratrice qual è: "Mi trovo in un viaggio esplorativo, le cose cambiano continuamente, il mio animo è quello di provare sempre a mettermi gioco, non conosco paure, mi piace sfidarmi, sono una che si butta tantissimo. Mi guardo indietro e mi rendo conto di aver fatto tanto, ma vorrei fare ancora molto altro, ad esempio vorrei lavorare con Paolo Virzì o Ferzan Ozpetek".
Quello che non deve mai mancare nella sua valigia dell'attrice è "il coraggio di uscire dalla comfort zone e fare cose in cui ci si sente meno sicuri. Ci vogliono drammaticità, ironia e voglia di divertirsi".
In televisione ci tornerebbe solo per fare un varietà classico: "Ci pensavo da un anno, vorrei fare qualcosa magari con un gruppo di attrici, che abbia attinenza con il vecchio varietà, dove ci sia musica, spettacolo e una bella scenografia, un programma in cui si canti, si rida, si balli, con luci e sketch divertenti ispirati alle grandi dive della tv come Franca Valeri, Sandra Mondaini o Bice Valori".
Una "piratessa" che tra dieci anni si vede in barca a vela: "Mollo gli ormeggi e vado".