Christspiracy, recensione: il terzo atto della missione di Andersen per salvare il mondo (animale)

Un documentario che abbraccia il linguaggio cospirazionista per delineare un viaggio spaziotemporale alla scoperta della verità nel rapporto tra religione e mondo animale. Condizionato, ma incontrovertibilmente ricco di spunti. In sala.

Locandina di Christspiracy.

Kip Andersen è diventato uno dei documentaristi / attivisti più importanti del cinema statunitense in relativamente poco tempo e soprattutto grazie ad una ricetta linguistica estremamente ragionata: nel portare avanti le proprie idee contro lo sfruttamento dell'ambiente e dell'ecosistema animale nello specifico si ricorre a delle indagini che flirtano in modo incredibilmente funzionale con il complottismo.

Christspiracy Autori
Le menti dietro Christspiracy.

Con questo non vogliamo assolutamente dire che le pellicole del regista nordamericano siano campate in aria, ma che, piuttosto, sono in grado di fare leva sulla fascinazione che smuovono le teorie cospirazioniste. D'altro canto lui è il primo esserne consapevole, dato che ogni titolo delle sue pellicole contiene un richiamo e Christspiracy, la sa ultima fatica, non fa eccezione.

Anzi, in un certo senso il film rilancia rispetto al passato e arriva a scomodare addirittura la figura del figlio del Dio cristiano, gettando lo spettatore all'interno di un fantasmagorico viaggio di sette anni alla scoperta del rapporto tra etica religiosa e lo sfruttamento degli animali. Il documentario passa in rassegna induismo, buddismo ed ebraismo, ma è sul cristianesimo che si concentra, azzardando una rilettura della vita terrena del Messia per svelare una verità che potrebbe cambiare il mondo.

Christspiracy: Tutto comincia da una domanda, o due

Christspiracy
Gesù e l'agnello che toglie i peccati del mondo.

In Christspiracy tutto nasce da una domanda: "Come si dovrebbe uccidere un animale? Esiste un modo eticamente o spiritualmente accettabile?". Una domanda semplice, ma a cui è impossibile rispondere in modo corretto. A porla a Kip è Kameron Waters, un ex musicista cacciato dalla sua Chiesa perché fissato con questo interrogativo, a cui lega anche un altro quesito, quello che - a detta sua - ha mosso tutti i passi della sua intera esistenza, ovvero "Cosa avrebbe fatto Gesù?".

Da queste domande è facile passare a chiedersi come Gesù avrebbe ucciso un animale oppure, meglio ancora, se lo avrebbe fatto. I due decidono di diventare soci in questa sorta di missione impossibile e mettono insieme le rispettive risorse per cominciare a... fare altre domande. Da interviste a esponenti della Chiesa cattolica fino a quelle ad attivisti per i diritti degli animali di ogni professione religiosa, passando per spunti giornalistici riguardanti nuove possibili versioni dei vangeli che raccontano la vita di Gesù, tutto contribuisce a delineare un cammino sempre più impervio.

Christspiracy Frame
Una delle tranquille manifestazioni che animano il mondo.

L'obiettivo dei nostri è quello di porre dei dubbi riguardo il rapporto tra Fede e gli animali, cercando di testimoniare tutte le storture che si possono trovare disseminate tanto nel mondo di oggi quanto nei racconti che lo hanno originato. Racconti facenti parte una narrazione che, in qualche modo, ci ha condizionati tutti con lo scopo di nasconderci una verità che avrebbe, se rivelata, la capacità di mostrare una strada alternativa in grado di rivoluzionare il sistema di credenze che regola l'equilibrio tra le vite sulla Terra.

Il fascino discreto del complottismo

Christspiracy Sequenza
Kip Andersen che pensa all'Ultima Cena.

Kip Andersen fa tesoro dei suoi progetti passati e con Christspiracy non solo chiude un cerchio tematico cominciato con Cowspiracy, ma mostra come sia ormai divenuto capace di imbastire delle indagini sempre più ramificate, particolari e stimolanti, in questo caso in grado di attraversare sia il tempo che lo spazio. La pellicola ci porta in giro per il mondo (dagli Stati Uniti all'India e ritorno), ma anche per la Storia, arrivando a gettare uno sguardo anche ai motivi che hanno portato Gesù ad essere crocifisso.

La strada cospirazionista che il film intraprende riguardante la rilettura della Fede cristiana è quella più interessante perché permette sia di ripensare il legame tra il consumo di carne animale e la dottrina religiosa (che tutti noi diamo per scontato per delle questioni strettamente culturali) e sia di farci un'idea antropologica su come in tutto il mondo si viva con ossessione questo aspetto. C'è chi ne fa una missione di vita e c'è chi vede in questo motivi di conflitti, anche apocalittici.

Christspiracy Scena
Gli eroi di Christspiracy.

L'occhio di Christspiracy (così com'è in fin dei conti consuetudine in questo tipo di lavori) è fondamentale per dare la misura di quello che si vede e, ovviamente, c'è più di un condizionamento in questo senso. Soprattutto quando il film cerca l'intrattenimento o "tradisce" un certo gusto dei suoi autori a vestire i propri panni. Rimane però incontrovertibile, a prescindere da come la si pensi sui motivi che innescano il viaggio o le sue conclusioni, l'importanza di portare al pubblico immagini e numeri. Immagini "più terrene", legate al contrabbando di animali, allo sfruttamento degli allevamenti intensivi e a come l'essere umano sia per sua natura così irrecuperabilmente colluso in tutto questo.

Conclusioni

Christspiracy è la pellicola più ambiziosa di Kip Andersen perché non solo chiude il cerchio tematico con il suo esordio, ma alza il livello dell’indagine, mirando ad ipotizzare un insabbiamento risalente addirittura alla crocifissione. Un viaggio attraverso le religioni e quindi tra spazio e tempo per svelare una verità che potrebbe cambiare la vita di tutti, regalando, a prescindere da come lo si guardi, spunti e immagini da conservare.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
1.0/5

Perché ci piace

  • Molto intrattenente.
  • Il lavoro dietro è titanico.
  • Regala delle testimonianze altamente significative.

Cosa non va

  • La narrazione è a volte confusionaria.
  • Ci sono dei momenti un po’ fuori scala nelle ambizioni.