Christina Ricci, da Mercoledì a Mercoledì

Christina Ricci nella serie Netflix Mercoledì è tornata dove tutto ha avuto inizio: uno dei suoi primi ruoli è stato ne La famiglia Addams. Nella serie di Tim Burton il personaggio di Marilyn è un nuovo inizio per la sua carriera.

Christina Ricci, da Mercoledì a Mercoledì

L'assassino torna sempre sul luogo del delitto. Detto che alla ragazzina di casa Addams la parola delitto piacerebbe parecchio, Christina Ricci lo ha fatto davvero: in Mercoledì, la serie Netflix, è tornata davvero dove tutto ha avuto inizio. L'attenzione per la serie di Tim Burton ispirata a La Famiglia Addams, rinnovata per una seconda stagione, è ancora vivissima. Merito dell'impatto della serie su un target teen, del tocco di Tim Burton, dell'espressività di Jenna Ortega, e del suo balletto che è esploso su TikTok, con la musica di Lady Gaga, diventando un vero e proprio caso. Ma non dobbiamo dimenticare che alla riuscita di Mercoledì ha contribuito anche questa attrice, che è burtoniana nell'anima. Christina Ricci che aveva già recitato con il regista ne Il mistero di Sleepy Hollow e, soprattutto, era stata proprio Mercoledì Addams nell'adattamento cinematografico di Barry Sonnenfeld degli anni Novanta. Per Christina Ricci è un cerchio che si chiude, un omaggio alla prima Wednesday del cinema. Ma anche il segno che una nuova carriera per l'intrigante attrice è iniziata.

Marilyn Thornhill, il destino nel nome

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Mercoledì: Christina Ricci in una scena della serie Netflix

In Mercoledì, la serie Netflix diretta da Tim Burton, Christina Ricci è Marilyn Thornhill, professoressa della scuola dove la giovane Mercoledì viene mandata dopo aver attentato alla vita di alcuni studenti nel liceo che frequentava. È la professoressa di scienze botaniche, ed è anche quella che si occupa degli alloggi degli studenti. È una professoressa giovane, di quelle che sono (o, almeno, sembrano) amiche degli studenti e loro confidenti. Ma il mistero del personaggio di Christina Ricci è già nel nome, Marilyn Thornhill. Marilyn, come la Monroe, la diva per eccellenza, finta svampita e naturalmente ammaliatrice. Thornhill, come il Roger Thornhill di Cary Grant, il protagonista di Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock. Come a dire: fate attenzione, ci sarà un intrigo.

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Christina dai capelli Rossi

La Marilyn di Christina Ricci ha i capelli rossi, lunghi, con la frangia a coprire il suo viso dall'ovale singolare e inconfondibile. Porta degli occhiali dalla montatura spessa, tipici nel cinema quando si vuole creare il personaggio di un'insegnante, dell'intellettuale, della bibliotecaria. O di una persona un po' dimessa, rassicurante. E che sono un altro modo per celare quel volto dolce e sexy che abbiamo imparato ad amare negli anni. È la prima volta, o quasi, che vediamo Christina Ricci come una "signora", come l'adulta della situazione. Se, con Mercoledì, ha idealmente passato il testimone a Jenna Ortega, allo stesso tempo si è liberata dai ruoli adolescenziali che ne hanno segnato la carriera, e ha aperto la strada a un futuro di interpretazioni che possono davvero lasciare il segno.

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Yellowjackets: un'immagine di scena

Yelllowjackets: Misty dai capelli biondi

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Yellowjackets 2: Christina Ricci in una scena della seconda stagione

Primo ruolo "adulto", o quasi, dicevamo. Perché la nuova Christina Ricci l'avevamo vista in un'altra serie tv, Yellowjackets, ed è stata sorprendente. La serie di Karin Kusama racconta la storia di alcune ragazze del liceo, una squadra di calcio femminile, che in seguito a un incidente aereo, precipita in un bosco. La storia segue le ragazze da adolescenti e da adulte. Misty è l'outsider del gruppo, quella che non gioca a calcio ma aiuta l'allenatore, la bruttina con i capelli ricci scompigliati. Da grande, Misty ha ancora quei capelli ricci biondi per cui tutti la prendono in giro, ma ha il volto di Christina Ricci. Misty non è proprio un'adulta, ma più un'adolescente che in realtà non è mai cresciuta. È il volto della follia, sorriso stampato in faccia e crudeltà che mette in scena con una naturalezza incredibile. Ha un comportamento passivo aggressivo, e non si ferma davanti a nulla per quello che vuole. Misty è un po' la versione giovane e bionda della protagonista di Misery non deve morire. E in un paio di episodi di Yellowjackets ce lo fanno vedere.

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Christina Ricci, già a otto anni...

Christina Ricci Casper
Christina Ricci in una scena di Casper

In fondo, quel pizzico di follia - ma lei lo chiama ambizione - ce lo aveva già a otto anni quando, per fare la protagonista in uno spettacolo teatrale, dove il ruolo era di un'altra, provocò la rivale fino a farsi prendere a pugni e a far cacciare così l'altra bambina (una cosa un po' da Mercoledì Addams, in effetti). Chissà se il critico teatrale che la vide in quello spettacolo avrà notato già la follia negli occhi di quella bambina dal viso dolce. Un viso, e un pizzico di follia, che tutti noi abbiamo associato alla Mercoledì de La famiglia Addams, ruolo che ha reso Christina immediatamente iconica, così come la protagonista di Sirene, in cui era la sorella del personaggio di Winona Ryder (con cui avrebbe diviso il ruolo di attrice simbolo degli anni Novanta) e la protagonista di Casper.

Sirene: un'immagine del trio Cher, Winona Ryder e Christina Ricci
Sirene: un'immagine del trio Cher, Winona Ryder e Christina Ricci

Sex symbol indie e non convenzionale

Christina Ricci
Christina Ricci

Ma Christina Ricci avrebbe rappresentato anche il non facile passaggio dall'infanzia all'adolescenza in un film come Tempesta di ghiaccio, in cui le sue forme attiravano le attenzioni di un coetaneo. O in The Opposite of Sex - L'esatto contrario del sesso, film poco riuscito ma capace di consacrare ancora, insieme a Buffalo '66 di Vincent Gallo, Christina Ricci come sex symbol indie e non convenzionale. Il fisico non perfetto, ma dalla grande sensualità, il volto ancora da bambina ma con un'espressività consapevole e adulta, quell'attitudine un po' noir, da bad girl, ne hanno fatto un personaggio unico nel panorama del cinema americano.

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Da Blake Snake Moan a Z, l'importanza del corpo

Christina Ricci in una scena di Anything Else
Christina Ricci in una scena di Anything Else

Il corpo è sempre stato una delle chiavi del lavoro di Christina Ricci. Antesignana del body positive, l'attrice ha dimostrato che la bellezza e la sensualità potevano esistere anche con una linea non perfetta, e, anzi, ha fatto delle sue forme un punto di forza. È anche orgogliosamente tornata in scena, negli anni Duemila, con un fisico perfetto, quello che sfoggiava in deshabillé nel film Anything Else di Woody Allen. O in Black Snake Moan, accanto a Samuel L. Jackson, in cui interpreta Rae, una ninfomane, ruolo per il quale ha dovuto perdere diversi chili. L'interpretazione è stata ancora una volta strepitosa, e quel corpo atletico, conquistato ed esibito, come nel meno riuscito After Life, sembra essere stato per Christina Ricci quasi una rivincita. Christina Ricci è stata una ragazza che ha sofferto di ansia e di anoressia, per lei il suo corpo è stato prima un problema, poi una risorsa, poi un orgoglio. Il corpo ha un ruolo fondamentale anche in Z: The Beginning of Everything, la serie Prime Video dedicata a Zelda Fitzgerald, una donna in anticipo sui tempi dove la liberazione dagli stereotipi di genere e dalle regole imposte passa anche per il bisogno di liberarsi dagli abiti e vivere in completa libertà.

Una nuova carriera che è appena iniziata

Locandina di Z: The Beginning of Everything
Locandina di Z: The Beginning of Everything

Ora, con il suo ruolo in Mercoledì, il cerchio si chiude non solo perché Christina Ricci torna sul luogo del delitto, dove è iniziata la sua carriera, nella Famiglia Addams. Ma anche perché la guarda dall'esterno, da un altro punto di vista. Il cerchio si chiude perché ora Christina può guardare quella ragazzina, Mercoledì, cioè la sua adolescenza e la sua giovinezza, da lontano. Ma anche perché Tim Burton, con un lavoro di stilizzazione in parte simile a quello fatto con un altro sex symbol, Eva Green, la libera dal suo sex appeal, dal suo corpo, per vestirla con gli abiti di un nuovo personaggio e permettendo di sfruttare l'espressività del viso (eccezionale anche in Z: The Beginning Of Everything). C'è una nuova carriera per Christina Ricci, che è appena iniziata.