Dieci minuti di girato, un'anticipazione che è stata più che altro un tributo a due giganti della comicità italiana come Renato Pozzetto e Nino Frassica: di Casa e bottega, nuova fiction Rai diretta da Luca Ribuoli (prevista, in due puntate, per l'inizio del 2013), il pubblico del RomaFictionFest ha potuto vedere effettivamente poco; ma ha potuto comunque godere, nell'incontro tenutosi contestualmente alla presentazione, della straripante simpatia dei due attori, accompagnati da una sempre brava Anna Galiena. I dieci minuti mostrati parlano comunque di un prodotto adatto alle famiglie, ma con la testa ben calata nella contemporaneità e nella dura realtà della crisi: Pozzetto veste i panni di un imprenditore in difficoltà, prima costretto a ritardare i pagamenti, poi ad affidarsi agli usurai, e infine a inventarsi un nuovo lavoro, grazie anche all'appoggio e alla creatività di suo cognato, interpretato da Frassica. Anna Galiena dà invece il volto alla moglie dell'uomo, la cui situazione familiare si riverbererà inevitabilmente sugli equilibri familiari. Nell'impossibilità di dare un qualche tipo di valutazione su un materiale così esiguo, va sottolineata comunque l'alternanza, già evidente in questi estratti, tra il registro comico (tutto affidato all'interazione tra i due protagonisti, ben funzionante nonostante la "novità" della coppia) e quello più propriamente drammatico, necessario in una storia come questa.
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A prendere la parola è stato poi il regista Luca Ribuoli: "Quando ho sentito che avrei diretto un film con Renato Pozzetto non volevo crederci, ma poi ho capito che era vero; ed è stata una bella impresa, visto che ho lavorato con tre mostri sacri. C'era da vedere Renato nel suo ambiente naturale ma anche in un ambiente meno frequentato da lui, quello drammatico. E' stato fantastico, e lui e Nino mi hanno anche aiutato: al terzo giorno era assolutamente rodati, così tutto il resto è stato facile."
Sulla "facilità" ha concordato anche il produttore Sergio Giussani: "Questo perché abbiamo trovato grandi professionisti, c'è stata una grande armonia nel gruppo artistico e tecnico. Non ho dovuto faticare molto".
La battuta conclusiva è per Anna Galiena, alla quale viene chiesto un confronto tra questa fiction e quelle da lei interpretate oltralpe, e se crede che un prodotto come questo sia esportabile: "Lì di film belli per la TV ne fanno, ma questo credo sia più bello. Non è troppo locale nelle battute e nella comicità, quindi credo che sì, sia assolutamente esportabile".