Carmen Sandiego, la recensione: su Netflix il ritorno animato della celebre ladra

La recensione dei primi episodi di Carmen Sandiego, nuova produzione animata di Netflix che racconta le origini della ladra vestita di rosso.

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Carmen Sandiego: una scena d'azione della serie animata

Sono passati più di vent'anni dall'ultima apparizione animata di Carmen Sandiego, protagonista dell'omonimo franchise creato dalla Broderbund. Andò infatti in onda negli USA il 2 gennaio 1999 il quarantesimo e ultimo episodio della popolare serie dove Carmen, ladra infallibile con caratteristiche da antieroina, era costantemente inseguita da due agenti dell'ACME, Zack e Ivy, mentre le sue interazioni con un anonimo e mai visto giocatore, mostrato di spalle in brevi segmenti live-action, suggerivano che gli eventi dello show fossero un videogame. Come vedremo in questa recensione di Carmen Sandiego, dopo due decenni di assenza dagli schermi la ladra vestita di rosso è di nuovo in azione grazie a Netflix, che ha commissionato non solo un reboot seriale a cartone animato ma anche un film con attori in carne ed ossa. In entrambi i casi, il ruolo principale è stato affidato all'attrice Gina Rodriguez.

L'origine del crimine

La nuova incarnazione catodica di Carmen Sandiego si pone l'obiettivo di raccontare la backstory del personaggio, in particolare nei primi due dei nove episodi che compongono la prima stagione: i due capitoli inaugurali non hanno la tradizionale sigla, rielaborata e utilizzata dal terzo episodio in poi, bensì una breve sequenza dove il titolo della serie diventa quello della puntata bipartita, ossia Becoming Carmen Sandiego. Un preludio di circa un'ora, dove vediamo Carmen (vero nome sconosciuto) addestrata sin dall'infanzia dall'organizzazione criminale V.I.L.E. (Villains International League of Evil), alla quale lei poi si opporrà, diventando una ladra con un'etica molto personale. I sette episodi successivi, pur continuando la storyline del conflitto tra lei e gli antagonisti, si concentrano su un furto ciascuno, con uno spirito leggero evidenziato anche nei titoli, che in originale finiscono tutti con la parola caper, tradizionalmente usata per indicare storie dal tono allegro dove i ladri la fanno più o meno franca.

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Carmen Sandiego: una scena del reboot della serie animata

Carmen ha un volto inedito e le sue avventure funzionano per il target previsto (dai 7 anni in su), ma c'è parecchio pane per i denti dei fan nostalgici, dalle allusioni musicali al ritorno in scena di personaggi come Zack e Ivy. C'è anche un prezioso e divertentissimo passaggio del testimone, poiché una delle insegnanti della giovane Carmen ha in inglese la voce di Rita Moreno, premio Oscar per West Side Story e indimenticabile voce della mitica ladra nella serie degli anni Novanta. La serie procede con un perfetto equilibrio tra classico e inedito, merito della scrittura attenta di uno showrunner come Duane Capizzi, veterano di produzioni animate per il piccolo schermo che vanno dai classici della Disney di quasi tre decenni fa (Darkwing Duck) ai supereroi della DC Comics, passando per le recenti serie dei Transformers e l'acclamatissimo Samurai Jack, parzialmente imparentato con le nuove avventure di Carmen a livello stilistico. Il tutto è sapientemente condensato nella sequenza d'apertura, che dopo un inizio di ovvio stampo noir si tramuta in avventura allo stato puro, per spettatori di tutte le età.

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Animare e istruire

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Carmen Sandiego: una scena del reboot

Il ritorno di Carmen conferma la forza di Netflix nel campo dell'animazione tradizionale, solitamente applicata in ambito più adulto ma qui ben calibrata nella realizzazione di uno show avventuroso e divertente, dove il tocco stilizzato apparentemente semplice cela un gusto per l'invenzione visiva che di episodio in episodio continua a sfornare momenti action ammirevoli che uniscono le due sensibilità della serie: da un lato un prodotto d'intrattenimento (relativamente) innocuo per accontentare i pargoli, dall'altro un programma che aderisce a criteri seriali e nostalgici per soddisfare i genitori e/o i fan di vecchia data. Una fusione che si nota anche nell'elemento caratteristico del franchise, il lato educativo, che in questa sede diventa parte integrante della trama e fornisce informazioni di cultura generale senza che queste risultino intrusive, tramite le conversazioni tra Carmen e il Giocatore (doppiato da Finn Wolfhard), ora un vero complice e partecipante attivo anziché una presenza esterna. Per anni ci chiedevamo che fine avesse fatto Carmen Sandiego, mentre adesso la domanda più pressante è un'altra: chi è Carmen Sandiego? A giudicare da questi primi nove episodi, la risposta è di quelle che giustificano il binge-watching, e alimentano l'attesa per ciò che verrà dopo.

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4.0/5