È su Amazon Prime Video dal 5 febbraio Bliss, terzo film di Mike Cahill che, dopo After Earth (2011) e I Origins (2014) torna a giocare con la fantascienza. Questa volta siamo in un mondo che sembra il nostro, ma non è reale. Lo scopre a sue spese Greg (Owen Wilson), reduce da un divorzio difficile, appena licenziato e causa, suo malgrado, di un grave incidente. Rifugiatosi in un bar, incontra Isabel (Salma Hayek), che gli rivela come stanno le cose.
C'è di più: la donna gli fornisce anche dei cristalli gialli con cui poter controllare ciò che lo circonda. Proprio come un supereroe. Per risvegliarsi invece nel vero mondo servono dei cristalli blu. Tra fughe, rapine, corse sui tetti e il passato che non vuole saperne di abbandonare Greg, i due devono presto chiedersi cosa è davvero importante per loro.
Abbiamo parlato di Bliss proprio con Salma Hayek, raggiunta via Zoom. L'attrice ha un doppio ruolo nei panni di Isabel, che vediamo in due varianti diverse, completamente opposte tra loro, sia nell'aspetto che nei modi. E ha dato tutta se stessa.
La video intervista a Salma Hayek
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Bliss: Salma Hayek scatenata in un doppio ruolo
In questo film balli la Haka, salti sui tetti, assumi cristalli blu e gialli: quanto è stato divertente?
È stato divertente, strano, non ho mai interpretato nessun personaggio simile a questi due, perché sono due in uno. Ho avuto un partner fantastico con cui recitare. Owen è uno spasso. Ci siamo divertiti. E amo il regista: è stata una bellissima esperienza. È stata una gioia: continuavamo a dire che andare a lavoro era una gioia, come il titolo del film.
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Questo film esplora il significato dell'anima gemella: come possiamo vivere quando, anche se incontriamo la nostra anima gemella, non possiamo essere felici con lui o lei?
O stare insieme. Credo che si debba pensare che, se siete anime gemelle, vi troverete di nuovo. Anche se si sta insieme per poco in questa vita, prima o poi vi ritroverete.
Bliss: la fantascienza e il mondo di oggi
Nel film Greg deve scegliere tra due realtà: oggi la vita sui social media è una parte importante delle nostre giornate. Quindi come possiamo riuscire a concentrarci su ciò che è reale? Oggi è difficile.
Sì, oggi perfino le notizie non sai se sono vere o no. Credo che ognuno di noi si costruisca la sua realtà: a volte è una via di fuga, ma in quel momento è la tua realtà. La realtà è diventata una scelta individuale. Ed è per questo che a volte è così difficile quando le persone cominciano a parlarti e ti spiegano cose che per loro sono assolutamente vere e invece ti dicono cose come: in una mano ci sono sei dita. Cercando di convincerti e tu pensi: ma di che stai parlando?! Nella mano ci sono cinque dita! E sono tantissimi! E dicono tutti: posso mostrarti 300 articoli di scienziati che dimostrano che la mano ha sei dita. Viviamo in tempi così: siamo divisi perché non capiamo più cosa è vero e cosa no. Quindi sono arrivata alla conclusione che devi rispettare il fatto che loro ci credano e devi essere pronto ad ascoltare, essere aperto e definire la tua realtà.
Questo è un film di fantascienza: secondo te perché questo genere descrive meglio la nostra realtà quanto più ci allontaniamo dal nostro mondo? Perché capiamo meglio il nostro mondo da lontano?
Perché ti dà la possibilità di uscirne, di non esserne assorbito: quando ci sei dentro è difficile capire. Se vivessi nell'arcobaleno e fossi il colore rosso vedresti tutti gli altri colori tranne il rosso. È come quando apprezzi molto di più il tuo paese quando te ne vai. O la tua casa: quando sei in vacanza da tanto tempo cominci a sentire la mancanza delle mura domestiche. A volte devi allontanarti per guardare le cose nella loro interezza e non soltanto da un punto di vista.