Dopo aver militato nell'esercito e aver servito anche in Afghanistan, Alicia West fa ritorno nella natia New Orleans per entrare nel corpo di polizia, per la precisione nella divisione narcotici. Pur essendo una novellina, si offre di sostituire un suo collega durante il turno serale - quello considerato tra i più duri per numero di chiamate e relativa pericolosità - e fa squadra con l'esperto Brown. Verso il mattino quest'ultimo riceve una telefonata che li porta a dirigersi verso un capannone abbandonato, dove l'uomo sostiene di dover incontrare un informatore e ordina alla sua partner di aspettarlo seduta in macchina.
Come vi raccontiamo nella recensione di Black and Blue - La legge dei più forti, Alicia non ascolta il suggerimento e dopo aver sentito due spari decide di entrare nell'edificio arma in pugno, scoprendo come un giovane spacciatore sia stato ucciso a sangue freddo da due detective, Malone e Smitty, con la brutale esecuzione registrata direttamente dalla sua bodycam. Alicia è ora una scomoda testimone e Malone intende eliminarla a ogni costo; fuggita di gran corsa, seppur ferita a un fianco, dal luogo dell'omicidio, la protagonista dovrà cercare di far arrivare quello scomodo filmato ai piani alti, ma nel frattempo buona parte della corrotta polizia cittadina è sulle sue tracce...
Senza via di scampo
Una corsa al parco con musica rap nelle orecchie, prima di essere fermata da due agenti di polizia bianchi e razzisti e di far visita alla tomba della madre. Sin dai primi istanti Black and Blue - La legge dei più forti mette in chiaro il cuore narrativo di un film che sarebbe stato materia incandescente nelle mani di uno Spike Lee ma che qui, in quelle del pur onesto mestierante Deon Taylor, si inserisce in quella folta stuola di produzioni di genere che ogni anno fanno capolino nel mercato a tema. L'operazione a tratti riesce anche a farsi avvincente nella disperata fuga della protagonista, che si ritrova ben presto a lottare contro tutto e tutti pur di preservare la verità e provare al contempo la sua innocenza, trovandosi a fare i conti con un sistema malato a sua volta legato in maniera dicotomica a un ambiente di miseria e criminalità, come due volti della stessa medaglia che non possono esistere l'uno senza l'altro.
Scomparse, la recensione: su Prime Video un poliziesco di routine
Nel centro del mirino
Uscito nel 2019, un anno prima delle proteste per l'omicidio di George Floyd, Black and Blue - La legge dei più forti riflette tramite le dinamiche di un poliziesco hit & run sulle idiosincrasie di un Paese dove la questione razziale è sempre e comunque all'ordine del giorno, anche se qui la caratterizzazione in eccessi di entrambe le parti in causa rischia di non accontentare nessuno: le sole figure completamente prive di ombre sono infatti quelle di Alicia e di Mouse (Tyrese Gibson), il proprietario di un market che decide di offrire una mano alla Nostra nel momento del bisogno. Il contorno è popolato da personaggi vili e crudeli, dal detective arrivista di Frank Grillo - che ha almeno la faccia e il carisma giusti per il ruolo - al leader della gang di Mike Colter, accompagnati da scagnozzi che più anonimi non si può, tutti pronti a far fuori la malcapitata agente di una convincente Naomie Harris.
Dentro e fuori
La fondamentale presenza delle body-cam, che spesso risultano determinanti nella realtà per scoprire quanto effettivamente avvenuto sul luogo di un crimine e testimoniare eventuali colpe o dei delinquenti o delle stesse forze dell'ordine, è l'elemento chiave attorno al quale tutto ruota: senza quei preziosi secondi di riprese infatti Alicia non avrebbe avuto nessuna prova e la sua sola voce contro quella di detective più esperti e decorati sarebbe probabilmente valsa ben poco ai fini delle indagini. Soluzioni poco credibili da "duri della scuola action anni '80", come quando per chiudere la ferita la protagonista utilizza un flacone di colla rapida, una resa dei conti all'insegna del tutti contro tutti e un epilogo relativamente lieto, sono il frutto di una sceneggiatura che ha sacrificato la verosimiglianza sull'altare dell'intrattenimento, finendo per convincere soltanto a metà e riducendo di fatto l'eterogeneità del potenziale target.
Conclusioni
Una poliziotta "novellina" ma con un passato nell'esercito scopre un giro di corruzione che riguarda alcuni colleghi più esperti e dei narcotrafficanti locali. Testimone di un'efferata esecuzione, dovrà preservare le prove contenute nella sua bodycam mentre si trova tra due fuochi, in una disperata fuga per raccontare la sua verità. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Black and Blue - La legge dei più forti, questo poliziesco si instrada su dinamiche saldamente di genere dopo un inizio che poteva far presagire un approfondimento maggiore di certe tematiche, con la questione razziale lasciata in secondo piano e la corruzione tra le fila delle forze dell'ordine che segue logiche fin troppo caricaturali. La sceneggiatura è elementare ma trova forza in una messa in scena scattante e nella solida performance della protagonista Naomie Harris.
Perché ci piace
- Un discreto intrattenimento di genere.
- Noamie Harris solida protagonista.
Cosa non va
- Sceneggiatura elementare che non racconta nulla di nuovo.
- Alcune questioni avrebbero potuto essere trattate/esposte con un pizzico di profondità in più.