"Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci". È curioso che, nel giro di pochi giorni, ci si trovi due volte di fronte a due citazioni del Vangelo secondo Matteo. È capitato con il film di Lyda Patitucci Come pecore in mezzo ai lupi, e ora con il film che vi raccontiamo nella recensione di Bird Box Barcellona, disponibile in streaming su Netflix dal 14 luglio, spin off di Bird Box, il film con Sandra Bullock del 2018 diventato un successo su Netflix. Quella del Vangelo secondo Matteo è una frase che ben si adatta al senso del film, che, in qualche modo, riscrive e ribalta le premesse dell'originale. Siamo stati abituati a pensare che quelle creature che arrivavano dall'alto non dovevamo guardarle. Qui c'è qualcuno che pensa il contrario, che siano bellissime, salvifiche e che guardarle sia una liberazione. Anche il protagonista sposa questa visione e anche noi, che guardiamo, siamo portati a pensarla come lui. Saranno veri o falsi profeti? Bird Box Barcellona, spin off di Bird Box realizzato in Spagna, è un'evoluzione dell'originale che sceglie di mostrare di più, e opta per scene a tinte forti, e in questo senso perde l'essenzialità dell'originale. Ma la lettura sulla religione non è banale, e merita la visione.
Guardare o non guardare?
La trama di Bird Box Barcelona riprende quella di Bird Box. Il mondo è stato invaso da degli alieni. Non sappiamo chi siano, come siano fatti. Sappiamo solo che arrivano dall'alto, e che chi li guarda prova immediatamente una pulsione alla quale non può resistere: quella di togliersi la vita. In Bird Box eravamo in America. Ora siamo a Barcellona. La città è già devastata, e le persone vivono da sfollati, impauriti e impossibilitati a guardare il cielo, gli occhi coperti da bende, o da occhiali che impediscono completamente la vista. Un uomo che ha perso prima la moglie e poi la figlia, guidato dal suo spirito, si convince che quegli esseri da non guardare in realtà siano in grado di portarlo da lei. Ci sono dei profeti che invitano la gente a guardare. E lui potrebbe diventare uno di loro.
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Perché ci era piaciuto Bird Box
Ci era piaciuto, e non poco, il Bird Box originale. Era uno di quegli thriller/horror puri, tutti suspense, tutti tensione. Al centro c'erano una mamma e una bambina, sole. Pochi personaggi di contorno, un nemico che non si vedeva, ma che, sapevamo, incombeva dall'alto. La chiave era questa. Immaginate di non poter alzare mai gli occhi, di non poter guardare il cielo. In pratica, di andare alla cieca ogni volta che siete all'aperto. Già di per sé questo era inquietante, e lo era anche questa lotta di due persone contro un nemico, che in pratica, era ovunque. Secco, teso, essenziale, Bird Box in qualche modo prendeva spunto da un altro film, uno dei migliori horror sci-fi degli ultimi anni: A Quiet Place - Un posto tranquillo. Come in quel film, infatti, la lotta è contro un nemico che è ovunque e non vediamo mai, ma che si palesava in alcune occasioni. In A Quiet Place era un qualsiasi rumore. Qui il fatto di guardare in alto. Storie diverse, ma entrambe coinvolgevano uno solo dei nostri sensi, l'udito e la vista. Entrambi ci chiedevano una cosa che, nella nostra vita, ci pare una limitazione impossibile: non parlare, o non guardare.
Bird Box Barcellona mostra di più
Bird Box Barcellona cambia impostazione rispetto all'originale, e decide di mostrare, anche di spiegare, sempre di più. Nel primo film sapevamo che guardare in alto portava alla morte. Qui i suicidi, singoli e di massa, si vedono di più. E allora, a tratti, il film si avvicina molto alle scene di E venne il giorno(The Happening), il film di M. Night Shyamalan che, con altre premesse, parlava proprio di questo. E la cosa dà al film un che di già visto. Così come certe scene di devastazione urbana avvicinano il film a molti altri, come The Road. Ma è il fatto di voler mostrare troppo che fa perdere un po' il fascino del primo film. In certi casi la paura e la tensione nascono proprio dal fatto che meno vediamo e meno sappiamo, più siamo spaventati.
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C'è chi vede queste creature come qualcosa di diverso
Ma c'è qualcos'altro, nella costruzione del film, che porta Bird Box Barcellona da un'altra parte rispetto all'originale. C'è chi vede queste creature come qualcosa di diverso, di positivo, di trascendente. Qualcuno o qualcosa di bellissimo, che invece va guardato, e che può portarci in un posto dove vale la pena andare. Che può liberarci. E se queste creature fossero angeli? C'è chi ci crede e chi no. Viviamo tutto il film con questo dubbio, e intanto le persone continuano a morire. "Dicono che la fede sia credere in ciò che non vediamo. Ma io devo vedere". Lo dice un prete al protagonista, in uno dei flashback del film.
Un protagonista ambiguo, a due facce, imprevedibile
Tutto questo fa sì che il protagonista della storia, quello attraverso cu vediamo e viviamo tutto il film, sia un personaggio ambiguo, a due facce, imprevedibile. Sembra essere uno di quei profeti di cui parlavamo, uno tra quelli che vedono in maniera positiva questi esseri. Forse lo fa per ritrovare la figlia, che ha perduto e crede di ritrovare in quel posto. Fatto sta che, con il suo comportamento, rischia di mettere a repentaglio la vita di tante persone. È un protagonista che rischia di non piacerci, ma che, a suo modo, è anche interessante. Lui in primis dubita di se stesso. Come non possiamo dubitarne noi?
Dal globale al locale e viceversa
Ma è interessante anche l'operazione Bird Box Barcellona. È una produzione spagnola che riprende il format di una produzione americana e la trasporta nel proprio Paese, girandola nei propri luoghi e con i propri attori, nella propria lingua (ma ci sono anche attori anglosassoni, come Georgina Campbell, la protagonista di Hang The Dj, episodio di Black Mirror) . E adatta quello che è un "format", un soggetto, alla sensibilità del proprio Paese, alla propria cultura e alle proprie tradizioni. La Spagna è un paese cattolico, e il senso della religione è una delle chiavi del film. In qualche modo, anche se in modo più semplice, con un film e non con una serie, è quello che sta facendo Prime Video con l'operazione Citadel, nata come serie americana e declinata in varie produzioni in tanti Paesi diversi. È una tendenza interessante. Remake di serie e film di altri paesi si sono sempre fatti, ma solitamente era per un mercato interno. Ora ci sono prodotti globali che danno vita a prodotti locali destinati però a diventare immediatamente globali, perché questo spin off spagnolo sarà visto nei proverbiali 190 paesi. E così lo scambio non avviene a senso unico. La cinematografia spagnola, ancora una volta, si conferma competitiva a livello internazionale.
La religione: credere senza poter vedere
Se Bird Box Barcellona ci sembra meno riuscito rispetto a Bird Box quindi non è per la produzione, gli attori, ma semplicemente per scelte artistiche, per lo più di sceneggiatura, che decidono di arricchire il canovaccio dell'originale mostrando troppo, con un tono più pesante, con scene a tinte forti, e così facendo tolgono quell'essenzialità che aveva il prototipo. Se in versione spagnola_ Bird Box_ diventa troppo tonitruante, è interessante se visto come riflessione sulla religione e la religiosità. In ogni religione si chiede di credere senza avere le prove, di credere senza poter vedere. E a ogni possibile manifestazione di un Dio o di qualcosa di simile, dunque, si sceglie di credere o meno. Ognuno, insomma, vede quello che vuole vedere. Se ci pensate, è proprio così. Ed è proprio quello che accade ai protagonisti di Bird Box Barcellona.
Conclusioni
Nella recensione di Bird Box Barcellona vi abbiamo spiegato come questo spin off di Bird Box realizzato in Spagna sia un'evoluzione dell'originale che sceglie di mostrare di più, e come opti per scene a tinte forti, e in questo senso perda l'essenzialità dell'originale. Ma la lettura sulla religione non è banale, e merita la visione.
Perché ci piace
- L'idea di prendere lo spunto di un film americano come Bird Box e riprodurlo in Spagna.
- La qualità della produzione e degli attori, che è ottima.
- L'idea di farne una parabola della religione e del fanatismo.
Cosa non va
- La scelta di farne un film a tinte più forti rispetto all'originale.
- E anche quella di un film che mostra di più, per cui si perde l'essenzialità di Bird Box.