Belgravia, recensione: dall’autore di Downton Abbey la storia di due famiglie della Londra vittoriana

La recensione di Belgravia, la nuova serie TV del creatore di Downton Abbey ambientata in epoca vittoriana, disponibile su Sky e NOW.

Belgravia Alice Eve
Belgravia: una foto promozionale della serie

Se c'è qualcuno che di storie in costume ambientate in Inghilterra se ne intende è di certo Julian Fellowes, scrittore, sceneggiatore, produttore e regista che vanta tra i suoi lavori più di successo film come Gosford Park, La fiera della vanità, The Young Victoria e una serie amatissima come Downton Abbey. Come vedremo in questa recensione di Belgravia, Fellowes - che ha riunito la squadra dietro Downton Abbey - ha adattato per il piccolo schermo il suo romanzo omonimo del 2016, esplorando ancora una volta la vita delle famiglie inglesi: nobili, borghesi ricchi ma anche membri della servitù e in piccolissima parte della classe operaia. Il periodo prescelto è quello del regno della regina Vittoria (ma il prologo di Belgravia ha luogo subito prima della battaglia di Waterloo) e nell'aria che permea la serie (disponibile dal 6 ottobre su Sky Serie) è palpabile il grande cambiamento sociale in corso in quel periodo: l'industrializzazione che sta trasformando la vita delle persone e le nuove classi borghesi che, arricchendosi sempre di più, si stanno ritagliando uno spazio sempre maggiore in un mondo da sempre appannaggio esclusivo della nobiltà. I personaggi al centro di Belgravia sono il simbolo di queste realtà un tempo opposte, la nobiltà di proprietari terrieri e i nuovi ricchi che devono i propri guadagni al loro lavoro, mondi che prima si scontrano ma che poi finiscono per accettarsi e coesistere.

Da Waterloo al regno di Vittoria

Ep1 13
Belgravia: una scena della serie

La storia si apre nel 1815, a Bruxelles, alla vigilia della sanguinosa battaglia di Waterloo. La giovane e bellissima Sophia Trenchard (Emily Reid), figlia di un facoltoso mercante, si è innamorata perdutamente dell'affascinante Lord Edmund Bellasis, l'erede di una delle famiglie nobili più prestigiose di Inghilterra. Nessuno riesce a far desistere la giovane da un amore che - come le ricorda più volte sua madre, la pragmatica Anne (Tamsin Greig) - è assolutamente fuori dalla sua portata. Waterloo cambia però radicalmente le carte in tavola, e lo spettatore viene subito trasportato venticinque anni dopo, in Inghilterra, dove ritroverà le famiglie di Edmund e Sophia ancora intente a fare i conti con quanto accaduto un quarto di secolo prima.

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Belgravia: una scena

Anne Trenchard e Caroline Bellasis (Harriet Walter), la contessa di Brockenhurst, sono andate avanti dopo la perdita di entrambi i loro figli, ancora profondamente legate al ricordo di ciò che non hanno più. Presto però scopriremo che Anne, insieme al marito James (Philip Glenister), hanno tenuto per anni un segreto che potrebbe cambiare tanto la loro vita come quella di Caroline e del marito Peregrine (Tom Wilkinson), rimasti dopo la morte di Edmund senza un erede e costretti a sopportare il nipote arrivista (Adam James) a cui presto andrà la loro fortuna. Chi è il giovane Charles Pope e che cosa ha a che fare con queste famiglie così diverse ma che vivono entrambe nel ricco quartiere di Belgravia?

Due personaggi che reggono la storia

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Belgravia: una romantica immagine della serie

Se guardiamo indietro alla filmografia di Julian Fellowes, sia alle storie che ha sceneggiato sia a quelle che ha adattato a partire da romanzi storici di successo, ci rendiamo conto di come uno dei suoi più grandi interessi sia sempre stato quello di raccontare figure femminili che vengono a patti con il proprio ruolo all'interno della società, ma che spesso si scontrano con i confini e con la rigidità della classe a cui appartengono. Con Belgravia, Fellowes sembra cambiare leggermente approccio: pur facendo sì che la storia ruoti in parte attorno ai personaggi di Charles Pope e della sua amata Maria Grey (Ella Purnell), le protagoniste assolute dei sei episodi che compongono la serie sono Anne Trenchard e Caroline Bellasis, due donne anziane che - ben lontane dal periodo della propria vita il cui primo obiettivo era sposarsi e assicurarsi un futuro confortevole - ora si ritrovano a tessere le fila del destino della propria famiglia, cercando al tempo stesso di proteggere la memoria di chi non c'è più. Interpretate da due veterane del cinema e del teatro britannici, Tamsin Greig e Harriet Walter, questi due personaggi sono il vero cuore di Belgravia, capaci di catturare lo spettatore con l'intensità delle loro interpretazioni. Sono loro a rendere la visione di questa serie serie davvero intrigante.

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Belgravia: un'immagine della serie

Una storia che non delude

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Belgravia: una foto di scena

Chi cercherà le stesse atmosfere di Downton Abbey in Belgravia potrebbe però restare deluso, questa serie si basa infatti su dinamiche ben diverse: scandali, intrighi e colpi di scena hanno un ruolo più importante per far procedere la storia che la lenta costruzione dei personaggi, d'altronde però si tratta di una miniserie in sei episodi che trova nel finale una giusta conclusione, che non può deludere lo spettatore. Alcune delle storyline che vengono man mano aperte avrebbero forse meritato più spazio e alcuni personaggi un diverso approfondimento (menzione d'onore fa però fatta al personaggi di Susan, la nuora di Anne interpretata da Alice Eve che si rivela con il tempo ben più interessante e meglio caratterizzata di quel che avremmo potuto immaginare), ma Belgravia comunque non delude, confermandosi come un buon prodotto tra i drama in costume realizzati da Fellowes, capace di farsi apprezzare dagli amanti di questo genere di storie (forse un po' meno da quel pubblico che solitamente non vi si approccia).

Conclusioni

Chiudiamo questa recensione di Belgravia sottolineando come si tratti dell'ennesimo buon prodotto in costume nato dalla mente creativa di Julian Fellowes. Ottime le interpretazioni di due veterane come Tamsin Greig e Harriet Walter. Forse potrebbe restare deluso da questa serie lo spettatore che cerca le stesse atmosfere che caratterizzavano Downton Abbey.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.3/5

Perché ci piace

  • La storia cattura lo spettatore amante di questo genere di prodotti in costume.
  • Tamsin Greig e Harriet Walter sono magnetiche nella parte.
  • Intrighi e colpi di scena tengono chi guarda incollato allo schermo.

Cosa non va

  • Alcune delle storyline che vengono man mano introdotte avrebbero forse meritato più spazio e alcuni personaggi un diverso approfondimento.
  • Chi non ama questo tipo di prodotti, o chi cerca le medesime atmosfere di Downton Abbey, potrebbe non apprezzare la serie.