È trascorsa una settimana e finalmente possiamo respirare di nuovo, dopo che il cliffhanger micidiale di The Oath ci ha lasciato senza fiato e tremanti per il destino dell'Ammiraglio e del suo XO. Dopo un breve recap che ci mostra l'ammutinamento messo in atto da Gaeta e Zarek con l'appoggio di un considerevole gruppo di sostenitori, riprendiamo esattamente dal punto in cui abbiamo smesso di introdurre ossigeno nei nostri polmoni: Adama e Tigh sono intrappolati senza vie d'uscite e il Raptor con a bordo Roslin e Baltar sta per essere abbattuto dai Vipers della Galactica. Tuttavia Hot Dog, che come la maggioranza dei coloni e dei soldati è all'oscuro del golpe in atto, chiede al pilota del Raptor di identificarsi prima di aprire il fuoco e Laura riesce a far sentire la sua voce prima che le trasmissioni vengano interrotte. A questo punto Hot Dog è estremamente confuso e Narcho (uno degli uomini di Gaeta) decide di intervenire personalmente per eseguire l'ordine di Felix. I missili lanciati mancano il bersaglio e colpiscono la Baseship dei Cylons verso la quale il Raptor era diretto e dove riesce ad atterrare incolume.
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I Cylons chiedono spiegazioni su quanto sta succedendo e vorrebbero optare per una fuga immediata, ma Laura riesce a calmarli e gli fa notare che l'unica possibilità di rivedere i restanti tre (Saul Tigh, Sam Anders e il Chief Tyrol ) è rimanere e dare all'Ammiraglio il tempo necessario per riprendere il controllo della nave. Suggerisce di posizionare la Baseship all'interno della flotta, convinta che Gaeta non rischierà di fare fuoco sulle navi delle colonie. Bill Adama e Tigh intanto sono stati catturati e portati nel C.I.C.(Combat Information Center) dove Felix ordina a Bill di far ragionare la Presidentessa e di convincerla ad arrendersi, ma a questa richiesta riceve solo un rifiuto carico di disprezzo da Adama che gli lancia i suoi gradi di Ammiraglio con sdegno " sei tu l'Ammiraglio adesso, chiamala e falle fare due risate ". Gaeta non la prende bene e decide eliminare l'astronave dei Cylons, ma come previsto da Laura Roslin, appena si rende conto che è circondata dalla flotta non da' seguito alle sue azioni, ma ordina di preparare i motori FTL (Faster Than Light) per un salto e di comunicare alla flotta di fare altrettanto. La Colonial One atterra sulla Battlestar con Zarek e il Quorum delle Dodici Colonie al completo, arrivati per ricevere informazioni e per assistere a un procedimento giuridico per alto tradimento, a carico di Bill Adama voluto da Gaeta per legittimare il loro ammutinamento.
Nel frattempo Lee e Starbuck sono diretti alle celle per liberare i prigionieri, il Chief s'imbuca in un condotto d'aerazione mentre Romo Lampkin, ( l'avvocato difensore di Baltar nell'episodio The Son Also Rises della terza stagione) viene prelevato dai marines per fornire assistenza legale all'Ammiraglio, il quale non intende assolutamente prendere parte a quella che è palesemente una farsa, con Gaeta come pubblico accusatore e Zarek come giudice. Romo riesce a trascorrere qualche minuto da solo con il suo cliente e lo convince ad assecondarli per dare tempo ai soldati che gli sono fedeli di riprendere il controllo della Galactica.
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Sulla Baseship i Cylons hanno deciso di comune accordo di scappare, ma un appello accorato di Laura li fa tentennare e riconsiderare la loro decisione. Il Chief usa una grata per entrare in armeria dove però trova un ammutinato, Aaron, pronto a fare fuoco; i due scambiano qualche parola e Aaron, già scosso profondamente dal massacro sulla Colonial One, urla a Tyrol di andarsene, di scappare. Galen non se lo fa dire due volte e continua a strisciare nelle intercapedini anguste della sua nave. Lee e Starbuck, intanto, sono giunti dai prigionieri e con un pizzico di audacia e tanti proiettili riescono a liberarli, tuttavia durante la fuga Sam viene colpito da un proiettile e Kara rifiuta di lasciarlo e rimane con lui, convincendo Apollo e gli altri a trovare l'Ammiraglio e a mettere fine all'ammutinamento. Bill sta facendo il gioco di Gaeta e Zarek rispondendo alle accuse di tradimento, ma interrompe la sua collaborazione quando Zarek gli comunica che i prigionieri sono scappati e afferma che Saul Tigh è stato ucciso durante la fuga. Sotto la sua granitica corazza, Bill ha un moto di scoraggiamento al pensiero dell'amico morto, ma proprio in quel momento risuona la voce di Laura nell'aria: Leoben l'ha aiutata a superare i disturbi del segnale per comunicare un breve messaggio al resto della flotta, poche parole che però sortiscono l'effetto sperato, molte delle navi infatti rifiutano di prepararsi al salto senza aver prima avuto spiegazioni dalla loro leader e un accenno di sorriso aleggia sulle labbra dell'Ammiraglio Adama.
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Parte una sequenza bellissima (che ricorda un po' la fine di Palermo Milano solo andata ) in cui vediamo il gruppo dell'Ammiraglio dirigersi verso la plancia e ad ogni passo vengono raggiunti da altri fedeli che hanno combattuto contro l'ammutinamento, fino a formare un corteo di persone guidate, come sempre, dall'inossidabile e legittimo leader della Galactica. Mentre i ribelli si preparano ad eseguire il salto FTL, Galen ha finalmente raggiunto la sua destinazione e a mani nude disabilita i motori impedendo alla nave di abbandonare la scena. Nel momento in cui i motori vanno off-line, Gaeta chiude gli occhi rassegnato e capisce che la partita è finita, mentre Zarek si agita e sbraita ordini privi di senso propugnando una lotta all'ultimo sangue con la Baseship.
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Basti dire che questo episodio è un trionfo per il piccolo schermo, in particolare per la solidità della sceneggiatura e per la performance degli attori, che hanno reso le sfumature dei dialoghi e i conflitti morali di ogni personaggio in modo perfetto, senza mai oltrepassare il limite e rendendo credibili le emozioni, i mille dubbi e angosce con cenni misurati ma proprio per questo efficaci, veri. L'ultima scena è quella dell'esecuzione di Gaeta e Zarek, che si scambiano un mesto sorriso per darsi coraggio, ma un attimo prima che i proiettili facciano fuoco, Felix nota meravigliato che il suo moncherino ha smesso di dargli fastidio, particolare che in questa serie può voler dire tutto o niente.
Il cliffhanger dell'episodio precedente è stato risolto in questo Blood on the Scales, ma ci sono altri interrogativi che rimangono in sospeso: Sam Anders è sopravvissuto? E la Galactica sopravviverà? O le crepe notate dal Chief in sala motori sono il preludio di una nuova, insormontabile crisi? Ancora una settimana e lo sapremo. Forse.