Sono passati poco più di 55 anni da quando Adam West indossò per la prima volta i panni del vigilante di Gotham City: il primo episodio di Batman, infatti, andò in onda sulla ABC negli Stati Uniti il 12 gennaio 1966. Un autentico fenomeno dell'epoca, ancora oggi ricordato con affetto: nel 2016, stilando una classifica delle 100 migliori serie americane sotto forma di libro, i noti critici televisivi Alan Sepinwall e Matt Zoller Seits hanno incluso lo show (posizione numero 82), e non sono mancati gli omaggi in altre produzioni cinematografiche e televisive basate sui fumetti DC, come ad esempio nella serie animata del 1992 in cui West presta la voce al protagonista di un serial che Bruce Wayne era solito guardare da piccolo (senza dimenticare un sequel ufficiale a fumetti, edito tra il 2013 e il 2016). Oggi la serie torna sugli schermi italiani, grazie a Rai 4, e per l'occasione abbiamo voluto ricordarla tramite alcune simpatiche curiosità.
1. Posso fare l'ospite?
Batman era talmente popolare al suo debutto che apparire al fianco di Adam West e Burt Ward era considerato uno dei punti alti della carriera per le varie celebrità che si concessero per apparizioni da guest star. Alcuni di questi VIP apparirono come cattivi, mentre altri scelsero di prestarsi a una delle gag ricorrenti dello show: le famose sequenze in cui Batman e Robin si arrampicano lungo le pareti esterne degli edifici. In tale occasione, gli ospiti di turno si affacciavano fuori dalla finestra e interagivano con i due eroi. Tra gli attori che parteciparono in questo modo ricordiamo Jerry Lewis, ma anche Ted Cassidy che fece il proprio cameo nei panni di Lurch, che aveva interpretato fino a qualche mese prima ne La famiglia Addams.
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2. Attori multipli
Alcuni personaggi, principalmente i cattivi, furono interpretati da più attori, con il caso notevole di Mr. Freeze che in ciascuna delle sue tre apparizioni aveva un volto diverso: prima l'attore inglese George Sanders, poi Eli Wallach, e infine Otto Preminger, il quale amava fare scherzi sul set e per una scena in cui Batman deve trascinarlo fece in modo di avere dei pesi all'interno del costume. Più controversa fu la questione dell'Enigmista, il cui interprete principale Frank Gorshin era un fan dei fumetti ed era stato scelto proprio per questo motivo: nella seconda stagione, nonostante lui fosse disposto a tornare dopo essere stato il villain più usato nella prima annata, fu scritturato John Astin, e Gorshin la prese piuttosto male (nella terza stagione tornò per un singolo episodio, costringendo i produttori a convocare nuovamente Astin per una seconda apparizione).
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3. Questioni di palinsesto
Nelle intenzioni degli autori la serie doveva avere episodi da un'ora (pubblicità inclusa), ma per cause di forza maggiore la messa in onda fu rimandata da settembre 1965 a gennaio 1966. A quel punto la ABC aveva solo due slot di 30 minuti ciascuno nel palinsesto serale settimanale, e da lì nacque l'idea di dividere ogni storia in due parti, con un cliffhanger sulla falsariga dei serial cinematografici degli anni Trenta e Quaranta. La formula, in base alla quale lo show andava in onda il mercoledì e il giovedì, rimase invariata fino al debutto della terza stagione, quando si passò da due episodi a settimana a uno solo, ma sempre con la durata ridotta.
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4. Debutti notevoli
Per migliorare le sorti della serie, che dopo la prima stagione cominciò a ottenere ascolti deludenti, si decise di aggiungere un altro personaggio: Batgirl, nuova spalla dei protagonisti e figlia del commissario Gordon. La cosa fu coordinata tra i produttori della serie e i responsabili del fumetto, facendo sì che lei fosse introdotta nell'universo cartaceo prima di debuttare sullo schermo. Al fine di sembrare più al passo coi tempi furono anche introdotti elementi narrativi legati agli hippie e dialoghi contenenti il gergo in voga negli anni Sessanta, laddove le prime due stagioni avevano cercato di non avere legami con un decennio specifico. Strategia che però si rivelò insufficiente, poiché gli ascolti continuarono a calare e la serie fu cancellata al termine della terza annata.
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5. L'ultima avventura
Per il cinquantennale dello show, nel 2016, è uscito un film d'animazione con il ritorno in scena di West e Ward, con la presenza aggiuntiva di Julie Newmar nel ruolo di Catwoman. Nel 2017, quattro mesi dopo la morte di West (che però fece in tempo a registrare tutte le sue battute), è arrivato il sequel, che ha la caratteristica peculiare di avere come antagonista Due Facce, uno dei pochi avversari di Batman a non essere mai apparso nella serie vera e propria (presumibilmente per questioni di censura che avrebbero impedito di mostrare il suo volto sfigurato). Per motivi filologici la voce è stata affidata a un'altra icona televisiva degli anni Sessanta, William Shatner, e il design è basato sulle sue fattezze all'epoca, quando recitava in Star Trek e avrebbe potuto concedersi un'ospitata se le circostanze lo avessero permesso (anche se pare che ai tempi il candidato preferito dai produttori, qualora avessero potuto usare il villain, fosse Clint Eastwood).