Prima di immergerci nella recensione di Bastard!! 2, è necessario fare un passo indietro. C'era una volta, verso la fine degli anni '80, un manga che suscitava l'entusiasmo dei lettori. Era un manga fantasy pieno zeppo di ultraviolenza, citazioni all'heavy metal e all'estetica di Hans Ruedy Giger, bellissime ragazze diversamente vestite e, soprattutto, un protagonista principale che rispecchiava lo spirito dell'epoca: edonista, volgare, eccessivo, potente e bellissimo.
Il manga si chiamava Bastard!! - L'oscuro Dio Distruttore, ed era stato creato da Kazushi Hagiwara, dopo un periodo come assistente di Izumi Matsumoto, il creatore di Kimagure Orange Road. Purtroppo per i suoi affezionati lettori, Hagiwara iniziò progressivamente a perdere il controllo della sua stessa creatura, in un vortice di complicazioni di trama e distrazioni personali che portò, infine, alla sospensione dell'opera. Sospensione, ahinoi, che dura ancora oggi.
Ma Bastard!!, con il suo stile esagerato e folle, è entrato comunque nel mito dei lettori dell'epoca come uno dei manga più fragorosi e caratteristici di un'epoca che, evidentemente, non c'è più.
L'ultima resistenza dell'umanità in Bastard!! 2
Requiem dell'Inferno, la seconda stagione disponibile su Netflix, inizia due anni dopo l'apocalittico scontro tra Dark Schneider e il chierico malvagio Abigail. Il castello di Meta-Likana è andato completamente distrutto e le armate di Kall-Su, l'ultimo rimasto dei 4 Re Celesti e ormai completamente asservito alla malvagia divinità distruttrice Anslasax, sono quasi riuscite a conquistare ogni territorio umano.
Solo un pugno di eroici ninja si oppone alla loro avanzata, in un un disperato tentativo di resistenza che si avvale anche del supporto della giovane chierica Tia Noto Yoko, miracolosamente scampata alla distruzione di Meta-Likana. Con Yoko è sopravvissuto anche Lucien, il ragazzo nel cui corpo è stata sigillata l'anima di Dark Schneider. Nonostante la fiducia incrollabile di Yoko, però, sembra che non sia rimasta alcuna traccia del potentissimo stregone. Quando la rocca dei ninja viene attaccata dai Generali della Magia di Kall-Su, però, Dark Schneider farà il suo trionfale ritorno, ancora più arrogante e maniaco di prima!
Non c'è tempo per gioire del ritorno dell'anti-eroe, comunque: Kall-Su ha scoperto dove si trova la principessa Sheila, colei che conserva l'ultimo sigillo che ancora trattiene Anslasax, e ha lanciato l'assalto all'antica città perduta degli elfi, King Crimson Glory. Sarà lì che si svolgerà l'ultimo scontro tra Dark Schneider e Kall-Su, con in palio la sopravvivenza dell'umanità. Ed è lì che, a quanto pare, è nascosto il segreto della nascita di Anslasax e dello stesso Dark Schneider.
Bastard!! - L'oscuro dio distruttore, la recensione: l'anime di Netflix guarda ancora al passato
Fuori tempo massimo
Bastard!! è un'opera legata a doppio filo all'epoca in cui è stata realizzata. Un'epoca in cui la ricerca dell'effetto andava oltre ogni remora etica o morale. In altre parole, non ci si poneva il problema della rappresentazione delle donne come meri oggetti erotici, ipersessualizzandole con pose, abbigliamenti e atteggiamenti più o meno (più, di solito) ammiccanti, né tantomeno era materia di discussione avere un protagonista maschile che passa buona parte del tempo a molestare le suddette donne.
Sarebbe comunque ingiusto, probabilmente, giudicare Bastard!! coi parametri contemporanei, figli di una sensibilità e di un'attenzione completamente rivoluzionati.
D'altra parte, va comunque sottolineato che la serie, prodotta da Liden Films e diretta da Takaharu Ozaki, opta per una riproposizione pressoché totale del manga originale, senza alcun tentativo di rivedere o modernizzare la storia e il tono generale.
Il risultato è perfettamente in linea con quanto si era già visto negli episodi precedenti: il character design di Sayaka Ono si limita ad ammorbidire e semplificare quello originale, ma per il resto l'anime è, praticamente, una trasposizione 1:1 del manga. Con il difetto che, appunto, stiamo parlando di un'opera di trenta anni fa che, tra l'altro, non è neanche invecchiata benissimo. La realizzazione tecnica, in sé, non è malvagia: regia e animazioni, pur non brillando particolarmente, fanno il loro lavoro e la storia, almeno fino a questo momento, procede abbastanza spedita.
Ci sono delle lungaggini di troppo, ma erano già presenti nel manga originale, in cui questa parte è semplicemente il raccordo tra il capitolo precedente e quello successivo, in cui gli eventi iniziano a precipitare in maniera drammatica.
Il comparto audio rimane di buon livello, con una ending song molto bella sia grazie all'interpretazione di Tielle sia per l'uso delle illustrazioni originali di Hagiwara e, soprattutto, e non ce ne voglia il pur bravo doppiatore italiano Omar Vitelli, con l'inconfondibile voce originale e sopra le righe di Dark Schneider, affidata come sempre a Kisho Taniyama.
I difetti maggiori sono però legati alla natura stessa della serie. Per cominciare è un titolo che, purtroppo, nasce già "vecchio" e su cui non è stato fatto alcun tentativo di adeguamento ai tempi. Questa scelta, se da una parte rispetta l'opera originale, al tempo stesso ne limita la possibilità di essere apprezzata da un pubblico più vasto.
Infine, come sanno bene i fan del manga, stiamo parlando di una storia destinata a rimanere monca. Dopo diversi time skip e vari capovolgimenti di fronte, infatti, Hagiwara non è più riuscito a far progredire la storia di Dark Schneider, ferma ormai da anni. Questa consapevolezza, purtroppo, mina alla base la possibilità di godersi appieno la versione anime di Bastard!!.
A meno che Netflix non abbia altri piani per il futuro, ma questo resta tutto da scoprire...
Conclusioni
Una recensione di Bastard!! L'oscuro Dio Distruttore - Requiem dell'Inferno deve o non deve tenere conto del fatto che si è voluto riproporre un'opera di trentacinque anni fa, senza nessun tentativo di modernizzarla? Secondo noi sì. Se anche la realizzazione tecnica è discreta, la storia e il tono generale restano legati a un'epoca passata. Per un nostalgico si tratta di un bel tuffo nel passato, ma a parte quello, c'è poco altro.
Perché ci piace
- La realizzazione tecnica è mediamente buona.
- Dark Schneider resta un meraviglioso residuato bellico.
- Bello vedere finalmente animato Bastard!!...
Cosa non va
- ... peccato che sia in ritardo di una ventina d'anni.
- Sapere che la storia non avrà mai una fine è un dolore immenso.