Baki Hanma stagione 2 parte 1, la recensione: sfida all'uomo più forte della storia

Prosegue su Netflix la saga di Baki Hanma, il ragazzo più forte del mondo, per la gioia degli appassionati di anatomie assurde, colpi proibiti e trovate sempre più grottesche.

Baki Hanma stagione 2 parte 1, la recensione: sfida all'uomo più forte della storia

In uno stadio gremito all'inverosimile due guerrieri si fronteggiano, pronti a una lotta all'ultimo sangue. Da una parte c'è l'erede del più grande e prestigioso dojo di karate del Giappone, capace di sferrare colpi a velocità supersonica. Dall'altro un ominide proveniente dal Giurassico, ibernato durante il combattimento con un T-Rex e riportato in vita nella nostra epoca, e dotato di una forza senza limiti. E se questo vi sembra assurdo, non avete ancora visto nulla di Baki Hanma stagione 2 parte 1, la nuova stagione della serie animata disponibile su Netflix....

Il ragazzo e l'orco

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Baki Hanma: un'immagine dell'anime

Baki è tratto da una longeva e famosissima serie manga, creata nel 1991 da Keisuke Itagaki e pubblicata sulla rivista Weekly Shonen Jump dell'editore Akita-Shoten, per essere poi raccolta, considerando i vari sequel e storie parallele, in più di 140 volumi (purtroppo, ancora inediti in Italia), con uno straordinario successo di pubblico e svariati milioni di copie vendite. Il manga è stato poi trasposto in diverse serie anime, e al momento su Netflix è disponibile il primo arco della serie "Son of Ogre", con il secondo previsto alla fine di Agosto 2023. Il protagonista della serie è Baki Hanma, un ragazzo esperto di arti marziali il cui scopo è affrontare e sconfiggere il padre, Yujiro Hanma, ovvero "l'essere più forte del mondo", un combattente dotato di capacità oltre il limite del sovrumano e soprannominato Ogre, l'Orco.
Tra Yujiro e Baki c'è un grosso conto aperto, visto che l'Orco è il responsabile della morte della madre del ragazzo, che si è sacrificata per salvarlo prima che il padre lo uccidesse. Lungo il suo cammino Baki si scontrerà con molti altri esperti delle più letali e spaventose arti marziali del mondo, sottoponendosi a prove e allenamenti sempre più intensi, con l'unico obiettivo di acquisire la forza sufficiente a battere il padre.

L'essere più forte della storia

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Baki Hanma: un'immagine dell'anime

Durante uno scavo alcuni scienziati fanno una scoperta sconvolgente: un T-Rex e un umano, perfettamente conservati in una struttura cristallina salina. La cosa ancora più incredibile è che, dalla posa dei due esseri, sembra che l'uomo fosse sul punto di attaccare il T-Rex.
Dopo aver ribattezzato l'umano Pickle (cetriolo in salamoia, in pratica... non fate domande, per favore), gli scienziati suppongono che si tratti di un anello mancante evolutivo, un essere straordinario capace di abbattere a mani nude perfino i dinosauri.
Le condizioni fisiche di quest'essere sono talmente perfette da spingere gli scienziati a tentare un esperimento estremo e rianimarlo. E l'esperimento, incredibilmente, riesce.
Gli umani si trovano così ad avere a che fare con il redivivo Pickle, un predatore completamente selvaggio e dotato di forza e abilità impareggiabili.
Cosa potrebbe mai andare storto?

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Baki Hanma: un'immagine dell'anime

Dopo essersi resi conto (a spese di una povera reporter) che il senso comune e la normale morale non si applicano a Pickle, gli scienziati e l'esercito si trovano a dover affrontare un nuovo problema: attratti da questo micidiale selvaggio come falene dalla luce, i maggiori esperti di arti marziali del mondo accorrono nel luogo dove Pickle è rinchiuso, con lo scopo di battersi contro di lui e dimostrare così la propria superiorità... anche se questo significa rischiare di essere divorati dall'ominide.
Mentre vari sfidanti si scontrano con Pickle, con esiti spesso tragici, Baki è in attesa, ancora dubbioso sul come poter affrontare un simile mostro.

Il buon selvaggio è un mito

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Baki Hanma: un'immagine dell'anime

Il nuovo capitolo della saga di Baki procede nel suo cammino mantenendo inalterati tutti gli elementi che ne hanno decretato il successo: il tono è sempre enfatico, gli scontri sempre esagerati, le anatomie dei personaggi sempre più assurde. Tutto, in Baki, è orientato a un solo obiettivo: esagerare. Esagerare la struttura corporea dei lottatori, le loro tecniche, l'effetto dei colpi su corpi degli avversari (e, in un paio di casi emblematici quanto sanguinolenti, anche sui propri).
Ma anche il loro carattere e le loro personalità non sono da meno. Baki trasuda testosterone come se piovesse. I combattenti sono tutti Veri Uomini (TM), votati al sacrificio e all'onore, disposti a sacrificare corpo e anima pur di dimostrare di essere il più forte e capaci di sciorinare con la massima noncuranza frasi macho che farebbero sfigurare tutti i dialoghi dei più beceri action movies degli anni '80.

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Baki Hanma: un'immagine dell'anime

L'enfasi che viene pompata in ogni singola sequenza d'azione è tale da far passare in secondo piano la triste realtà, e cioè che la regia di Toshiki Hirano, per la maggior parte del tempo, è costretta a sfruttare tutti i trucchi e le trovate possibili pur di compensare gli evidenti limiti di budget.
Fermi immagine, stacchi e cambi inquadratura... tutto il corollario di soluzioni tecniche messe a punto in decenni di animazione a budget ridotto ma che, comunque, qui fanno il loro sporco lavoro, soprattutto grazie a una storia che procede incurante di tutto (anche della propria, ostentata assurdità) e a un riuscitissimo mix di personaggi.

Su cui svetta, ovviamente, Pickle, l'uomo preistorico venuto dal Giurassico (o dal Cretaceo... la serie ogni tanto si confonde su questo insignificante dettaglio). Un essere a suo modo puro, che si nutre solo delle prede contro cui combatte e che uccide a mani nude. Lo scontro tra Pickle e i vari marzialisti riesce così a trascendere il mero (si fa per dire) scambio di pugni e diventa prima una metafora della contrapposizione tra civiltà e natura, poi (addirittura) la rappresentazione di ciò che è stato perduto, e ciò che è stato guadagnato, nel momento in cui gli esseri umani si sono evoluti. Se il combattimento tra Pickle e il giovane karateka Katsumi Orochi è un capolavoro di gore e sovraccarico emotivo, lo scontro finale tra Baki e Pickle diventa, così, uno scontro ideologico, in cui il rispetto di Baki nei confronti del suo avversario si contrappone alla volontà di Pickle, autentica e incontaminata, nel rimanere fedele alla propria natura.
Il tutto, certo, mentre volano denti, organi interni vengono spappolati e, in generale, ci si fa un gran male.
Menzione d'onore, infine, per la colonna sonora, con la opening The Beast a opera della straordinaria Wagakki Band.

Conclusioni

La nostra recensione alla seconda stagione (parte 1) di Baki Hanma - Son of Ogre si conclude con un voto tutto sommato positivo. Vero è che la qualità tecnica di questa serie non è mai veramente decollata, ma chi si aspetta un'overdose di ultraviolenza, momenti "WTF" a profusione e machismo a secchiate di sicuro non rimarrà deluso.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • Azione e scontri esagerati.
  • Il "bacio" tra Jack Hanma e Pickle.
  • La opening della Wagakki Band.

Cosa non va

  • L'animazione non è all'altezza del resto.
  • Avete presente quando dicono: "Gli anime sono troppo violenti"? Ecco, in questo caso è vero.