Guardi un film che racconta un'audizione per un musical di alcuni ragazzi di oggi, e ti aspetti di ascoltare musica trap, rap e cose contemporanee. Ma Backstage - Dietro le quinte, il film di Cosimo Alemà che trovate in streaming su Prime Video, sceglie di raccontare tutto questo facendoci ascoltare anche cos'è stata in grado di fare la musica italiana degli anni Ottanta e Novanta. Così, mentre assistiamo alla voglia di farcela di nove ragazzi, alla loro passione, alle loro paure, ascoltiamo i Matia Bazar e Loredana Bertè, Carmen Consoli e Frankie Hi Nrg, e anche una chicca come Le storie d'amore di Luca Carboni. Tutto questo è coerente: se gli americani girano film come A Chorus Line, Fame - Saranno famosi e Flashdance con la loro musica, è giusto che Backstage utilizzi la grande musica italiana. Il merito è anche di Cosimo Alemà, uno che dagli anni Novanta in poi è stato tra i grandi registi italiani di videoclip. E di musica, quindi, se ne intende.
"Dall'inizio io e Roberto Proia, lo sceneggiatore, abbiamo deciso di concentrarci sulla musica italiana" ci racconta Alemà. "E io avevo deciso di inserire una reminiscenza degli anni Ottanta e Novanta, che è evidente in tanti elementi, anche iconografici. E anche musicalmente abbiamo deciso di attingere a quel patrimonio: esistono dei ragazzi di 19 anni che se non hanno incontrato quelle canzoni nella loro vita potrebbero non averle mai sentite. Così abbiamo recuperato brani iconici di quel periodo, per ispirare le nuove generazioni ad allargare i loro orizzonti musicali".
La nostra videointervista a Cosimo Alemà e agli attori
Cosimo Alemà: "I videoclip insegnano a raccontare attraverso musica e immagini"
La palestra del videoclip è stata molto utile a Cosimo Alemà per girare questo film. "L'elemento musicale, in un film come questo, era fondamentale" ci ha raccontato il regista. "Tutto ciò che è stato cantato e ballato in questo film, è stato fatto in presa diretta: sono le loro voci in quel momento. Ci sono tutta una serie di gestioni di queste situazioni che vengono dalla ventennale esperienza nei video musicali. Ma c'è un'altra cosa, soprattutto: chi si occupa di video musicali in qualche maniera sviluppa una sorta di predisposizione al raccontare attraverso la musica e le immagini, in assenza delle parole. Ci sono tantissime sequenze di questo tipo, dei montaggi musicali, e la narrazione è affidata proprio a questo connubio. Il film contiene al suo interno una serie di music video".
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I giovani attori: i provini prima di un film sui provini
È curioso che Backstage - Dietro le quinte racconti un casting e quindi una serie di provini. Per gli attori è stato come aver fatto questa esperienza due volte, visto che, prima di girare, a loro volta hanno fatto dei provini. Come sono stati? "Divertentissimi", ci racconta Aurora Moroni. "A me è servito a mettermi alla prova. A ogni provino abbiamo ballato, cantato, recitato. È una cosa che non abbiamo mai fatto, mi sono allenata, e oggi mi riconosco come artista più grande in settori diversi vorrei continuare a studiare queste cose, per migliorare sempre". "I provini sono stati emozionanti" ricorda Yuri Pascale. "Dopo il primo provino è stato diverso, c'era scritto di portare un brano che ti rappresenta. E nella mia sfacciataggine, nel mio essere napoletano, ho portato un pezzo che ho scritto io. E ogni volta che passavo un'audizione avevo voglia di andare alla prossima". "Quello che vedete non è stato ricostruito, è stato proprio così", racconta Giuseppe Futia. "È vero che dovevamo cantare, ballare e recitare. Dopo due mesi di recitazione in questo film sento di aver fatto una carriera lampo, perché c'è così tanto che abbiamo imparato". "Prima di girare il film abbiamo girato un altro film, che è stato selezionare loro" conferma Cosimo Alemà. "Li abbiamo scelti tra 1000 ragazzi".