Un horror direct to video sfornato dalla nuova etichetta Midnight Factory, un docufilm sull'alta moda, la riscoperta a 20 di distanza di un grande film di Martin Scorsese e il vincitore nella sezione "Giornate degli Autori" all'ultimo festival veneziano: c'è un po' di tutto nelle proposte homevideo della settimana. Brividi assicurati con Backcountry, allucinante viaggio nella natura selvaggia e racconto di un terrificante incontro con un orso. Elegante e costruito come un thriller Dior and I il docufilm sulla moda di Frédéric Tcheng, che narra la genesi della prima collezione realizzata da Raf Simons nella famosa maison Dior. Spazio poi al ventennale di Casinò, con Scorsese a dirigere un trio d'assi formato da Robert De Niro, Joe Pesci e una conturbante Sharon Stone. E per chiudere Ritorno a L'Avana, film di Laurent Cantet premiato lo scorso anno a Venezia.
Se il week-end in montagna si trasforma in orrore: Backcountry
La Midnight Factory, nuova etichetta di proprietà Koch Media, ha sfornato i suoi primi due horror da brivido direct to video: uno di questi è Backcountry, film diretto da Adam MacDonald che arriva dal Toronto International Film Festival, ispirato a una storia vera e alla tematiche di una natura pericolosa e selvaggia. La storia è quella di una coppia di giovani, Alex e Jenn, interpretati da Eric Balfour e Missy Peregrym, che decide di trascorrere un romantico weekend campeggiando nelle zone selvagge e mozzafiato del Canada. Lui, amante della natura ed esperto escursionista, propone a Jenn un viaggio verso uno dei suoi luoghi preferiti: il lontano e isolato Blackfoot Trail. Ma quella che sembrava una tranquilla fuga romantica, si trasforma presto in un incubo. C'è un primo elemento, chiamiamolo così, de depistaggio da parte del regista, ovvero l'incontro un po' inquietante con un altro ragazzo che vaga nella foresta. Ma il brutto deve ancora venire. Persi nella foresta, privi di viveri e circondati da una natura che si fa sempre più ostile e brutale, i protagonisti si trovano a un certo punto inseguiti da un feroce e spietato orso. E sarà un incontro sanguinario.
La Midnight Factory ha esordito con una confezione davvero di prestigio: Backcountry è infatti presentato in un elegante steelbook, con all'interno anche un booklet di 12 pagine che approfondisce alcuni temi del film. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, il DVD soddisfa le attese: il video infatti è ottimo per la capacità di far entrare lo spettatore nelle atmosfere progressivamente più terrorizzanti della vicenda, con una superba resa degli elementi in primo piano e una suggestiva resa cromatica. Qualche problemino lo danno le panoramiche e in genere i contorni delle figure più lontane, a tratti caratterizzati da sgranature e aliasing. Nulla comunque di preoccupante, la visione è piacevole. Di buon livello anche l'audio, fondamentale per carpire i rumori più leggeri e furtivi della natura, nonché poi per riprodurre l'esplosione di violenza dell'orso. L'impatto complessivo dunque è sicuramente efficace, anchse se forse in qualche frangente sarebbe stata auspicabile una maggior precisione dell'asse posteriore e un po' di potenza in più del sub. In ogni caso, resa complessiva di ottima fattura. Per quanto riguarda gli extra, troviamo solamente il trailer, anche se non va dimenticato il booklet citato prima.
Un docufilm sull'alta moda come un thriller: Dior and I
Presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival a New York nel 2014, e uscito appena lo scorso giugno nelle sale italiane dopo la proiezione al Festival dei Popoli, per Dior and I è già tempo di approdo in homevideo. Quello diretto da Frédéric Tcheng è un appassionante docu-film capace di catturare anche chi non segue da vicino il mondo della moda. È vero che qui per la prima volta le telecamere hanno avuto accesso al laboratorio creativo della famosa maison Dior, ma il modo di raccontare i retroscena della prima collezione haute couture realizzata da Raf Simons assomiglia più a un thriller. Il protagonista come detto è Raf Simons, stilista e nominato a sorpresa neo direttore della Maison Dior, visto che non aveva mai lavorato per una casa di alta moda. Il film, oltre alle difficoltà di essere catapultato in un mondo nuovo con il problema aggiuntivo della lingua, documenta una vera corsa contro il tempo, ovvero le otto settimane (al contrario dei canonici cinque o sei mesi) impegnate per portare in passerella la collezione e definire il successo o l'insuccesso di una carriera. Un cammino di passione, fatica ed emozione quello del direttore artistico, sempre sotto lo spirito incombente del patron Dior che aleggia in una delle case di moda più importanti al mondo.
Dior and I è arrivato in homevideo con un DVD targato Wanted - CG Entertainment, che si presenta con un elegante package, con un cartoncino ad avvolgere la tradizionale amaray. Il video è discreto e alterna momenti piuttosto efficaci a qualche caduta di tono. A un ottimo dettaglio su primi piani ed elementi ravvicinati, fanno infatti riscontro fondali un po' sgranati e poco compatti, con alcuni contorni incerti. La cosa è particolarmente visibile quando si tratta di ammirare gli splendidi vestiti o le fantastiche costruzioni floreali che fanno da sfondo alla sfilata, che appaiono un po' impastati e avrebbero beneficiato dell'alta definizione. Per il resto però la visione scorre piacevole, grazie anche a un croma davvero vivo e rigoglioso. L'audio è presente solo nella traccia originale: si sentono i dialoghi soprattutto in francese, ma c'è anche inglese e perfino qualche frase in italiano, e comunque tutto è accompagnato da puntuali sottotitoli nella nostra lingua. La traccia presenta una buona cura dell'ambienza e delle musiche, riuscendo a ricreare il frenetico lavoro della casa di lavoro o il fascino della sfilata. Peccato per gli extra davvero scarni: il reparto infatti contiene solamente il trailer e alcune note di regia.
A vent'anni dall'incursione di Scorsese a Las Vegas: Casinò
Per festeggiare i 20 anni di Casinò, uno dei film più celebri di Martin Scorsese, la Universal ha preparato un'edizione speciale del film. In realtà nulla di davvero nuovo, se non una nuova denominazione con rinnovata grafica della già ottima edizione uscita qualche anno fa. In ogni caso, per chi non l'avesse già fatto, una ghiotta occasione di apprezzare in alta definizione un film potente e dal ricco cast, su tutti Robert De Niro, Joe Pesci e Sharon Stone. La vicenda è ambientata nella Las Vegas del 1973, dove un abile giocatore d'azzardo viene assoldato dalla mafia per dirigere un casinò e far continuare a dovere certi affari. Il suo sogno é di diventare ricco e rispettabile ma ad ostacolarlo sarà il carattere della conturbante ma instabile moglie ed un suo amico gangster dalle maniere discutibili. Solita violenza realistica e brutale targata Scorsese, un ritratto ludo e spietato della Las Vegas anni Settanta, interpretazioni di alto profilo: tutte qualità che consentono di superare con soddisfazione le tre ore di durata.
Come già accennato, il blu-ray della Universal è di alto livello e consente di godersi Casinònella miglior maniera possibile. A colpire è un dettaglio di alto livello sia sui primi piani che nei fondali, una ricchezza cromatica incredibilmente brillante e una compattezza di insieme molto convincente, che mantiene integra anche la grana tutta naturale. La sensazione cinematografica insomma è palpabile, Unico appunto, ci sono un po' troppi segni e spuntinature che appaiono qua e là, anche se minuscoli e mai invadenti. Di buon livello anche l'audio: il DTS HD inglese riesce ad abbracciare lo spettatore in maniera più efficace, grazie a una dinamica di rilievo e un dettaglio più preciso, oltre al fatto che certe interpretazioni vanno godute in originale. Ma il DTS italiano, pur non raggiungendo vette incredibili, consente un buon coinvolgimento, con un discreto intervento dell'asse posteriore e una soddisfacente separazione dei canali. Per quanto riguarda gli extra, troviamo il commento al film di Scorsese, Stone e Pileggi, seguito da 5 minuti di scene eliminate. Poi due documentari: Las Vegas e la mafia sulla criminalità organizzata nella città dei casinò (13 minuti), e Veri autori di crime story: Nicholas Pileggi, incentrato sullo scrittore che poi è anche lo sceneggiatore di Quei bravi ragazzi (43'). E poi ci sono i contributi con l'U-control, con qualche interessante featurette che dà un'ampia panoramica sulla produzione, con focus sulla storia, il cast, i personaggi, il look e altro ancora.
Vecchi amici su una terrazza cubana: Ritorno a L'Avana
Uno dei maggiori talenti del cinema francese, Laurent Cantet, ha fatto centro anche lo scorso anno a Venezia, dove con il malinconico Ritorno a L'Avana aveva vinto il premio per il miglior film nella sezione "Giornate degli Autori". Ora finalmente il film è uscito in homevideo, in modo da poter riapprezzare una vicenda ambientata dal tramonto all'alba su una terrazza a L'Avana, dove cinque amici si ritrovano per festeggiare il ritorno a casa di uno di loro, Amadeo, che rientra sull'isola dopo anni di esilio a Madrid. Si balla, si ride e si beve, poi con l'arrivo della sera si ricorda la giovinezza e molti nodi irrisolti del passato vengono al pettine. Nei racconti delle loro vite, emergono tensioni e contrasti, rivangando i sogni e le speranze di un tempo, ma affiorano anche segreti prima inconfessabili. Se il tutto funziona, oltre che per i dialoghi molto brillanti, è anche per la bravura del cast. Amadeo è interpretato da Néstor Jiménez, mentre nei panni degli amici ci sono Jorge Perugorría, Isabel Santos, Pedro Julio Díaz Ferran e Fernando Hechevarria.
Ritorno a L'Avana è arrivato in homevideo con un DVD targato Lucky Red e distribuito da CG Entertainment. Un prodotto molto convincente sul versante video, che si rivela piacevolmente compatto anche durante le numerose scene in notturna sulla terrazza, con un nero sempre profondo che lascia intatti i particolari in ombra. Il quadro è sempre solido, qualche contorno entra in crisi sui fondali dando vita ad accenni di aliasing, ma le sgranature sono davvero poche e sia le scene molto luminose dell'avvio che quelle della notte, beneficiano di un buon dettaglio e di una resa complessiva appagante, anche grazie a un croma vivace ma naturale. L'audio è presente con le tracce italiana e spagnola dolby digital 5.1, ma a lavorare è soprattutto il centrale considerato che il film è basato quasi tutto sui dialoghi, peraltro sempre puliti e con un buon timbro. Poco vivace a dire il vero l'asse posteriore, un po' pigro anche quando ci sarebbe modo di accompagnare maggiormente la scena, con gli effetti di rumori e traffico attorno alla terrazza, ma anche nei momenti musicali. Purtroppo il reparto degli extra contiene solamente il trailer.