Attila flagello di Dio: il cult con Abatantuono come non l'avete mai visto. E con i sottotitoli in "sbabbaro"

La recente uscita in blu-ray targata Mustang del cult con Diego Abatantuono esalta sul piano video il restauro e offre due belle sorprese: l'audio in DTS multicanale e l'esclusiva dei sottotitoli in "sbabbaro".

Diego Abatantuono in una scena di Attila flagello di Dio

Nel 1982 era stato solamente uno degli ultimi dei tantissimi film, oltre una quindicina, a cui Diego Abatantuono aveva partecipato nel suo incredibile triennio. Anche se Attila flagello di Dio denotò subito una sua particolare specificità, solo col tempo divenne un cult della comicità italiana, con momenti divertenti e battute memorabili, anche se molti continuarono a ritenerlo decisamente trash.

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Una scena di Attila flagello di Dio con Angelo Infanti e Rita Rusic

Assume pertanto un'importanza non banale la nuova recente uscita in blu-ray del film di Castellano e Pipolo targata Mustang Entertainment. Attila flagello di Dio era già stato pubblicato in HD molti anni fa, ma adesso beneficia di un recente restauro e di nuovi extra, tutte succose novità che per tanti motivi ne fanno per i fans del film e di Diego Abatantuono un prodotto da non perdere.

Abatantuono, dal capo della tribù dei barbari a Pupi Avati

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Diego Abantuono nei panni del re Ardarico

Dicevamo dello status di cult. Ma va detto anche che Diego Abatantuono dopo quel film accolse con sollievo un periodo di pausa dopo un triennio frenetico e più avanti riuscì a essere apprezzato anche per ruoli più seri e drammatici, a partire dalla svolta del 1986 con Regalo di Natale di Pupi Avati. In Attila flagello di Dio comunque l'attore interpratava il capo di una tribù di barbari che al tempo dei romani viveva soprattutto di caccia in Lombardia, nella pianura di Segrate. Ma quando i romani attaccarono il gruppo rubando donne e bestiame, i barbari decisero di scendere a Roma per vendicarsi e riprendersi il maltolto.

Il frutto del restauro è un video ottimo per croma e dettaglio

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Il blu-ray di Attila flagello di Dio

Una delle grandi novità dell'edizione Mustang di Attila flagello di Dio è ovviamente quella del video, frutto di un restauro 4K realizzato, con il contributo del Ministero della Cultura, a partire dalla scansione del negativo originale 35mm e del negativo colonna 35mm. Le lavorazioni sono state effettuate nel 2020 presso il laboratorio Laser Digital Film in collaborazione con RTI - Mediaset e Infinity.
Il risultato è eccellente, con una pulizia del quadro davvero notevole e con un livello del dettaglio a tratti ottimo, che come spesso accade ha delle flessioni solamente sui titoli di testa e in occasione di qualche scritta descrittiva sullo schermo, frangenti nei quali le immagini diventano più pastose. Per il resto il video soddisfa in pieno, grazie a un croma molto vivace con colori brillanti e intensi, e con una grana che appare quasi sempre organica e naturale.

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Mauro Di Francesco, Diego Abatantuono e Rita Rusic in una scena del film

Le sorprese dell'audio multicanale e dei sottotitoli in "sbabbaro"

L'edizione riserva poi altre due belle e gradite sorprese. Una è quella dell'audio multicanale in DTS HD Master Audio 5.1, a tratti anche sorprendente per coinvolgimento con un discreto utilizzo in spazialità di tutti i diffusori. Ovviamente siamo lontani dalle moderne tracce audio multicanali, soprattutto quelle dove c'è tanta azione, ma qui va riconosciuto un buon impatto e una soddisfacente vivacità. La seconda sorpresa è quella della possibilità di avere i sottotitoli in "sbabbaro", nel pieno rispetto della parlata di Re Ardarico, che replicano esattamente i celebri dialoghi del protagonista e degli altri personaggi. Con esiti davvero esilaranti.

Gli extra: due interviste da non perdere

A completare un'edizione imperdibile gli extra, dove troviamo due contributi tutti nuovi. Il primo, Ardarico e oltre - L'epico viaggio nel cinema di Diego Abatantuono, è un'intervista di ben 23 minuti e mezzo all'attore da parte di Claudio Pofi, con passaggi davvero interessanti e anche spassosi sia sulla carriera del sempre brillante Abatantuono, con aneddoti specifici poi proprio per Attila flagello di Dio.

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Barbari e romani a confronto in una scena di Attila flagello di Dio

Il secondo contributo, L'ultimo urlo barbarico del cinema comico italiano - Incontro con Steve Della Casa, è un'intervista di 13 minuti al critico cinematografico sempre a cura di Claudio Pofi, nella quale si raccontano in particolare gli anni in cui è uscito il film, il suo sinificato nel cinema dell'epoca e come Attila flagello di Dio sia stato tra gli ultimi di un certo filone comico semplice e quasi da avanspettacolo.