Cosa succede se un gorilla irrompe in una scombinata famiglia italiana? Ce lo racconta Luca Miniero che dopo la commedia sociale di Sono tornato e Benvenuti al sud, si avventura nel campo dell'intrattenimento per famiglie mettendo in scena un gorilla più umano degli umani e un gruppo di umanoidi alle prese con il recupero di un'istintività perduta.
Attenti al gorilla, film in sala dal 10 gennaio, racconta la storia di Lorenzo (Frank Matano), uomo irrisolto, eterno Peter Pan e avvocato maldestro, che esercita la professione nel retro di un salone da estetista e che, per recuperare la stima di moglie e figli, decide di fare causa allo zoo della città. La vince ma dovrà portarsi in casa il gorilla: l'evoluzione del nostro antieroe passerà attraverso la convivenza con il primate, che da quella stanza avrà un punto di vista privilegiato sull'umanità bizzarra che gli si presenterà davanti.
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Luca Miniero al timone di un film sulla famiglia
"L'ispirazione nasce da una storia vera, una sentenza americana che riconosce al gorilla lo status di 'persona non umana' - racconta Luca Miniero alla presentazione di Attenti al gorilla alla stampa - È una favola animalista, ma nello stesso tempo un film su una famiglia in crisi e su cosa possa fare un animale domestico, che in qualche modo la ricompone".
"Il gorilla racconta la diversità, la rottura di una famiglia, ha il 98% del patrimonio cromosomico di un essere umano e quindi ci consente di guardarci dentro", spiega il regista.
Sotto il costume da gorilla c'è lo stuntman inglese di Gorilla nella nebbia, Peter Elliott, mentre la voce è di Claudio Bisio: "Le espressioni del volto e il movimento degli occhi erano controllati dall'esterno, ma nascosto dietro quella maschera c'era uno stunt. I tempi del set sono stati molto lunghi e dettati dalle difficoltà di sopravvivenza di una persona all'interno del gorilla, con temperature di trenta gradi". Miniero lo definisce "un film di istruzione e ricomposizione, come succede al personaggio di Cristiana che passa da un perbenismo borghese alla riconquista della propria famiglia".
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Cristiana Capotondi e Diana Del Bufalo, le donne di Attenti al gorilla
Nei panni dei personaggi femminili Cristiana Capotondi (la moglie di Lorenzo) e Diana Del Bufalo, l'eccentrica proprietaria del salone di bellezza. Entrambe a proprio modo amanti degli animali "Sono animalista, ma non in maniera esagerata. - dice Diana - Ho già tre gatti e avrei voluto adottarne un quarto, ma le persone a cui mi sono rivolta non me lo hanno permesso, perché ho un giardino molto grande".
"Sono cresciuta con i cani, gli animali domestici per antonomasia, molto utili nell'educazione dei bambini - racconta Cristiana - perché ti insegnano cosa sia il rapporto con la natura o cosa significhi prendersi cura di qualcuno. Sono il viatico della buona educazione. In questo caso l'animale domestico è un po' sui generis, ma smuove la dinamica familiare portando al protagonista uno stimolo alla crescita".