Anne Hathaway a Cannes 2022: "Mia suocera era la mia eroina, la miglior madre che io abbia mai incontrato"

L'incontro con Anne Hathaway a Cannes 2022, in occasione della conferenza stampa di Armageddon Time, è culminato con un racconto dell'attrice relativo a sua suocera, la madre recentemente scomparsa di suo marito Adam Shulman.

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Locked Down: Anne Hathaway in un primo piano

Durante la conferenza stampa di Armageddon Time di James Gray, film in Concorso al Festival di Cannes 2022, Anne Hathaway si è aperta a proposito del ruolo fondamentale che ha giocato nella sua vita la madre di suo marito, Jacqueline Banks, scomparsa poco prima dell'inizio delle riprese della pellicola. A detta della stessa attrice sua suocera ha rappresentato per lei una sorta di modello su come essere madre che la guiderà per il resto della sua vita.

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Una scena tratta da Armageddon Time

Nel film la Hathaway interpreta il ruolo di un'amorevole madre di un bambino chiamato Paul Graff, interpretato da Banks Repeta, il quale sta attraversando la complessa fase di passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie: Armageddon Time è in realtà ispirato all'infanzia del regista stesso e parla proprio delle difficoltà che è costretto ad affrontare un bambino crescendo all'interno di una famiglia ebrea nel Queens degli anni '80.

La "stranezza" della recitazione secondo Anne Hathaway

La star ha risposto in maniera molto diretta alla prima domanda della conferenza, relativa alle etichette che spesso divengono dei veri e propri sinonimi di determinati ruoli: "Esito sempre quando si tratta di dare giudizi, di etichettare la recitazione come 'strana' perché una volta che fai una cosa del genere diventa una questione di 'gradi di stranezza'. Non penso mai che un ruolo sia strano perché in fondo tutti dobbiamo renderci vulnerabili davanti alla macchina da presa e per questo motivo io penso alla recitazione come se fosse la cosa più naturale del mondo." A proposito del film e della sua relazione con il regista James Gray, l'attrice ha spiegato: "Una cosa che mi sento nella posizione di dire è che il personaggio che interpreto è basato su una persona che fa parte della famiglia di qualcuno che mi sta molto a cuore e questo richiede un atto di fiducia enorme. In questo senso ho apprezzato moltissimo il modo in cui il regista si è trattenuto e io ho cercato di ripagarlo usando molto tatto nel porgere delle domande a James perché sapevo che non avevano solo un risvolto artistico ma anche emotivo, dopotutto stiamo parlando della vita di una persona. Devo dire che ho anche apprezzato molto l'elemento di quello che questo particolare stato d'animo ha introdotto nella performance e nella mia relazione con James in quanto persona e come mio regista."

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Una scena di Armageddon Time

Anne Hathaway e il momento toccante su sua suocera

Il momento più toccante dell'intera conferenza stampa è indubbiamente arrivato quando Anne ha spiegato di essersi calata nel ruolo della madre del regista ispirandosi alla madre ebrea di suo marito Adam Shulman: "Chi non avrebbe voluto interpretare la madre ebrea del regista? Per me è stato un onore. Mio marito è ebreo e con lui abbiamo parlato molto di che cosa avrebbe significato questo ruolo dal punto di vista artistico ma anche per la nostra famiglia." A questo punto la Hathaway ha iniziato a commuoversi parlando della compianta madre di suo marito, deceduta prima dell'inizio delle riprese. "Mia suocera, che è recentemente scomparsa, era semplicemente la migliore madre ebrea che io abbia mai incontrato e la sua eredità, quello che ci ha lasciato, ha influenzato la mia vita in modo profondo e per questo le sono sono davvero grata."

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Anthony Hopkins in Armageddon Time

"Il suo modello di madre mi guiderà per il resto della mia vita. Io, nel mio piccolo, so che se ho fatto anche solo una cosa al fine di poter catturare la profondità di quell'amore e di quella connessione... Onestamente non riesco ad esprimerlo a parole come vorrei, perché va molto oltre, motivo per cui sono e sarò sempre grata al cinema perché ci permette di dire cose senza utilizzare le parole", ha continuato l'attrice, in preda alla commozione. "Vi ringrazio per avermi dato l'opportunità di dire che Jacqueline Banks, la madre di mio marito, era la mia eroina e per aver potuto portare una parte della mia vita e della mia famiglia all'interno di questo progetto."

Armageddon Time, la recensione: l'ora di diventare grandi

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Una scena tratta da Armageddon Time

"Jacqueline ha ispirato i momenti più belli del mio personaggio in questo film, non quelli brutti. Il calore, la dolcezza e il tocco dell'essere madre, questo è quello che ha ispirato. Credo che James abbia appena detto qualcosa di molto giusto a proposito di come si deve osservare il passato senza giudicarlo permettendo al dolore che è stato causato di essere utilizzato come una forza positiva nel presente", ha concluso la star di Hollywood davanti ad un pubblico che sembrava profondamente ispirato dalle sue splendide parole. "Ognuno di noi ha un'opportunità ogni giorno delle nostre vite per decidere se vogliamo continuare a farci del male, consciamente e inconsciamente. Siamo noi a decidere ogni singolo giorno come vogliamo comportarci in merito. Nel caso di questo film credo che siamo stati in grado di fare un ottimo lavoro da questo punto di vista, comunicavamo continuamente e ad un certo punto ci siamo messi d'accordo sul fatto che avremmo creato dell'arte."

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Un frame di Armageddon Time

Anne Hathaway su come creare un set sicuro per i bambini

Proseguendo nella conversazione Anne Hathaway ha anche parlato del suo giovane collega, Banks Repeta, descrivendo il tipo di set che si deve creare affinché l'esperienza sia piacevole e sicura per i bambini: "Essendo sempre stata consapevole di voler diventare un'attrice seria sin da un'età in cui certi desideri non sono normali, sono consapevole del fatto che per alcuni artisti è un vero e proprio bisogno. Ho riconosciuto quel desiderio in maniera molto evidente in questi due giovani uomini e so che, essendo stata graziata da genitori che mi hanno capita e sostenuta, è possibile essere una bambina, raccontare una storia intensa come questa e uscirne comunque intatti. Questo, ovviamente, ha molto a che fare con il mondo che si crea intorno ai bambini, motivo per cui ci siamo assicurati di creare un set sicuro, in cui si doveva essere molto seri in determinati momenti pur non perdendo il calore, facendo si che fosse sempre pieno d'amore. Non so se questo ha avuto un effetto sul film ma so che mi ha regalato i più bei ricordi che abbia mai avuto per quanto concerne un set cinematografico."