"Miti e leggende... che posson divertire chi li apprende!"
Non può non risuonare in mente la sigla cantata da Topo Gigio e Stefano Bicocchi nel programma tv omonimo mentre scriviamo la recensione di Argonuts: Missione Olimpo, il nuovo film d'animazione diretto da David Alaux che arriva dal 9 febbraio al cinema distribuito da Notorious Pictures. Un ritorno all'infanzia e ai miti che hanno appassionato in giovane età per gli adulti, un modo per scoprirli ed impararli divertendosi per i bambini. Un bel mix insomma aspetta tutta la famiglia in sala, accompagnata dalle voci italiane della Space Family, ovvero due coppie, Valentino Bisegna e Sara Di Sturco da un lato, e Chiara e Mattia Fabiano dall'altro.
Ritorno al Mito
David Alaux, già regista di Vita da giungla - Operazione tricheco, mette in scena una sorta di sequel del mito di Giasone e dei suoi Argonauti, già visti in stop-motion nel film del 1963 di Don Chaffey con gli effetti speciali di Ray Harryhausen. La leggenda, che vede l'eroe greco recuperare il Vello d'Oro insieme ai propri valorosi guerrieri, prosegue in Argonuts - Missione Olimpo quando, molti anni dopo, un oramai anziano Giasone, preoccupato solamente di presenziare in modo onorario alle cerimonie cittadine, deve rimboccarsi la tunica e rimettersi in viaggio per una missione volta a recuperare un antico artefatto. Il manufatto farà in modo che la città possa ergere una statua al Dio Poseidone, geloso delle attenzioni da sempre rivolte da parte degli umani ad onorare il fratello Zeus, a capo dell'Olimpo e di tutti gli dèi. Altrimenti il Vello d'Oro non ritornerà al proprio posto a protezione dei cittadini. Quello che Giasone e gli altri non sanno è che in realtà la missione è quella che accade sottocoperta e nei "piani bassi" della città per testa e zampe di una topolina. Particolarmente intelligente e determinata, Pixi, che per tutta la vita si è sentita dire che non avrebbe mai potuto vivere una vera avventura e diventare un'eroina, si imbarca insieme al gatto Sam, che ha paura che Pixi viaggi troppo lontano immergendosi nei pericoli del mondo.
Viaggio dell'eroina
Il viaggio sarà letteralmente e metaforicamente quello per antonomasia dell'eroina per Pixi, Sam e per la loro improbabile combriccola formata da vari animali, strizzando l'occhio a Le avventure di Bianca e Bernie. Così come per l'anziano Giasone e i suoi Argonauti, oramai ossa sepolte insieme alla loro storica nave: una sorta di improbabile e spassosa avventura geriatrica, che ci mostra come gli eroi di un tempo riescano a cadere sempre in piedi (e tra le righe ci parla anche della caduta del mito dei propri eroi). Dovranno affrontare tante sfide che metteranno alla prova il loro coraggio, la loro astuzia e abilità, proprio come le leggendarie 12 fatiche di Ercole, insieme a creature tipiche della mitologia greca. Il film gioca così su due livelli, o forse dovremmo dire tre: il sottobosco dei piccolissimi abitanti della città, quasi invisibili, il mondo di sotto quello degli umani e il mondo di sopra quello degli dèi, capricciosi e volubili proprio come spesso è stato narrato, con Era che deve tenere a bada il marito Zeus e le faide che auto-crea con i propri fratelli, in primis Poseidone. Il messaggio che traspare dal film è che per essere un eroe non bisogna necessariamente avere la forza fisica bensì anche l'astuzia (come Ulisse), il coraggio e non bisogna smettere di credere nei propri sogni e soprattutto nelle proprie capacità.
Animazione avvincente e un buon lavoro di doppiaggio
L'animazione utilizzata da David Alaux e dal suo team è interessante, perché mescola tecniche ed elementi per proporre un setting 3D classico ma moderno, che sfrutta i fondali con i paesaggi tipici dell'Antica Grecia insieme ai personaggi, tanto gli umani quanto gli animali antropomorfi, utilizzando una comicità slapstick e l'uso di linee morbide. Il ritmo è abbastanza avvincente nella messa in scena, così come il mescolare verità e fantasia, mito e leggenda, realtà storica e storie "da marinai" per condire e colorare la pellicola di tutte le sfumature possibili pur rimanendo in tema. Anche nella trasposizione del doppiaggio sembra sia stato fatto un lavoro in modo attento. A dare infatti le voci agli esilaranti personaggi di questo viaggio mitico sono due celebri coppie. La prima, la Space Family, è composta dai due neogenitori Valentino Bisegna (popolare creator del duo Matt&Bise) e Sara Di Sturco (creator e TikToker), insieme a livello lavorativo dal 2021. La seconda coppia, invece, è composta dai fratelli Chiara Fabiano e Mattia Fabiano - alias i Mc Brothers - doppiatori giovanissimi ma già professionisti e immediatamente riconoscibili per il timbro prestato alla serie cult Netflix Stranger Things nei panni rispettivamente di Eleven (Millie Bobby Brown) e Dustin (Gaten Matarazzo).
Conclusioni
A conclusione della recensione di Argonuts: Missione Olimpo, possiamo dire che il film è una simpatica avventura animata adatta tanto ai piccoli spettatori, che potranno imparare qualcosa divertendosi sui miti dell’Antica Grecia, quanto ai più attempati, che potranno rispolverare le proprie conoscenze e vedere come queste siano state adattate a misura di topolina.
Perché ci piace
- Il viaggio dell’eroina metaforico e letterale della protagonista.
- Il messaggio che chiunque può essere un eroe se ha il coraggio di buttarsi e provarci davvero, e di non smettere di credere nei propri sogni e soprattutto in se stessi.
- L’animazione avvincente.
Cosa non va
- Rimane una storia semplice nel suo assetto generale, senza scossoni.
- Nella parte centrale forse perde un po’ di mordente.