Il plot
La lunga notte di Edward Mordrake non è finita, e prima dell'alba altri artisti del freakshow di Elsa - tra cui proprio la titolare - si troveranno al cospetto di Edward e degli spettri che si trascina dietro. Per Elsa e Suzi sarà una notte di confronti dolorosi con il proprio passato, così come per Twisty.
Nel frattempo Jimmy e Maggie si ritrovano faccia a faccia con il clown impegnato ad inseguire la sua giovane prigioniera, che ha tentato di fuggire dal tugurio. Quando alla fine la polizia troverà il cadavere del mostro, Jupiter si convincerà che l'incubo sia finito e che tra i freaks del circo c'è un eroe, ma la verità è un'altra. Jimmy non vuole essere considerato un eroe e soprattutto vuole sapere cosa è successo a Meep.
Cosa ci è piaciuto di questo episodio
Bella in nero
Che dire, Jessica Lange in versione mistress - con tanto di stivali di pelle e maschera in pizzo - fa la sua figura, se consideriamo anche l'età dell'attrice. Peccato che la sua presenza - e il suo fascino - non bastino da sole a dare consistenza al racconto.
Cosa non ci è piaciuto di questo episodio
Più nero della notte
Se c'è una cosa alla dobbiamo accettare con rassegnazione, è che questa quarta stagione di American Horror Story è all'insegna della tristezza. Non c'è altro modo per descrivere le situazioni e le storie che vedono coinvolti i personaggi, destinati sin dalla nascita ad un'esistenza tragica. Peccato che il mood generale di Freakshow - così come il look di questa stagione, sicuramente accattivante dal punto di vista visivo - non abbiano basi narrative sufficientemente solide. Il flashback di Elsa - che illustra un passato da regina del sadomaso, popolarissima verso la fine della Repubblica di Weimar e vittima di un regista di snuff movies - non è credibile e al momento non trova nessun collegamento con le vicende raccontate nella serie. Mai come questo Halloween abbiamo sentito la nostalgia della prima stagione di American Horror Story, in cui i flashback erano funzionali alla narrazione e contribuivano a renderla ancora più avvincente.
Piangi, pagliaccio
Il racconto di Twisty - di cui finalmente scopriamo il passato - è il racconto di un'esistenza sordida e pregna di tristezza, quello di un uomo che riusciva a far ridere i bambini, ma poi si ritrova escluso dal circo in cui lavorava a causa di invidie da parte di altri artisti. L'esclusione lo spinge a tentare nuove strade e poi ad un tentativo di suicidio, che lo lascia orribilmente sfigurato. E' una storia cupa e nerissima dalla quale non c'è scampo, ma si esaurisce nel giro di quattro episodi e Freakshow perde così il suo personaggio più carismatico, l'unico in grado di catturare davvero l'attenzione.
Personaggi in cerca d'autore
Se in Coven i personaggi erano accattivanti e delineati in maniera efficace, ma poco approfonditi, in Freakshow il problema diventa ancora più evidente, perché dopo essere stati presentati agli spettatori, molti personaggi vengono messi in disparte e torniamo a seguire le loro vicissitudini diverso tempo dopo, quando abbiamo già perso il filo. Troppi personaggi secondari - ognuno con la sua storia - e nel frattempo la storyline centrale ne soffre e perde consistenza. Se con la prima stagione di AHS gli autori erano riusciti a coinvolgere il pubblico sia con la storia principale che con le vicissitudini dei personaggi - che erano strettamente collegate tra di loro - nel caso di Freakshow tutto sembra scollegato.
What's Next?
Di sicuro la svolta più interessante che si prospetta con questo episodio è la tregua momentanea tra i freaks e i cittadini di Jupiter. Tregua che è destinata a durare poco, non appena Dandy continuerà il "lavoro" di Twisty.
Movieplayer.it
2.0/5