Recensione Cani & gatti: La vendetta di Kitty Galore 3D (2010)

Per sventare una nuova minaccia felina all'umanità, cani e gatti dovranno mettere da parte i pregiudizi, insegnandoci come la volontà di collaborare possa far emergere il meglio anche dalle differenze più inconciliabili.

Alleanze improbabili

Bianco e nero, buono e cattivo, cane e gatto: le distinzioni manicheistiche non passano mai di moda e, nella tanto sbandierata rivalità, anche se non sempre così evidente nell'esperienza reale, tra i felini e i migliori amici dell'uomo, sono quasi sempre i primi a recitare il ruolo dei cattivi. Così era andata in Come cani e gatti, in cui il malefico persiano Mr. Tinkles progettava di rendere l'intera umanità allergica ai cani.
Quasi dieci anni dopo, è ancora un cattivissimo felino a minacciare la serena convivenza delle due specie: si tratta di Kitty Galore che, attraverso una rivendicazione degna del più spregiudicato terrorista, informerà l'intelligence canina della loro prossima riduzione in schiavitù. E' così che il beagle Lou deciderà di affiancare all'agente Butch un nuovo elemento: si tratta di Diggs, ex cane poliziotto rinchiuso in canile dopo l'ennesima azione un po' sopra le righe. Ma ciò che manca a Diggs in abilità tattica viene compensato dal suo coraggio, e se la prospettiva di evadere da un canile lo elettrizza, quello che lo convincerà definitivamente ad accettare la missione è la possibilità di scontrarsi con gli acerrimi nemici di sempre (secondi solo ai postini): i gatti.

L'avventura che lo aspetta, però, non significherà soltanto vendetta e redenzione, perché Diggs si troverà a collaborare, suo malgrado, con la gatta Catherine, agente segreto della M.I.A.O., intenzionata quanto i cani a fermare le mire espansionistiche di Kitty. E se dapprima i due non si risparmieranno frecciatine e colpi bassi, la forzata convivenza inizierà a far dimenticare i reciproci pregiudizi.
Come il suo predecessore, anche questa seconda spy story a quattro zampe mantiene una prospettiva decisamente cinofila, resa meno estrema, e quindi accettabile anche dagli amanti dei felini, grazie all'introduzione del personaggio di Catherine. Come a dire che non sempre delle apparenze c'è da fidarsi, e che "diverso" non implica necessariamente "pericoloso". E in questo clima ecumenico fa la sua parte anche il simpatico piccione Seamus, un po' tonto e sbadato, ma necessario alla buona riuscita della missione tanto quanto gli altri, più professionali, elementi. Spirito di gruppo e capacità di perdonare e di accettare gli altri sono quindi i temi portanti de La vendetta di Kitty, stemperati e resi digeribili anche al pubblico più giovane da una buona dose di ironia, anche se spesso un po' banalmente fondata su siparietti dedicati agli stereotipi di ciascuna specie. Ma il film strizza l'occhio anche agli spettatori più adulti, cosa a cui il recente cinema di animazione ci ha già intelligentemente abituato; e lo fa attraverso citazioni cinefile, come la dissacrante parodia di Hannibal Lecter incarnata dal redivivo Mr.Tinkles, o la sequenza dei titoli di testa che si rifà a quelle, celeberrime, della saga di James Bond.
La disparità di trattamento tra cani e gatti si è appianata anche dal punto di vista tecnico, con i felini che finalmente possono vantare la stessa cura, in termini di animazioni ed espressività, della controparte. L'uso della stereoscopia sembra divenuto ormai imprescindibile per qualsiasi film destinato al pubblico giovane, ma in questo caso, pur non attestandosi su livelli di riferimento, la terza dimensione viene sfruttata in maniera calibrata e consapevole, evidentemente non realizzata a posteriori con pressappochismo al solo scopo di gonfiare il prezzo del biglietto.
Cani & gatti - La vendetta di Kitty Galore 3D non brillerà forse in termini di originalità ed è ben lontano dai momenti di vera poesia che ci hanno regalato film come Dragon Trainer o Toy Story 3 - La grande fuga, ma rimane una piacevole occasione di divertimento, capace di far ridere e sorridere delle debolezze e fissazioni feline e canine, senza mai dimenticare quelle umane.

Movieplayer.it

3.0/5