Atletico, sorriso smagliante, sguardo intelligente e spiccato senso dell'umorismo: trovare la controparte umana di Aladdin non era facile, ma Guy Ritchie e il suo team ci sono riusciti. Nelle sale italiane dal 22 maggio, il film in live action, con Will Smith nel ruolo del Genio, può contare sul talento di Mena Massoud, attore egiziano cresciuto in Canada, che, come leggerete nella nostra recensione di Aladdin, ha saputo dare al personaggio tutta l'energia presente nel classico Disney del 1992.
Ritroviamo il "diamante grezzo" di Agrabah di nuovo alle prese con furti per sopravvivere, principesse con desiderio di libertà e oscuri visir che gli ordinano di trovare la lampada magica, che contiene un potente Genio in grado di esaudire tre desideri. Come unici alleati il ragazzo ha il tappeto volante e la fedele scimmia Abu, che gli fa anche un po' da genitore, come ci ha detto Mena Massoud a Londra, durante l'intervista per Aladdin: "Mi sono divertito molto con Guy Ritchie e il resto della squadra a creare Abu. Dopo mi sono informato su come avere una scimmia come animale domestico, ma negli USA è legale in alcuni stati e illegale in altri, quindi è molto difficile. Non puoi toglierle dal loro habitat naturale, a meno che tu non le stia salvando, ma è molto divertente".
Come nel film di animazione, Aladdin si sente in trappola, potrebbe aspirare a cose più grandi se solo gli altri gli dessero la possibilità di dimostralo: anche l'attore si sente così: "Sì, mi ci sento tutto il tempo. Ogni volta che la vita cambia, o diventa stressante e ingestibile, cerco di rimanere positivo e vivere nel momento presente: credo che lo stress derivi dal pensare al futuro e al passato. Ho cominciato anche a meditare".
La video intervista a Mena Messoud su Aladdin
Mena Massoud è Aladdin: tra Jafar e il Genio di Will Smith
Da scimmie virtuali al Genio di Will Smith: farsi rendere favoloso dall'attore americano non è stato difficile per Massoud: "Will ha un'energia incredibile, se mai qualcuno dovesse rendermi favoloso vorrei che fosse lui". Più sinistro invece il Jafar interpretato da Marwan Kenzari, che sembra affetto dalla "sindrome dell'eterno secondo": "Credo che nel caso di Aladdin non si tratti di volere di più, credo che volere di più sia un desiderio naturale, ma di come lo ottieni. Credo tu debba essere te stesso in modo autentico, rimanere fedele a chi sei, lavorare sodo e avere fiducia nel fatto che le persone ti ameranno, apprezzeranno e rispetteranno per come sei: è questo il viaggio di Aladdin. Jafar rappresenta invece cosa puoi diventare se fai la scelta opposta".
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La principessa Jasmine è la donna ideale
Aladdin è un puro di cuore, ma nella vita reale farebbe davvero un gesto così altruista come liberare il Genio? C'è speranza oppure è solo una favola? Secondo l'attore: "Spero che sempre più persone ci pensino e lo facciano: bisogna fidarsi della bontà degli altri. Spero che sia così".
Nessun dubbio invece sul fatto che la principessa Jasmine (Naomi Scott) sarebbe la fidanzata ideale anche nella vita reale: nel film del '92 voleva solo sposarsi per amore, qui invece ambisce a diventare sultano. Come si conquista una ragazza del genere? "Non lo so, dimmelo tu!!" ci ha detto con sorriso smagliante Mena Massoud, proseguendo: "Sto cercando di trovare una donna come lei nella vita reale: incredibilmente determinata e indipendente. Quindi non lo so, se trovi una ragazza italiana carina fammi sapere".