Da una semplice premessa si può costruire una commedia all'italiana. Max Croci - dopo il recente esordio con Poli opposti - elabora un buddy movie che, per verve ed ironia 'castigata', fa ben figurare la sua ricca squadra di attori. Dopotutto in Al posto tuo, presentato al cinema Adriano di Roma davanti alla stampa, Luca Argentero e Stefano Fresi sono destinati a scontrarsi, o meglio, a scambiarsi vite, lavoro e addirittura famiglie. Soddisfacendo i capricci di una capo-ufficio un pò matta e senza scrupoli, al fine di conquistare l'unico posto disponibile nell'azienda nata con la fusione delle altre due nelle quali lavoravano prima.
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Scenicamente frizzante ma dal sapore del già visto, la nuova fatica di Croci incastra risate e qualche battuta pungente, dividendosi tra un cast maschile sopra le righe e uno al femminile valorizzato al meglio grazie alla guida sicura del regista. Ambra Angiolini, Grazia Schiavo, Fioretta Mari e Serena Rossi erano tutte presenti all'incontro coi giornalisti, insieme ai due protagonisti che hanno ribadito come il loro profondissimo amore per il cinema abbia sposato questo progetto. "È stato davvero divertente vestire i panni di Argentero, soprattutto con la coscienza che nemmeno i suoi calzini mi sarebbero entrati!" spiega Fresi, che continua: "Fare Al posto tuo è stata una possibilità di conoscere cose lontane da me. Io sono molto simile al personaggio che interpreto, vivo fuori Roma con moglie e figli. E poi è già il nostro ruolo di attori ad imporci i panni di qualcun altro". Gli fa eco Argentero: "Io non sono così narciso e cattivo nella vita reale ma vivo sempre una grande gioia nello sposare progetti di commedia, che poi rappresentano il 90% di quello che faccio. Lo dico con orgoglio, per me non è un ripiego, amo la commedia. L'altro motivo per cui ho scelto questo progetto è poter lavorare di nuovo con Max Croci dopo l'esperienza di Poli Opposti, io di lui mi fido sia sotto il punto di vista artistico che umano".
Il gusto per la vita degli altri
Prendere il posto di qualcun altro, vivere una vita a cui non si appartiene, è sempre stata una piacevole ossessione per Croci.
"La mia magnifica ossessione è il cinema, sono il classico esempio di nerd che da piccolo, invece di giocare a pallone in cortile, guardava i vecchi film alla tv. Il buddy movie è un sottogenere interessante e stimolante, mi piaceva quest'idea di vedere un antagonismo trasformarsi quasi in un'amicizia. E' il mio secondo film e l'opera seconda è sempre temuta dai registi. Spero che nella mia vita di regista ci possa essere ancora spazio per la commedia".
E se per il futuro il desiderio è quello di "fare un western", è impossibile non trovare Ambra Angiolini in uno dei suoi film. Già collaboratori in passato (anche nella pellicola La verità, vi spiego, sull'amore di prossima uscita), l'attrice interpreta la moglie del personaggio di Fresi. "Io sono la consorte, per metà film di un egosintonico e per l'altra di un 'leprotto'. È stato interessante, perché lei continua a fare la sua vita e i mariti si scambiano da soli! Max ha girato anche il video della mia prima comunione: ho lavoro molto con lui, mi sono sentita come a casa, protetta, in un ruolo piccolo che è diventato speciale. Claudia mi assomiglia, una rompiscatole che si fa sentire. I tre figli del film sono stati strepitosi, la 'piccoletta' fa paura, quando la incontravo sul set cambiavo strada. Amo la commedia, Al posto tuo è speciale perché l'idea di partenza è semplice ma mi ha piacevolmente sorpreso il modo in cui è stato realizzato".
Con alle spalle una carriera leggendaria fra tv e teatro, ci pensa poi Fioretta Mari (che dà il volto a Erminia, la simpatica nonna bisbetica e tutto fare) a regalare più di una nota colorata. "Mi avevano proposto un ruolo da co-protagonista, ma ho scelto di diventare amica di Marilù Paguni (produttore artistico, ndr). Per la dolcezza di Luca Argentero, la bravura di Stefano e la dolcezza di Ambra, per lavorare con gente così. Arrivavo sul set la mattina ed ero felice, a fine serata ero triste. Poi il mio cane è stato bravissimo. Spero che voi amiate il film come l'abbiamo amato noi e che traspaia l'odore, la purezza di una commedia all'italiana. Mi sono vestita di rosso in onore a Hillary Clinton, spero che vinca per far vedere quanto valgono le vere donne".
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L'affiatamento è la chiave di tutto
Una vera famiglia, si sa, è quella che viene a crearsi sul set. Che possiede il 'quid' giusto, la sinergia più armonica tra autori e attori. Grazia Schiavo non è da meno nei panni del ciclone Ines (la vicina di casa di Argentero) e ha grandi parole di elogio per Croci. "E' la terza esperienza che faccio con Max, abbiamo iniziato con un bellissimo cortometraggio. Max si affeziona ai suoi attori, abbiamo fatto insieme Poli opposti, il cinema è un po' una famiglia. Il personaggio che mi è stato affidato mi ha subito sedotto, l'ho esplorato con fascinazione e ancora lo sto esplorando. Alcune cose non mi appartengono, ma non ne parlo per non rivelare troppo. Ines mi piace, il suo mestiere di lookmaker mi diverte e anche il fatto che questa donna arrivi all'improvviso e che si imponga. Le persone così sono le persone sole, quelle che devono riempire dei vuoti, formare una famiglia. Una cosa voglio dire, pensando al tema affrontato dal film: la vita è già tanto breve, perché dobbiamo sprecarla mettendoci al posto di un altro?".
"Io sono saltata su questo treno un po' in corsa, ero tesa, sono entrata nella famiglia e mi sono lasciata plasmare dalla fantasia di Max, che per il mio personaggio ha pensato alle donne pin-up anni '50 tutte curve e gonne aderenti", aggiunge una solare e con il 'pancione' Serena Rossi, nota attrice napoletana forte di successi commerciali come Song 'e Napule dei Manetti Bros. "Mi è piaciuto interpretare questa ragazza simpatica che respinge il classico sciupafemmine stronzo. Tutte noi donne siamo state attratte almeno una volta nella vita da un uomo così. Molti mi hanno chiesto: tu vorresti stare al posto di un altro? Io voglio stare esattamente dove sono, al nono mese di gravidanza".
Non c'è pregio senza qualche difetto
In un periodo in cui la commedia all'italiana sta tornando prepotentemente sulla scena, forse Max Croci si ritaglia perfino un angolo più di 'nicchia': con l'ambizione di voler unire la comicità tipica del Bel Paese ai canoni tradizionalmente diversi della comedy anglosassone. Ma non senza qualche piccolo difetto, magari nei rapporti interpersonali con la crew o nel perseguire una propria visione delle 'cose', che alcuni divertiti attori hanno raccontato alla stampa. "Io e Max litighiamo tantissimo", ha rivelato Ambra. "Poi sul set va tutto a posto ma siamo una vera coppia, ci piace confrontarci. Io, ad esempio, in questo film avevo paura di essere una donna troppo raccontata, isterica, alla quale non va bene niente, e forse lo sono, ma il personaggio funziona. Max rimane sempre spiazzato dalle proposte ma poi si lascia trascinare. Il leprotto nella vita vera è lui".
"Tutto vero!", esorta goliardico Stefano Fresi. "Il leprotto è lui, quindi il difetto di Max è mettere indizi autobiografici nei suoi film. Passando ai miei difetti, devo ammettere che sul set sentivo spesso il bisogno di far passare una battuta, quindi ne suggerivo sei a Max. Lo so, è un modo becero di lavorare, ma non potevo resistere".
Mentre Argentero sottolinea come la caparbietà di un regista possa invece fare la differenza, portando più benefici che magagne al risultato finale. "In realtà non c'è da dire granché, è bello fidarsi di un regista anche quando certe scelte sembrano eccessive, se fanno parte della sua visione del momento. Le sue idee chiare possono essere percepite come un difetto, quando magari vorresti fare le cose diversamente, ma in realtà contribuiscono a fidarsi di lui. Il fatto che lui abbia una firma, una riconoscibilità, è importantissimo nel panorama italiano".