Nato a New York nel 1966, Adam Sandler ha mosso in quella città i suoi primi passi nell'ambiente della commedia prendendo parte al cast del celeberrimo Saturday Night Live. Il successo lo ha condotto successivamente a Los Angeles dove ha potuto mettere in mostra e maturare il suo talento. Lungo la sua carriera ha avuto modo di collaborare con grandi autori del panorama internazionale (come Paul Thomas Anderson, Noah Baumbach o i fratelli Safdie) e interpretare ruoli indimenticabili in alcune commedie di successo come Zohan - Tutte le donne vengono al pettine o Pixels. Nonostante buona parte della critica non veda di buon occhio le pellicole alle quali prende parte, il pubblico sembra invece premiare il suo carisma. Tanto che, per due anni consecutivi (nel 2011 e nel 2012), Sandler è stato il terzo attore più pagato dell'anno secondo la rivista Forbes.
Adam Sandler si è sempre prestato a progetti di diversa caratura senza risparmiarsi, passando dalle commedie ai thriller ad alta tensione, lavorando tanto nel cinema autoriale quanto in quello più commerciale e mainstream. Sono tutti film che riescono a mettere in luce un talento poliedrico e che spesso meritano di essere riportati alla mente e agli occhi del pubblico. Abbiamo quindi deciso di ripercorrere la carriera dell'interprete, individuare i 7 migliori film di Adam Sandler, consigliando alcuni lavori (proposti in rigoroso ordine cronologico) che a nostro avviso sono tra i più riusciti e i più iconici della sua filmografia.
1. Ubriaco d'amore (2002)
Se ancora oggi la carriera di Adam Sandler è divisa tra commedia e film decisamente più intensi, il merito è tutto di Paul Thomas Anderson. Nel 2002 infatti, il regista statunitense decide di scritturare l'attore come protagonista del suo nuovo lavoro. Ubriaco d'amore è una commedia sentimentale in perfetto stile Anderson, quindi lontana dai colori sgargianti, il ritmo forsennato e l'ironia verbale dei prodotti simili che caratterizzavano quegli anni. Quando nel 1999, durante la presentazione di Magnolia al Festival di Berlino, in conferenza stampa il regista dichiarò che stava lavorando al copione di una romcom e che avrebbe chiesto a Sandler di interpretarla, la platea di giornalisti si mise a ridere pensando si trattasse di una battuta. Tre anni dopo invece il tutto prende forma e la scommessa viene assolutamente vinta. Sandler è semplicemente perfetto nell'interpretare un personaggio borderline, depresso e incapace di dare una direzione forte alla sua vita e schiacciato da una umanissima timidezza che rischia di condannarlo a un'eterna solitudine. Ubriaco d'amore è uno dei titoli più sperimentali di Paul Thomas Anderson, anche uno dei più sottovalutati (purtroppo). Tuttavia, sarà l'occasione per il suo protagonista di dimostrare delle venature emotive diverse da quelle a cui eravamo stati abituati sino a quel momento e sicuramente, ancora oggi, resta una delle performance più riuscite e struggenti della sua carriera tanto che gli valse la sua prima, e sinora unica, candidatura ai Golden Globes come miglior attore per un film commedia o musicale.
2. Terapia d'urto (2003)
Prima delle tre collaborazioni tra Adam Sandler e il regista Peter Segal, Terapia d'urto è una commedia che negli anni è riuscita a mantenere alto il suo prestigio tanto da diventare un piccolo cult. Gran parte del merito è tutto nella coppia di protagonisti. Sandler divide infatti la scena con un irresistibile Jack Nicholson in quello che, all'epoca, in molti videro come una sorta di passaggio di testimone tra due generazioni differenti. Lo scheletro del film è di impostazione piuttosto classica, quantomeno se contestualizzato negli anni della sua produzione. Tutte le svolte narrative di Terapia d'urto sono infatti finalizzate a calare i due personaggi in situazioni tragicomiche al limite del grottesco e spingere sul pedale dell'acceleratore per forzare l'assurdità del momento. La sfida di tenere testa a un mostro sacro quale era ed è ancora oggi Nicholson non era sicuramente tra le più semplici, ma Sandler dimostra di potercela fare senza troppi problemi e lascia a sua volta il segno nel film. Colonna sonora zeppa di brano rock (si spazia da Santana ai The Rolling Stones, passando per i The Who, i Van Halen e Tori Amos) e nutritissimo cast di co-primari a supporto della coppia principale (Marisa Tomei, John Turturro, Woody Harrelson, John C. Reilly...).
3. 50 volte il primo bacio (2004)
Dopo il successo di Terapia d'urto, il regista Peter Segal chiama nuovamente a raccolta Adam Sandler questa volta per cimentarsi con lui in una più "classica" commedia sentimentale in 50 volte il primo bacio. È interessante notare come il film sia stato pensato praticamente su misura del suo protagonista, per sfruttare il richiamo mediatico e la verve comica che ormai il nome di Sandler garantiva all'interno del mercato produttivo statunitense di quegli anni. Affiancato ora da Drew Barrymore, il film racconta di un playboy che dovrà conquistare il cuore della sua nuova fiamma tutti i giorni dato che lei, per via di un incidente, soffre di un grave difetto di memoria. 50 volte il primo bacio riscosse un notevole successo al botteghino ed è interessante ricordare come il pubblicò apprezzò la pellicola nonostante non si tratti di una commedia finalizzata a strappare risate, quanto piuttosto un film sentimentale che cerca in tutti i modi di scaldare i cuori di chi guarda.
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4. Funny People (2009)
L'eredità di Paul Thomas Anderson viene raccolta da Judd Apatow, il quale, nel 2009, scrittura Sandler per interpretare il protagonista del suo agrodolce Funny People. Il titolo la dice tutta: siamo nel mondo del cabaret ma il comico George Simmons (Sandler appunto) scopre di essere affetto da una malattia serissima che potrebbe minacciare la sua vita di lì a poco. Supportato da un cast di tutto rispetto (Seth Rogen, Eric Bana, Leslie Mann, Jonah Hill e Jason Schwartzman), Sandler è il vero mattatore del progetto. Proprio come in Ubriaco d'amore, l'attore riesce perfettamente a bilanciare la componente comica a quella più drammatica e si fa carico della pellicola sulle proprie spalle dall'inizio alla fine soddisfacendo così le indicazioni del regista. Apatow era reduce da film decisamente più demenziali e mirati prettamente alla risata. Con questo tassello della sua filmografia prova invece a sperimentare qualcosa di più complesso e stratificato dimostrando di saper gestire con mano sicura componenti differenti. Per Sandler invece, che in quegli anni rischiava di restare un po' troppo ingabbiato all'interno di ruoli e personaggi simili tra loro e stereotipati sulla sua maschera cinematografica, Funny People è l'occasione per ricordare nuovamente al grande pubblico e alla produzione mainstream di poter regalare interpretazioni decisamente più variegate e consapevoli.
5. Un weekend da bamboccioni (2010)
Si tratta del classico titolo amato dal pubblico generalista e quasi per nulla considerato dalla critica, come è più volte accaduto nella filmografia di Adam Sandler. Le recensioni, in tutto il mondo, sono infatti state molto fredde nei confronti della commedia diretta da Dennis Dugan. Gli incassi invece raccontano un'altra storia. Un weekend da bamboccioni è infatti del più elevato botteghino in carriera per Adam Sandler. Dati che spinsero poi la produzione a confezionare un sequel del film nel 2013 (Un weekend da bamboccioni 2) e convinsero il protagonista a regalare una Maserati a ciascuno degli altri quattro protagonisti del film: Kevin James, Chris Rock, Salma Hayek e Rob Schneider. La coppia formata da Dugan e Sandler ha realizzato, sino a oggi, ben otto film insieme. Si tratta quindi di un sodalizio decisamente corposo e l'alchimia tra le due parti si vede eccome in scena. Seppure Un weekend da bamboccioni, da un punto di vista qualitativo, non sia sicuramente tra le commedie imperdibili o memorabili, resta il fatto che si tratta di uno dei titoli più iconici nella carriera dell'attore.
6. The Meyerowitz Stories (2017)
Presentato in concorso al Festival di Cannes, The Meyerowitz Stories rappresenta un'altra tappa più autoriale all'interno della filmografia di Adam Sandler. Il film è infatti scritto e diretto da Noah Baumbach e detiene tutte le caratteristiche e le qualità dello sguardo di questo cineasta. Siamo quindi dalle parti di New York, in una famiglia disfunzionale in cui il rapporto tra le diverse generazioni si rende via via sempre più scivoloso. Si ride e si piange in questo racconto tragicomico e grottesco dal tipico sapore alleniano. Forte della sua esperienza in progetti come Funny People ma soprattutto Ubriaco d'amore, Adam Sandler è bravissimo nel destreggiarsi su questi binari e riesce in The Meyerowitz Stories a tenere testa a un gigante del settore come Dustin Hoffman senza dimostrare nessun limite. Tanto che, sulla Croisette, in molti si augurarono un premio alla miglior interpretazione maschile (che invece, quell'anno, andò a Joaquin Phoenix per You Were Never Really Here).
7. Diamanti grezzi (2019)
Sbarcato direttamente su Netflix, pochissimi giorni prima del terribile lockdown del 2020, Diamanti grezzi è sicuramente uno dei titoli più riusciti e potenti tra quelli interpretati in carriera da Adam Sandler. Diretto dai fratelli Safdie, è probabilmente anche l'unico film completamente drammatico (privo quindi della venatura più comica) che vede come protagonista l'attore di New York. Girato proprio nella Grande Mela, il film racconta la corsa al cardiopalma di un gioielliere ossessionato dai soldi e dal gioco d'azzardo. Tra echi scorsesiani e frenetiche sequenze ad altissima tensione, Diamanti grezzi è un noir urbano vivace e stressante in cui i due registi si divertono a massacrare il loro protagonista (e il pubblico con lui). Ambientato nel 2012, durante le semifinali di NBA tra Celtics e 76ers, il cast comprende al suo interno la presenza anche del giocatore Kevin Garnett e del cantante The Weekend. Tuttavia, l'interpretazione di Sandler resta insuperabile e magistrale.