È stato il figlio di Han Solo e Leila, pur abbracciando il Lato Oscuro della Forza. Lo hanno scoperto Clint Eastwood e Steven Spielberg, che l'hanno voluto in due piccoli ruoli per J. Edgar e Lincoln, intanto che acquisiva una certa notorietà, data dal ruolo di Adam Sackler nella serie HBO Girls. Addirittura, è stato una sorta di avatar di Terry Gilliam per l'ambizioso L'uomo che uccise Don Chisciotte, e l'abbiamo visto alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 nei panni di Enzo Ferrari, nel biopic diretto da Michael Mann. Adam Driver, in una manciata di anni, è diventato uno degli attori più amati e più richiesti di Hollywood, venendo diretto dai più grandi: Spielberg, e poi Noah Baumbach, i fratelli Coen, Jeff Nichols, Jim Jarmusch, Martin Scorsese Ridley Scott, Leos Carax.
Pensare che Adam Driver, nato in California ma cresciuto nell'Indiana, si arruolò volontario nei Marines dopo gli attentati dell'11 settembre. Qui il colpo di scena: prima di essere spedito in Iraq, un infortunio gli ha precluso la carriera militare, venendo congedato nel 2004. Decise di tornare alla Juilliard, per poi calcare i palchi di Broadway e Off-Broadway. Da lì in poi, il trampolino di lancio: in appena tre anni eccolo in Frances Ha, poi in A proposito di Davis e in Star Wars: Il risveglio della Forza, con tanto di Coppa Volpi nel 2014 per Hungry Hearts di Saverio Costanzo. Dunque, tra un successo e l'altro, e attraversando nel corso della sua filmografia diversi generi, ecco quelli che sono, secondo noi, i migliori film di Adam Driver. Iniziando da un titolo inedito diretto da Shawn Levy...
1. This is Where I Leave You
Inedito per anni, e poi arrivato in pay-per-view, This Is Where I Leave You di Shawn Levy è l'adattamento di Portami a casa di Jonathan Tropper. Non un ruolo da protagonista per Adam Driver, ma la parte di uno dei fratelli Altman, accorsi nella vecchia casa di famiglia per la morte del papà. Un film intimo, a metà tra dramma e commedia; un film che parla di vita, di scelte, di ricordi, dove l'attore condivide il set con un gruppo di grandi interpreti: Tina Fey, Corey Stoll, Rose Byrne, Kathryn Hahn e il protagonista assoluto, Jason Bateman. Un film da riscoprire, in cui potersi riconoscere.
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2. Storia di un matrimonio
Quarta collaborazione con Noah Baumbach per uno dei migliori duetti del 2019. Adam Driver vs. Scarlett Johansson, New York vs. Los Angeles. Presentato a Venezia, Storia di un matrimonio racconta dell'amore, e poi della frantumazione stessa dell'amore, tra Charlie, regista di teatro, e Nicole, aspirante attrice. Per molti il film, disponibile su Netflix, è una sorta di attualizzazione moderna di Kramer contro Kramer, sorretto dall'eccellente prova dei protagonisti. Un film altamente emotivo, che ha fatto guadagnare a Driver la nomination all'Oscar.
3. BlacKkKlansman
Grande sceneggiatura, grande storia vera, grande Spike Lee, che ha regalato ad Adam Driver uno dei ruoli più nobili e umani della sua carriera. In BlacKkKlansman, uscito nel 2018, interpreta il detective Flip Zimmerman, sotto copertura nel sottobosco razzista del Ku Klux Klan degli anni Settanta. Flip, affianca nelle indagini Ron Stallworth, primo afroamericano divenuto poliziotto a Colorado Springs (lo interpreta John David Washington). Altra grande performance e prima nomination agli Oscar per Adam Driver.
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4. Paterson
Uno dei casi del 2016. Paterson di Jim Jarmusch esplora la poesia come pochi film hanno fatto prima, concentrandosi sulla quotidianità di un uomo, diviso tra il suo lavoro (guida l'autobus) e l'amore per sua moglie Laura (Golshifteh Farahani). Ogni sera, portando a spasso l'introspettivo bulldog Marvin, Paterson annota poesie su un quaderno, evadendo da una routine pericolosa e ansiogena. Misurata e silenziosa, potrebbe essere la miglior interpretazione di Adam Driver. Nemmeno a dirlo, diretto da uno dei più eclettici autori contemporanei.
5. La truffa dei Logan
Sottovalutato Steven Soderbergh, sottovalutato La truffa dei Logan, che invece è tra i migliori heist movie recenti. Super cast corale: Channing Tatum, Riley Keough, Daniel Craig, Seth MacFarlane, Hilary Swank, con Adam Driver nel ruolo di Clyde Logan, che ha perso un braccio durante la guerra in Iraq (visti i pregressi di Drive, c'è un'autoironia ai massimi livelli). Al centro della storia, una rapina organizzata nei minimi dettagli: svuotare le casse del Charlotte Motor Speedway, evento che catalizza la presenza di migliaia di appassionati. Solita sceneggiatura di ferro e solita grande regia di Soderbergh. Tra le sequenze cult, il confronto in prigione da Tatum, Drive e Daniel Craig. Una scena che vale la visione.