Tensione alle stelle con l'adrenalico Unknown - Senza identità, action movie diretto dal regista spagnolo Jaume Collet-Serra. La pellicola, presentata trionfalmente fuori concorso al Festival di Berlino, scatena l'entusiasmo del pubblico locale per le spettacolari sequenze d'azione ambientate nelle vie più celebri di Berlino, che permettono di apprezzare sul grande schermo i luoghi simbolo della città, e per la presenza di una delle star locali più popolari a Hollywood, la bionda Diane Kruger, co-protagonista a fianco di Liam Neeson. Unknown - Senza identità è una produzione internazionale che vanta un cast e una crew decisamente multietnici. Tra le star europee presenti nel film figura anche l'attore tedesco Sebastian Koch, presente a Berlino insieme a Diane Kruger e al regista Jaume Collet-Serra per accompagnare la premiere del film. Assente giustificato Liam Neeson, impegnato sul set di un nuovo progetto in Canada.
Inizialmente Unknown - Senza identità era ambientato a Parigi. Come mai avete scelto di spostare la location a Berlino?
Jaume Collet-Serra: Il romanzo originale era ambientato a Parigi, ma per gli americani era una location troppo nota così abbiamo deciso di cambiare spostandoci a Berlino. Per me è stato facile trovare delle location che esprimessero il mood dei personaggi, in questa splendida e complessa città.
Diane, come è stato girare a Berlino con Liam Neeson?
E con Jaume come ti sei trovata?
Diane Kruger: All'inizio non avevo idea di cosa stavo girando perché Jaume, sul set, parlava sempre in spagnolo. Ho dovuto imparare a parlare in un accento diverso dal mio per interpretare una profuga bosniaca, perciò all'inizio è stato complicato, ma è stata un'esperienza molto creativa.
Jaume, come hai operato per creare il personaggio dell'ex agente della Stasi?
Il tema dell'identità perduta e della mancanza di memoria è ispirato in qualche modo a Memento?
Jaume Collet-Serra: Questo è un tema ricorrente in molte opere, non credo di avere attinto a un film preciso, ma mi sono rifatto ai canoni del genere.
Diane, come ti sei trovata nel ruolo per te inedito di star action?
Diane Kruger: Tutta questa azione per me è qualcosa di nuovo, ma mi sono divertita molto, è stato un lavoro incredibile. E' un modo diverso di lavorare perché la telecamera si muove in modo particolare. E' come imparare una danza perché tutte le scene d'azione sono accuratamente coreografate.
Il finale del film lascerebbe pensare alla possibilità di un sequel.
Jaume Collet-Serra: Se il pubblico apprezzerà il film, in effetti ci potrebbero essere delle possibilità di realizzare un sequel.
Alcune sequenze del film mi hanno ricordato i lavori di Alfred Hitchcock. E' un'impressione corretta?
Jaume Collet-Serra: Hitchcock è sempre stato uno degli autori che più mi hanno influenzato in tutto ciò che ho fatto. La mia idea per questo film era quella di mettere in scena uno dei concetti chiave del suo cinema, l'uomo comune alle prese con circostanze straordinarie. In Unknown - Senza identità vi sono anche delle scene che sono un vero e proprio omaggio a lui.
Diane, cosa si prova a interpretare un'immigrata illegale in Germania?
Una delle soluzioni usate nel film sembra ispirata a The Bourne Identity
Jaume Collet-Serra: Quello di Bourne è un franchise ad altissimo budget rispetto al nostro. Noi abbiamo dovuto realizzare un film d'azione con un budget molto più limitato perciò abbiamo dovuto usare alcuni espedienti come girare le scene action in cui Liam e Diane sono in macchina ponendo le telecamere molto vicine agli attori per escludere il resto.
Sebastian, puoi parlarci della tua esperienza su un set internazionale come questo?
Sebastian Koch: Io ho vissuto a Berlino negli ultimi dieci anni perciò per me è stato molto bello girare un film a casa mia. Dopo aver visto Orphan, che ho amato molto, sono stato felice di sapere che Jaume mi voleva in un suo film. Per un attore tedesco come me è bellissimo entrare a far parte di un cast internazionale e recitare a fianco di Liam Neeson e non si tratta tanto di soldi, ma della qualità dell'esperienza fatta e del lavoro.
Come avete realizzato le sequenze d'azione nel ben mezzo del traffico berlinese?
Jaume Collet-Serra: Non è stato per niente facile e non parlo solo del periodo delle riprese, visto che in precedenza la crew si è recata nelle vie berlinesi per capire dove girare. Abbiamo scelto Fredrichstrasse per l'inseguimento perché aveva l'illuminazione giusta. In realtà c'erano altre vie interessanti, ma erano troppo buie. I gestori dell'Hotel Adlon sono stati molto generosi, ci hanno permesso di girare in tutta tranquillità e ci hanno messo a disposizione tutto ciò di cui avevamo bisogno.