Nell'agosto scorso Movieplayer.it è stato tra i pochi siti di cinema al mondo a prendere parte alla set visit, che si è tenuta presso gli Shepperton Studios nei dintorni di Londra, di Scontro tra Titani 3D, l'atteso remake del classico del 1981 diretto da Louis Leterrier che arriverà nelle sale italiane il 2 aprile con protagonista il celebre Sam Worthington, star di Avatar e Terminator: Salvation nel ruolo di Perseo, Liam Neeson, Ralph Fiennes e Gemma Arterton, la bellissima ventitreenne attrice britannica protagonista del prossimo film di Stephen Frears, una commedia intitolata Tamara Drewe. L'altissima e simpaticissima attrice ci ha concesso una breve intervista raccontandoci del suo personaggio, la sacerdotessa Io, all'interno di una specie di capannone da campo allestito a fianco della gigantesca ricostruzione della città di Argo proprio per l'incontro tra attori e giornalisti venuti da tutta Europa in rappresentanza delle maggiori testate web di cinema. Movieplayer.it, che ha avuto l'onore di prendere parte a questa indimenticabile giornata di cinema vi offre in esclusiva le quattro chiacchiere con la solare inglesina con i piedi ben saldi per terra e una grande ammirazione per Julianne Moore, sua attrice preferita. Tutto sembra fuorchè una star di Hollywood dall'inizio carriera davvero scoppiettante...
Gemma, raccontaci qualcosa di Io, il tuo personaggio in questo film interpretato subito dopo il ruolo in Prince of Persia? Due film molto simili...
Tra i due che rapporto c'è? Una storia d'amore?
Gemma Arterton: No, Io guiderà Perseo nel suo viaggio cercando di mostrargli come usare nella maniera migliore i suoi poteri per opporsi ai demoni e agli Dei che lo contrastano. Lo consiglierà e lo tranquillizzerà all'occorrenza e vicino a lei Perseo diverrà vulnerabile, diverso dal solito, vedremo in quel momento l'altro lato del suo carattere. Non sarà per lui una compagna innamorata ma avrà un ruolo più vicino ad una sorella, o come una madre, una figura protettiva, non un'intrusa ma quasi eterea, come un fantasma buono che aleggia nell'aria intorno a lui. E' veramente un bel personaggio molto complesso, ne sono molto orgogliosa, è stato divertente recitarlo, considerato anche che io ho 23 anni e ho dovuto recitare nei panni di una donna molto più grande. E' stato diverso da tutto quello che avevo fatto fino ad ora.
Com'è stato lavorare di nuovo in mezzo a tutti uomini? Ti era già capitato in Prince of Persia...
Gemma Arterton: Ormai mi sono quasi abituata a lavorare con soli uomini, sono tutti stati dei gentlemen con me, è stato fantastico perchè non eravamo solo colleghi ma anche amici. A volte hanno quasi dimenticato che fossi una donna, mi trattavano come un ragazzo, abbiamo passato tanto tempo insieme divertendoci e quel che è più importante è che abbiamo lavorato come una squadra vera. Mi sono trovata benissimo soprattutto con Sam che è brillante e divertente, e non solo come attore o professionista ma soprattutto come persona. E' stato davvero un bel periodo.
Com'è stato per te essere catapultata in questa industria cinematografica high-budget così all'improvviso dopo diversi film minori?
Com'è stato lavorare e correre con addosso un mantello e abiti lunghi tipici della mitologia greca?
Gemma Arterton: Mi sono sempre chiesta perchè le donne non usavano gonne corte in Grecia (ride), ho avuto addosso perennemente un mantello con cappuccio e pantaloni a campana o gonne larghe e lunghissime, i problemi sono nati quando dovevo correre via da qualcosa, che fosse una besta feroce o un pericolo imminente, o maneggiare armi e attrezzi, nello specifico i miei due pugnali volanti da usare solo quando è necessario per salvare Perseo dal Kraken o da Medusa. Erano sicuramente elegantissimi i costumi ma un po' difficili da gestire quando devi camminare in mezzo a folle di comparse o di tecnici di set. Alla fine di una lunga giornata la cosa può diventare stressante, poi mi ci sono abituata.
Perchè tanti cambiamenti nel tuo personaggio dall'inizio ad oggi?
Gemma Arterton: Probabilmente perchè il mio personaggio nel film originale non esisteva e non si avevano punti di riferimento. Penso che quando dai vita ad un personaggio così enigmatico devi per forza trovare empatia con esso anche perchè altrimenti il pubblico si accorge che non lo senti tuo fino in fondo. Forse perchè gli sceneggiatori erano in dubbio se spiegare le origini del personaggio doi Io oppure no, e alla fine si è optato per il no costringendoci di volta in volta a modificare i passi successivi. Dovevamo specificare e giustificare le sue parole, dar loro un senso e io dovevo rendere credibile tutto questo. All'inizio lei e Perseo avrebbero dovuto avere un legame sentimentale ma poi è stato pensato che fosse meglio di no, nonostante tra i due nasca comunque qualcosa di forte e di inspiegabile.
Però almeno non hai dovuto subire il confronto con attrici che avevano intrerpretato il tuo ruolo nel film originale...
Corse, azione, combattimenti, spesso senza controfigure. Non hai mai avuto paura di farti male?
Gemma Arterton: Certo, ma mi hanno dovuta fermare spesso perchè avrei voluto fare cose che non ero in grando di fare da sola ma non mi piaceva tanto l'idea di una controfigura. E' stato tutto molto divertente e movimentato, per me che ho sempre pensato di fare solo teatro o di lavorare in interni è stato incredibile partecipare ad una produzione di questo genere, anche molto fisica. E' una bella sfida per un'attrice classica come me passare da un estremo all'altro con questa velocità, da una recitazione teatrale in interni si passa ad una cosa così magica con cavalli, mostri, guerrieri, un mondo fantasioso ma tanto affascinante.
C'è un lato del tuo carattere che ritroviamo in Io?
Gemma Arterton: Io è totalmente differente da come sono io nella realtà, è tranquilla, riflessiva e parla davvero pianissimo (ride, parlando sottovoce) e poi non ride mai mentre io non faccio altro che ridere. Ma d'altronde nel film ci sono delle scene parecchio drammatiche, le risatine sarebbero fuori luogo, a volte è anche spiritosa nel film ma sicuramente in un modo molto più sofisticato del mio (ride). Sono giovane, devo cambiare un sacco di cose di me e migliorare, ma sono contenta così.