Zerocalcare dà forfait a Lucca Comics 2023, la risposta ai critici: "Cosa fate per combattere il terrorismo?"

Zerocalcare ha cancellato la partecipazione a Lucca Comics & Games 2023 per via del patrocinio dell'ambasciata israeliana, pioggia di polemiche.

Zerocalcare dà forfait a Lucca Comics 2023, la risposta ai critici: 'Cosa fate per combattere il terrorismo?'

La polemica si fa infuocata dopo la notizia della cancellazione della partecipazione di Zerocalcare a Lucca Comics & Games 2023. Uno dei fumettisti più popolari, che smuove masse di fan a ogni sua apparizione pubblica, ha rinunciato a malincuore alla fiera del fumetto, dove i suoi firmacopie erano già tutti sold out a da giorni, per via del patrocinio dell'ambasciata israeliana alla manifestazione.

Dopo l'intensificarsi dei bombardamenti su Gaza da parte di Israele Zerocalcare, che da tempo segue da vicino la questione mediorientale a cui ha dedicato vari lavori tra cui la graphic novel Kobane Calling, ha scelto di non partecipare alla convention del fumetto con un messaggio pubblicato sui social media rivolto ai suoi fan.

"Purtroppo il patrocinio dell'ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema" esordisce il fumettista, il cui vero nome è Michele Rech. "In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6000 morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un'invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev'essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco - il minimo davvero - che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire".

Zerocalcare si scusa con "la casa editrice, i lettori e le lettrici che hanno speso denaro per treni e alloggi magari per venire apposta, e anche per me stesso, perché Lucca per me è sempre stato un gigantesco accollo ma anche un momento di calore e di incontro. Lo so che quello sul manifesto è solo un simbolo, ma quel simbolo per molte persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina, le macerie sotto cui sono sepolti i propri cari, la minaccia di morire intrappolati in quel carcere a cielo aperto dove tanti ragazzi e ragazze sono nati e cresciuti senza essere mai potuti uscire".

L'autore entra poi nel vivo della questione, spiegando di essere stato a Gaza "diversi anni fa, conosco persone che ancora ci vivono e persone che ci sono andate per costruire progetti di solidarietà, di sport, di hip hop e di writing. Quando queste persone mi chiedono com'è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull'opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io onestamente non riesco a fornire una spiegazione. Non riesco nemmeno a dire loro del mio dispiacere di non esserci e di quanto questa cosa mi laceri, se lo paragono all'angoscia che sento nelle loro voci. Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c'è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese".

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La reazione del web

Di fronte a questa dichiarazione il web si è diviso. C'è chi appoggia la decisione di Zerocalcare e chi lo accusa di opportunismo o di ricerca di una "facile pubblicità". La sua risposta alle critiche non si fa attendere.

"Rispettiamo le scelte personali, rispettiamo le opinioni di tutti e da sempre abbiamo l'ambizione di essere il luogo dove è possibile stare insieme nelle differenze" questa la risposta di Lucca Crea, organizzatore di Lucca Comics & Games che però non sembra soddisfare chi è critico nei confronti della posizione presa col patrocinio dell'ambasciata di Israele.

Nel frattempo altri partecipanti alla manifestazione hanno deciso di seguire le orme di Zerocalcare. Dal cantautore Giancane alla band Gli ultimi, passando dalla tiktoker La biblioteca di Daphne e da FumettiBrutti, il Lucca Comics & Games di quest'anno vedrà una serie di defezioni tra cui, quella pesantissima di Amnesty Italia. Anche il fumettista Michael Rocchetti, alias Maicol&Mirco, nel weekend aveva fatto capire attraverso una serie di tavole disegnate, pubblicata su Instagram, di rinunciare ai Comics per poi tornare sui suoi passi e annunciando la partecipazione.

E c'è chi al Comics parteciperà, ma prende posizione appoggiando apertamente la posizione di Zerocalcare, si tratta del collega Giacomo Bevilacqua, anche lui scuderia Bao, il quale ha lasciato intendere che la discussione tra artisti sulla questione va avanti da tempo.

Se da un lato si annunciano 320.000 partecipanti, a Lucca sale l'allarme antiterrorismo risuonato negli ultimi giorni in tutta Europa, che ha spinto a pianificare eccezionali misure di sicurezza. Ma c'è chi stempera la tensione. "Un dibattito di idee quello in corso - dice la prefetta di Lucca Giusi Scaduto al Tirreno -, non abbiamo segnali che possano esserci ricadute sulla sicurezza pubblica".