Ermal Meta ha dedicato un commovente post su Facebook a Willy Monteiro: il cantante di origini albanesi si è immaginato l'arrivo del ragazzo in Paradiso e ha scritto "Non c'è nessun pericolo per te adesso Willy, ma noi siamo ancora in pericolo".
Ermal Meta ha messo la sua penna al servizio di Willy Monteiro Duarte per salutarlo dalla vita terrena dal quale è stato strappato la notte tra il 5 e 6 settembre, ucciso da 5 persone a Colleferro. Il vincitore dell'edizione 2018 del Festival di Sanremo ha pubblicato un lungo post su Facebook, un saluto a Willy che sta per varcare le porte del Paradiso: "Caro Willy, sarai seduto ad aspettare di entrare anche tu insieme agli altri. Un uomo che non conosci starà verificando che sia veramente tu. Purtroppo sei tu. Tra poco si apriranno le porte e tu potrai entrare fra l'incredulità di tutti".
Il cantante che con Fabrizio Moro ha rappresentato l'Italia all'Eurovision Song Contest continua: "Ti daranno un ruolo importante, forse farai sorridere quelli che come te sono saliti troppo presto, magari per premiarti ti daranno pure le ali. Probabilmente ti occuperai dei bambini scomparsi in mare, di tutti quelli che sono stati perennemente invisibili, di quelli che come te cercavano di farcela in questo mondo pericoloso che ci siamo costruito qui giù. Caro Willy, i primi giorni sarai un po' arrabbiato a causa della confusione. È normale, probabilmente volevi solo tornare a casa e invece sei finito altrove. Qualcuno direbbe un posto migliore, ma tu non ci crederai, almeno all'inizio".
Ermal Meta sembra voler rassicurare Willy in questo ipotetico dialogo, lui è al sicuro ora, noi no: "Non c'è nessun pericolo per te adesso Willy, ma noi siamo ancora in pericolo. Lo siamo di più quando pensiamo che non ci possa toccare da vicino, perché è già vicino, è incredibilmente vicino. La miseria è come le erbacce. Se non ce ne curiamo alla fine crescerà così tanto da tirarci le travi dei soffitti sulla testa, seppellendoci abbracciati alla nostra finta sicurezza. Abbi cura di te Willy e non avere paura. Lì dove sei tu non è mai buio e nessuno può spegnere i lampioni".