William Goldman, tra i più noti sceneggiatori del cinema americano, è morto oggi nella sua casa a Manhattan, all'età di 87 anni. La figlia di Goldman, Jenny, ha dichiarto che suo padre si è spento a casua delle complicazioni di una polmonite e di un tumore al colon.
Goldman sarà ricordato per aver scritto e sceneggiato La storia fantastica, ma fu anche il mentore di Aaron Sorkin, e diede a Ben Affleck e Matt Damon un paio di consigli per il copione di Will Hunting - Genio ribelle. Attivo dal 1965 al 2018 (la sua ultima sceneggiatura fu per un cortometraggio), vinse due volte il premio Oscar, per la sceneggiatura originale di Butch Cassidy nel 1970 e per l'adattamento di Tutti gli uomini del presidente nel 1977. Nel 1985 ricevette anche il Laurel Award, il premio alla carriera assegnato dal Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori.
Nato nel 1931, Goldman alternò continuamente l'attività di sceneggiatore a quella di romanziere, spesso adattando per il cinema le proprie opere: Il maratoneta, Magic, La storia fantastica uno dei migliori film fantasy di tutti i tempi e, più recentemente, Joker - Wild Card. Fu scoperto nei primi anni Sessanta dall'attore Cliff Robertson, che gli propose di adattare il racconto Fiori per Algernon (i suoi contributi rimasero inutilizzati) e poi recitò nel primo film scritto da Goldman, la crime comedy 50.000 sterline per tradire. Nel 2015, durante un'intervista, lo sceneggiatore rispose così a una domanda sulla sua capacità di passare da un genere all'altro: "Si incrociano le dita e non ci si ferma mai. Anche pregare aiuta."
Tra i vari lavori di Goldman spicca anche il copione di Misery non deve morire, forse l'ultimo credit davvero notevole di una carriera che, dai primi anni Novanta in poi, fu dedicata soprattutto allo script doctoring, la riscrittura di sceneggiature altrui senza essere citato nei titoli di testa o di coda. Tra i progetti a cui mise mano in tale veste possiamo menzionare Codice d'onore, Proposta indecente e Last action hero - L'ultimo grande eroe. Goldman era famoso anche per il libro Adventures in the Screen Trade, dato alle stampe nel 1983 e basato sulle vere esperienze dell'autore nel mondo del cinema. La celebre frase d'apertura, "Nessuno sa nulla", è ancora oggi un mantra tra i dirigenti hollywoodiani.