Willem Dafoe: "Antichrist di Lars von Trier non è stato capito, non è affatto misogino"

La star di Nosferatu ha difeso il discusso e criticato lungometraggio del regista di Nymphomaniac.

Charlotte Gainsbourg e Willem Dafoe in una scena di Antichrist

A più di quindici anni dalla sua uscita nelle sale, Willem Dafoe è tornato a parlare di Antichrist, il film diretto da Lars von Trier, durante il podcast The Louis Theroux Podcast.

Dafoe è attualmente nelle sale nel cast del nuovo film di Robert Eggers, Nosferatu, che racconta la storia del Conte Orlok in una nuova versione rispetto ai film di Herzog e Murnau.

Antichrist non è stato capito

"Penso che venga frainteso" ha sostenuto Dafoe in merito al film di von Trier "a causa di alcuni dei suoi elementi estremi ma credo che parli davvero di argomenti interessanti sul potere delle donne, sulla paura degli uomini verso le donne, sulla lotta tra il logico e il magico nella vita".

La star respinge le accuse di misoginia indirizzate al film:"Ci sono molte dinamiche di politica sessuale nel film, e non è affatto un film sulla misoginia".

Lars von Trier soffriva di depressione durante la lavorazione di Antichrist

Nel podcast, Willem Dafoe sostiene che il film in cui ha recitato con Charlotte Gainsbourg, si identifichi di più con le donne che con gli uomini e che i cinefili con i quali ha parlato l'hanno sempre trovato interessante, nonostante non sia un lungometraggio adatto a conquistare le masse.

Nella chiacchierata, Dafoe si è soffermato anche sulla depressione della quale soffriva Lars von Trier durante le riprese:"Ti spezza un po' il cuore ma è un uomo che lotta con molte cose ma ha un grande cuore e ha dato molto al cinema".