Warren Ellis, fumettista, giornalista e autore britannico è stato accusato da svariate di donne di abusi emotivi, e di essere state vittime di quello che hanno definito un "comportamento patologico" da parte dell'autore di Transmetropolitan, recentemente showrunner di Castlevania.
"So Many of Us" si intitola la lettera aperta contro Warren Ellis, scritta per evidenziare come lo scrittore si sarebbe reso colpevole di comportamenti inappropriati, a partire dall' "aver frequentemente chiesto al suo pubblico online tramite newsletter, forum e social media di mandargli dei messaggi, che poi avrebbe filtrato a suo piacimento tra quelle di donne con un aspetto da lui prediletto)" e "aver cercato interazioni private con queste ragazze, solitamente agli inizi della propria carriera, in difficoltà finanziaria o personale o in altri modi isolate" per "tastare il terreno e vedere fin dove le sue avance sessuali sarebbero potute arrivare", portandole anche a "produrre contenuti pornografici" e in alcuni casi a "prendere parte a interazioni sessuali fisiche"... Tutto questo finché l'oggetto del desiderio non è più tale, per poi passare avanti e ripetere tutto con il prossimo.
Questi tanti dai punti elencati dalle firmatarie del testo, che spiegano come non accusino Warren di comportamenti illegali (visto che non sono riconosciuti come tali), ma di averle usate, approfittando del suo status privilegiato e della sua influenza.
"Raccontiamo le nostre storie affinché tre cose possano accadere: 1) Affinché nessun'altra si possa aggiungere a questo gruppo [...]. 2) Per supportare tutte coloro che si sono ritrovate in questa situazione con Warren Ellis [...]. 3) Affinché questo comportamento insidioso venga riconosciuto, e affinché il sistema che lo supporta venga smantellato [...]".
"Alcune di noi sono aperte all'idea di azioni mediate di giustizia trasformativa per quanto riguarda Warren Ellis. C'è ancora una possibilità per lui di essere d'aiuto su una più grande scala. Se Warren vuole entrare in contatto con noi per dare avvio a questo processo, noi siamo interessate a coltivare guarigione, assunzione delle proprie responsabilità, capacità di recupero e sicurezza per tutte le parti coinvolte" si legge nella lettera. Ma "Il nostro scopo non è quello di vedere Warren Ellis subire una punizione, siamo qui per andare avanti. Crediamo sia importante amplificare la consapevolezza di uno schema per cambiare la cultura della complicità".