Warner Bros: dura critica da parte di un ex-dipendente

Il responsabile dello studio e Zack Snyder sono stati criticati da una persona che lavorava per lo studio, insoddisfatta dai risultati degli ultimi film. E anticipa che Wonder Woman sarà "un disastro".

Un ex dipendente della Warner Bros ha scritto una dura lettera, condivisa sul sito Pajiba, con cui attacca il responsabile dello studio Kevin Tsujihara e Zack Snyder, responsabile dei film tratti dai fumetti della DC, iniziando spiegando di aver lavorato per la casa di produzione e aver vissuto in prima persona anche dei momenti difficili come il taglio del personale avvenuto nel 2014.
La missiva, firmata con il nome Gracie Law (personaggio interpretato da Kim Cattrall in Grosso guaio a Chinatown), sottolinea che l'intera programmazione è stata deludente, non solo i recenti lungometraggi tratti dai fumetti e, rivolgendosi a Tsujihara, ha scritto: "Non lo capisci. Non si tratta solo dei film DC, è l'insieme. Jupiter - Il Destino dell'Universo. Duri si diventa. Fuga in tacchi a spillo. Max. Come ti rovino le vacanze. Point Break. Il fottuto PAN, idiota. Le persone hanno perso il loro lavoro e hai deciso che Pan fosse una buona idea. Pensi che un altro Il libro della giungla sia una buona idea. Cosa stai facendo esattamente? Spero che tu sia obbligato a vivere in una macchina fino a quando realizzi il film numero uno dell'anno".

Leggi anche: Il caso Suicide Squad tra critici "corrotti", la lotta DC/Marvel e Rotten Tomatoes. Chi sono i veri cattivi?

L'autore, o autrice, della missiva, rivela di aver deciso di scrivere pubblicamente la sua opinione dopo aver visto nelle sale Suicide Squad e aver saputo, da fonti interne allo studio, che anche Wonder Woman potrebbe essere un disastro: "Se lavorassi in un chiosco di ciambelle e continuassi a rovinarle sarei licenziata. Anche se ne facessi una di decente di tanto in tanto non avrebbe importanza. Ci sarebbe un licenziamento".

La lettera si conclude dicendo: "Amo quello studio e stai lasciando che vada a fondo. Non si tratta di realizzare film per i "fan" e non per i "critici". Non si tratta nemmeno di "rovinare l'infanzia'. Si tratta di proteggere i mezzi di sostentamento. E' ora di svegliarsi e fare le fottute ciambelle, Kevin".

Che ne pensate? Ha ragione?