Violenza e videogame: secondo gli psicologi USA non vi sono legami diretti

Violenza e videogiochi: uno studio di un'associazione di psicologi americani ha escluso che possano esserci collegamenti.

Sin dai primi anni '90 i videogiochi sono stati usati come capro espiatorio per la violenza nella vita reale e altri mali della società. L'industria videoludica ha cercato di contrastare questo legame ma nonostante ciò i giochi violenti vengono spesso trascinati nuovamente in conversazioni a seguito di eventi tragici come sparatorie di massa. Un nuovo studio dell'associazione psicologi americani smentisce questo legame.

Numerose relazioni in merito hanno smentito che la violenza nei videogiochi porti alla violenza reale e ora uno studio dell'American Psychological Association ha ribadito questo concetto attraverso una nota del presidente dell'APA, Sandra Shullman. La dichiarazione arriva a seguito di una revisione di una sentenza APA del 2015.

"Attribuire la violenza ai videogiochi non è scientificamente valido e distoglie l'attenzione da altri fattori, come una pregressa storia di violenza che, già sappiamo attraverso varie ricerche, è un importante indicatore di futura violenza".

Nonostante l'APA non trovi prove scientifiche che dimostrino la correlazione tra la violenza nei videogiochi e quella reale, riscontra un piccolo legame tra la violenza nei prodotti videoludici e atteggiameni aggressivi come urlare e spingere. Franchise come Mortal Kombat e Doom tendono ad essere più frequentemente individuati come capri espiatori per atti violenti.